Stasera è toccato in particolare al Principe di Compton maramaldeggiare Orlando…
E i Pistons passarono anche ad Orlando, senza apparenti problemi, ancora grazie al collettivo e al ball-sharing.
Per la terza volta su tre, tutto il quintetto è andato in doppia cifra, e in generale si ha l'impressione che oramai il gioco scorra fluido e che ci sia grande affiatamento tra i membri del team di Saunders.
Andando piano con i facili trionfalismi (Orlando a Ovest faticherebbe ad arrivare alla postseason), Detroit sta semplicemente triturando Orlando, che stasera in particolare non ha offerto la minima resistenza. Troppo svagati e distratti per poter battere una candidata al titolo. Così svagati da concedere 3 canestri in chiusura dei primi tre quarti su 3 (quanto avvenuto nel secondo quarto è ancora più grave: 6 punti in 4 secondi generati da una difesa poco attenta e da una rimessa sbagliata).
Va detto pure che Detroit ha martellato da 3 Orlando con una inusitata precisione, un 8-13 che non lascia scampo, come sottolineato anche da uno sconsolato Nelson: “Hanno messo tiri che normalmente una squadra normale non mette”.
Ora diventa per Orlando una questione di onore vincerne almeno una, Detroit difficilmente chiude le serie in 4, ma quando si è trovata in vantaggio 3-0 non ha mai perso.
Dal collettivo Pistons si elevano (relativamente) le figure del solito Billups (vera chiave di questa serie. anche stasera ha scollinato oltre i 20) e dell'assassino silenzioso Prince che chiude con 23+7+5 e 3 rubate, che può godersi gli elogi personalizzati di coach Saunders:”È un ragazzo di cui non si parla molto, ma è fondamentale” ha dichiatato a fine partita l'ex allenatore di Minnesota.
Anche Webber continua e rendersi utile, così come Sheed, mentre Hamilton è apparso un attimino sotto di un'ottava rispetto ai suoi compagni di squadra (10 punti con 2/11 al tiro).
Orlando in apertura di partita aveva visto segnali incoraggianti da Howard, vero uomo in meno di questa serie, che aveva esordito con 3 zompi conclusi da schiacciata rassicurando così i suoi tifosi dopo una gara 2 giocata sotto il par per via di problemi intestinali, ma i raddoppi sistematici chiamati da Saunders hanno provveduto immediatamente a fargli abbassare la cresta, fermando il suo tassametro a soli 11 punti conditi da 11 rimbalzi. E se pure Hill e Turkoglu (le statistiche della coppia: 18 punti totali con 6/22 globale al al tiro), che finora hanno fatto da macchinari per la respirazione ad una Orlando morente, decidono di staccare la spina, è chiaro che in queste condizioni non può bastare una prova da capitano coraggioso di Nelson (27 punti) ad evitare la disfatta.
Orlando è rimasta in partita per i primi due quarti, giocando alla pari punto a punto, ma la sciagurata chiusura di secondo quarto già descritta in precedenza pregiudica il prosieguo della gara. Infatti nel terzo quarto Detroit scappa, sospinta dalle ali dell'entusiasmo e dal solito Billups, e non viene più ripresa da Orlando, che non può fare affidamento alle sue bocche di fuoco dalle polveri bagnate.
Ora il tema di gara 4 è tutto nelle parole di Brian Hill: “Gara 4 è la partita dell'orgoglio, non dobbiamo fargli chiudere la serie”.
Vedremo tra 2 giorni se alle parole seguiranno i fatti.