Rick Carlisle in conferenza stampa, per lui gli ultimi anni sono stati difficili
E' finita dopo quattro anni l'esperienza da head coach sulla panchina dei Pacers per Rick Carlisle. La decisione era nell'aria da diverso tempo, soprattutto dopo l'ultima annata molto deludente conclusa con 35 vittorie e 47 sconfitte, senza l'approdo ai play-off dopo 10 anni consecutivi.
Una decisione presa tutti insieme, come ha annunciato mercoledì Larry Bird nella conferenza stampa. “Il contributo di Rick a questa franchigia, prima come assistente poi come capo allenatore, è stato straordinario – ha detto Bird – é una decisione che abbiamo preso insieme e siamo felici che Rick stia considerando il fatto di rimanere nella franchigia in altra veste”.
Un Carlisle molto serio quello che si è presentato alla stampa, ma allo stesso tempo un po' emozionato, lo si capisce dalla faccia. “Penso sia arrivato il tempo per un'altra personalità qui – ha detto Carlisle – quando riconosci che è arrivato quel momento, sai che è ora”.
Quando Bird diventò il capo allenatore dei Pacers nel 1997, Carlisle era il suo assistente e si occupava (strano a dirlo per un coach che costruisce le sue squadre in difesa) dell'attacco. I due sono stati sempre molto legati, anche perché erano compagni di squadra ai tempi dei Celtics. Insieme hanno raggiunto tre finali di Conference, ma sono arrivati anche alle finals del 2000, quelle perse in sei gare con i Lakers. Proprio questa grande amicizia li ha tenuti uniti per tutto questo tempo, ma non è detto che sia finita qui, perché Carlisle potrebbe continuare a far parte della franchigia in veste dirigenziale. “Rick è un amico da tanto tempo ed è dura per me questo licenziamento. Gli abbiamo lasciato la porta aperta per entrare a far parte con me della dirigenza ma ora è tempo di chiudere la vecchia stagione e guardare avanti”. Le parole di Bird.
“Mia moglie Donna e io siamo stati onorati di avere avuto l'opportunità di far parte di una franchigia come gli Indiana Pacers, in sette degli ultimi dieci anni – ha detto Carlisle – mi sento di ringraziare Herb Simon, Larry Bird, Donnie Walsh e i nostri giocatori per questa grande esperienza”. Il futuro è ancora incerto. “Continuerò a parlare con Bird e gli altri riguardo l'opportunità di rimanere qui – continua Carlisle – se c'è qualcosa che posso fare per questa franchigia, c'è una buona probabilità che resterò ancora un altro anno”.
Carlisle ha vinto il premio di coach dell'anno nel 2002, ma anche negli anni successivi si è mantenuto nelle prime 5 posizioni della graduatoria finale. Con i Pacers ha un record di 181 vittorie e 147 sconfitte (.552 la percentuale di vittorie). Un curriculum di tutto rispetto che non gli dovrebbero permettere di faticare a trovare subito un'altra sistemazione. Si parla insistentemente di Seattle, ma anche Memphis e Sacramento sono alla porta. Dipenderà da lui.
“Era tempo di una nuova era – sottolinea Bird – non puntiamo l'indice a qualcuno in particolare, se siamo arrivati a questo è colpa di tutti. E' parte del business. Negli ultimi tre anni sono successe cose che mi hanno imbarazzato, essendo nativo di Indiana. Abbiamo avuto tantissimi problemi e non dobbiamo permettercelo in futuro. Cercheremo di avere in squadra i giusti giocatori, che siano adatti alla nostra comunità “. Chiari i riferimenti di Bird verso tutte quelle situazioni che in questi anni non hanno permesso un normale svolgimento della stagione, partendo dalla rissa di Auburn Hill, dal "caso" Ron Artest e alla trade per liberarsi di una personalità difficile come quella di Stephen Jackson.
I giocatori, con in testa Danny Granger, hanno fatto sapere di appoggiare la decisione della società .
Il cammino di Rick Carlisle con i Pacers
2003-2004 Record: 61-21 (.744) Finale di Conference
2004-2005 Record: 44-38 (.536) Semifinale di Conference
2005-2006 Record: 41-41 (.500) Primo turno dei playoff
2006-2007 Record: 35-47 (.427) Fuori dai playoff
Chi sarà il successore?
Alla domanda su chi sarà il successore di Rick Carlisle, la prima risposta che viene spontanea è: Larry Bird. I tifosi non hanno dimenticato la sua personalità quando su quella panchina nel 2000 arrivò ad uno Shaquille O'Neal dal titolo NBA. Larry Legend però ha fatto sapere di non essere interessato ad un ritorno.
Molto dipenderà dalla linea del rinnovamento che la società deciderà di utilizzare. Ci saranno dei cambiamenti, questo è sicuro e Bird lo ha confermato aggiungendo anche che se ci sarà la necessità di ripartire da zero, non è escluso che il primo giocatore ad andare sia sia proprio la stella Jermaine O'Neal.
L'intenzione non sembra quella di puntare su un coach dalla grande esperienza, perché sarebbe adatto ad una squadra pronta per tornare a vincere, per questo a priori è stato escluso un altro ritorno, quello di Larry Brown. Quando i Pacers persero le finals del 2000 ricostruirono rimanendo ad alti livelli e puntando su un allenatore giovane come Isiah Thomas. La strada da percorrere sembra proprio quella.
Larry Bird ha preferirebbe puntare su un coach dall'impronta prettamente offensiva, praticando un basket non lento e macchinoso come quello della scorsa stagione, ma un po' più rapido e con la tendenza a segnare un punto più dell'avversario, piuttosto che cercare di subirne uno in meno. Non ha però fatto nomi.
Lo stesso Carlisle nella conferenza stampa ha detto la sua sui candidati maggiori per la sua sostituzione. Uno di questi è il coach dei Raptors, Sam Mitchell, ex giocatore di Indiana, impegnato al momento nei play-off e fresco vincitore del premio di miglior allenatore dell'anno, free agent questa estate. Per lui bisogna superare la concorrenza degli stessi Raptors che hanno assoluta intenzione di riconfermarlo, ma anche quella di Charlotte che vuole un coach pronto a guidare i suoi giovani giocatori.
L'ex point guard dei Pacers con Bird da allenatore Mark Jackson è un altro dei candidati anche se non il favorito per il semplice fatto che non ha ancora lavorato in qualche franchigia NBA neanche come assistant coach. Per lui però parla la grande personalità in campo e la sua leadership.
Uno dei favoriti sembra invece Marc Iavaroni, assistente quest'anno nei Phoenix Suns di Mike D'Antoni. Da qualche anno è considerato uno dei migliori assistenti della lega e sono in molti a dire che sia subito pronto per il grande salto. I Suns praticano il basket più bella della lega e potrebbe portare qualcosa di questo a Indianapolis. Non sarebbe male.
Qualcuno ha anche pensato a Reggie Miller, ma quest'ultimo non ha in progetto di fare l'allenatore per il momento. Secondo l'Indianapolis Star, sarebbero da considerare anche gli assistenti di Carlisle quest'anno, ovvero Johnny Davis e Chuck Person. Il primo ha giocato nei Pacers per quattro stagioni nei primi anni 80, ma le sue esprienze a Orlando e Philadelphia non sono molto positive, avendo chiuso complessivamente con 73 vittorie e 144 sconfitte. Per il secondo invece c'è poca esperienza da assistente che non gli danno molto credito, nonostante anche lui sia un "former" Pacers.
Secondo Carlisle ci sarebbe anche un altro assistente tra i candidati. “Un altro nome che mi sento di nominare è Tony Brown, assistente a Boston, uno che ha lavorato con me a Detroit, giovane e anche lui ex giocatore dei Pacers”.
Si è fatto il nome anche del vecchio Del Harris, che però non è protagonista come capo allenatore da un bel po'. Poche speranze invece per Herb Williams (coach dei Knicks per uno spezzone di stagione nel 2005) e Brian Shaw.
Dall'ultima non apparizione ai playoff, tutti gli allenatori dei Pacers
1988-1989 Dick Versace
1989-1990 Dick Versace – Bob Hill
1990-1991 Bob Hill
1991-1992 Bob Hill
1993-1994 Larry Brown
1994-1995 Larry Brown
1995-1996 Larry Brown
1996-1997 Larry Brown
1997-1998 Larry Bird
1998-1999 Larry Bird
1999-2000 Larry Bird
2000-2001 Isiah Thomas
2001-2002 Isiah Thomas
2002-2003 Isiah Thomas
2003-2004 Rick Carlisle
2004-2005 Rick Carlisle
2005-2006 Rick Carlisle
2006-2007 Rick Carlisle