Nessun gialloviola è riuscito finora a limitare Barbosa…
I Phoenix Suns hanno battuto i Los Angeles Lakers per 126-98 e portano così la serie sul 2-0. Non c'è stata partita. I "soli" hanno dominato sin dall'inizio giocando il loro classico basket: transizione, corsa, tiri veloci, rotazione di palla fulminea. Alla fine del primo tempo il risultato era già sul 68-47: +21 punti. Per i Lakers un risultato ridicolo, inaccettabile e assurdo, soprattutto per chi doveva assolutamente vincere la partita.
Doveva essere la rinascita ed invece è stata una disfatta. A metà del terzo quarto era già "garbage time". Nessuna fisicità , zero atletismo, difesa inesistente, totale assenza di comunicazione fra i vari giocatori in campo. Ventiquattro minuti di totale vergogna. Poi il supplizio del "tempo spazzatura", dei sorrisi a bordo campo e degli sfottò del pubblico.
Ogni giocatore ha offerto una prestazione indegna, astenendosi dalla causa o dal garantire un minimo di fisicità . Nessun fallo pesante, nessuna intimidazione tipica della post-season NBA. Applicazioni tattiche vergognose. Scelte tecniche della panchina lacustre a dir poco discutibili.
Pessimo il lavoro su Steve Nash, il quale ha fatto quello che ha voluto in ogni singola occasione: alley-oop, passaggi sotto le gambe (due ai danni del povero Kwame Brown), dietro la schiena, sopra la testa. Inguardabile il lavoro e la difesa su Leandro Barbosa, fresco del suo premio di sesto uomo dell'anno e capace di maltrattare per la seconda volta consecutiva i derelitti gialloviola.
Schiacciate da ogni singola posizione e da parte di Marion, Diaw e Stoudemire. Una Caporetto al quadrato. Ma di cosa hanno parlato Phil Jackson (e il suo staff) e il roster californiano nei due giorni che hanno separato gara uno e due? Cosa si sono detti nelle riunioni prima del match?
Di sicuro avranno parlato di vacanze, ma non di basket: tutto quello che di buono era stato fatto in gara1 è stato completamente gettato alle ortiche e le cose negative che già si erano viste nel primo confronto sono tornate in gara2 come se niente fosse. Insomma una vera débacle, di quelle che non se ne vedevano da anni.
Dunque cosa bisogna aspettarsi dal resto della serie? Una reazione d'orgoglio. Soprattutto allo Staples Center i Lakers dovranno rendere onore a questo gioco, al pubblico, ai tifosi in giro per il mondo. Bisognerà vincere in ogni modo le due gare in casa e poi prepararsi ad una gara5 ad altissima tensione.
Molto probabilmente però, non si tornerà in Arizona e la serie sarà chiusa in quel di Los Angeles. Troppo il divario tra i due team. A L.A. è tempo di rifondazione. Sarà un'estate molto calda.