Luol Deng, vero dominatore della serata
Chicago vince gara uno contro Miami per 96 a 91, grazie ad una splendida prova di Luol Deng, e ritrova, inoltre, il calore dello United Center dei tempi migliori, che non ha smesso per un minuto di incitare la squadra di Skiles. Miami, invece, dimostra di avere un gran cuore, lottando fino alla fine, anche senza le migliori prestazioni dei suoi giocatori chiave.
Commento della partita
L'inizio della partita ed in generale l'intero primo quarto, ha un solo dominatore, Shaquille O'Neal, che realizza 10 dei suoi 19 punti finali nei primi sei minuti di gioco, e che permette agli Heat di concludere il quarto restando agganciati ai Bulls. Dall'altra parte sono Deng e Gordon le due bocche da fuoco più pericolose, che riescono a mettere insieme 12 punti il primo, e 6 il secondo.
Il secondo quarto vede la prima mossa chiave di coach Skiles, che fa entrare Thabo Sefolosha, piazzandolo sulle piste di Wade, e l'Elvetico riesce a limitare "Flash", che rimane, comunque, al 60% dopo l'infortunio. Intanto O'Neal continua a dominare sotto canestro, realizzando a 4'38'' dalla fine il suo diciassettesimo punto, ma è costretto ad uscire a causa del suo terzo fallo; i Bulls, così, ne approfittano, trovando maggior spazio nell'area pitturata, e con i soliti Deng e Gordon, e con Nocioni, tentando di creare il primo strappo della partita.
Dopo l'intervallo lungo Hinrich commette subito il suo quarto fallo (e conseguente fallo tecnico per proteste), lasciando il via libera nuovamente a Sefolosha per la marcatura di Wade; l'Mvp delle scorse finali, però, non riesce ad incidere e commette il quarto fallo, così come Shaq, Chicago allora approfitta dell'assenza delle due stelle di Miami e si porta in vantaggio anche di nove lunghezze.
L'ultimo quarto sembra non avere storia, soprattutto quando Wade e O'Neal si fanno fischiare il quinto fallo personale, il cuore dei campioni, però, esce allo scoperto, Walker, autore di una grande partita, con Williams e Haslem cercano di ricucire lo strappo, ma ancora Deng, autore di 33 punti a fine partita, Gordon e Nocioni, riescono a tenere distanti i campioni del mondo in carica, portando a casa la prima vittoria della serie.
Prestazioni giocatori
CHICAGO
Luol Deng, il migliore in campo, assoluto dominatore della partita, autore di 33 punti, 8 rimbalzi e 14 su 22 al tiro, ha mantenuto una difesa sempre attenta ed ha siglato canestri molto pesanti nei momenti delicati della partita.
Ben Gordon, degno compare di Deng in attacco, ha realizzato una doppia-doppia, grazie ai 24 punti e 11 assist, a cui ha aggiunto anche 7 rimbalzi, anche lui, come il sudanese ha mantenuto alta la concentrazione durante tutta la partita, segnando nel finale, quando il pallone per i Bulls pesava tantissimo.
Kirk Hinrich, forse a causa dei falli fischiati ad inizio partita, o forse per il suo troppo nervosismo, non è riuscito ad incidere assolutamente sulla partita, realizzando solamente 2 punti con 1 su 7 al tiro.
MIAMI
Antoine Walker, è risultato, di sicuro, il migliore in campo per la squadra della Florida; con 20 punti e 4 tiri da tre ha mantenuto a galla la sua squadra quando Chicago stava tentando di scappare.
Dwyane Wade e Shaquille O'Neal, finché sono rimasti in campo senza il problema dei falli, i due sono stati dei fattori nella partita, alcuni fischi dubbi, però, li ha fatti innervosire, bloccando le loro prestazioni. O'Neal, autore di 19 punti, ne ha siglati 17 nel primi due quarti; Wade è andato a sprazzi, sicuramente limitato dall'infortunio sia alla spalla che al ginocchio, non è riuscito a mantenere una certa continuità , tornando a segnare solamente nel finale, dopo l'astinenza durante tutto il terzo quarto.
Dichiarazioni post partita
Deng:
Abbiamo fatto girare bene la palla ed io mi sono limitato a prendere i tiri in ritmo. Il nostro gioco si basa molto sui blocchi portati agli esterni, ma non dobbiamo focalizzare i nostri schemi solo su questo perché Wade è infortunato alla spalla, dobbiamo giocare il nostro basket a metà campo, sfruttando, quando possibile, il contropiede.
Coach Riley:
Hanno giocato per tutta la partita meglio di noi e sono riusciti a sfruttare tutte le nostre carenze. Abbiamo avuto una chance per vincere nel finale, se fossimo riusciti a prendere l'ultimo rimbalzo difensivo, avremmo potuto portare a casa la partita, ed invece non ce l'abbiamo fatta.
E sul problema falli di Shaq aggiunge:
Il suo problema sta nella lunghezza dei piedi, quasi tutti sarebbero stati fuori del semicerchio nella sua posizione, invece lui aveva ancora il tallone all'interno; cercheremo di farlo uscire un po' di più, così da non incorrere in questo tipo di falli.
O'Neal:
Sono stati aiutati dagli arbitri. Hanno fischiato due falli su due "flop", l'unico modo che hanno per fermarmi è quello di cadere e simulare il contatto, così da convincere gli arbitri a fischiare per loro. Inoltre, l'arbitro che ha assegnato l'ultimo fallo, non era nella posizione per poter vedere i miei piedi, ma lui ha fischiato lo stesso.
Le prossime partite
Martedì 24 aprile va in scena gara 2 della serie ancora a Chicago, e le due squadre ci arrivano con uno stato d'animo differente: i Bulls sono consapevoli di aver ottenuto una bella vittoria, ma sanno che l'importante è portarsi in vantaggio per due a zero, mantenendo il fattore campo, così da potersi giocare a Miami le sfide decisive; Skiles, però, dovrà recuperare Hinrich, che non ha giocato al meglio, importante sia difensivamente su Wade, che offensivamente per aprire il campo.
Miami è convinta di aver subito dei fischi contrari, e perciò arriverà a gara 2 con la consapevolezza di potersela giocare fino alla fine, come avvenuto ieri sera, e magari strappare una vittoria in trasferta già dall'inizio. Riley però sa, che con Wade in questa condizione fisica, ed O'Neal con problemi di falli, la squadra non potrà andare molto lontano.
La serie, ad ogni modo, è molto lunga, anche se Chicago dovesse portarsi in vantaggio per due a zero, tutto potrebbe essere ribaltato nelle successive due partite in casa di Miami.