Boston: stagione quasi finita

Buona settimana per Ryan Gomes, non una stella, ma un ottimo giocatore che completa la squadra

I Celtics attendono con impazienza la conclusione della stagione e mancano solo due settimane prima della sua fine. 7 gare in cui i Celtics devono onorare il campo e poi si potrà  pensare alla prossima stagione, quella decisiva per dare un'impronta positiva alla franchigia del Massachussetts.

Risultati

Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics 96-98
Boston Celtics @ Milwaukee Bucks 89-98
Miami Heat @ Boston Celtics 88-85

Commento

Doveva essere una settimana negativa e lo è stata, ma l'inizio non è stato quello previsto.

Prima della partita contro Cleveland alla certezza della mancanza di Pierce si associava la scontata la vittoria di Cleveland, ma quand'è arrivato l'annuncio dell'assenza anche di LeBron James (tendinite al ginocchio) questa certezza è venuta a mancare. E si è visto durante la partita che i Celtics senza Pierce non sono così scarsi come si potrebbe pensare.

Questa vittoria è arrivata nel momento meno opportuno, perché ormai il tempo delle dimostrazioni di forza è finito per questa stagione. L'obiettivo ora è di mantenere il penultimo posto ed attendere con pazienza l'estrazione del 22 maggio. Sarebbe inutile ed è possibile che sia anche deleterio ottenere delle vittorie in questo momento, forse è per questo (o forse perché effettivamente si è fatto male) che Al Jefferson non la giocato le ultime due partite settimanali e nell'ultima partita è rimasto in panchina anche West (consultare la sezione Infortuni per le motivazioni ufficiali delle loro assenze).

Nelle due successive gare le sconfitte sono arrivate, e quella contro Milwaukee può essere considerata una mezza vittoria, visto che tiene a debita distanza la franchigia del Wisconsin, che negli ultimi giorni si è fatta minacciosa per l'aggiudicazione del penultimo posto.

"Penso che diventerà  un ottimo giocatore piuttosto che uno buono, ma non saprei quando" sono le parole di coach Doc Rivers nei confronti di Gerald Green, che sempre più spesso scollina oltre i 20 punti a serata. Qualche volta entusiasma per la sua aggressività , qualche altra volta fa cadere le braccia per la sua selezione di tiro. Questo è normale per un giocatore giovane, soprattutto da lui, che ha un grande potenziale, ma per ora lo fa vedere poche volte. La speranza è che prosegua nella sua curva di apprendimento e che possa, in un prossimo futuro, aiutare la franchigia ad issare altri stendardi sopra le volte del TD Banknorth Garden.

Ad un certo momento si è arrivati ad allenarsi in 9, poi in 8. A questo punto non è stato più possibile continuare e quindi, tra tante defezioni, c'è stato un nuovo arrivo, consentito quando ci sono numerose assenze per infortunio. Dalla NBDL è stato quindi firmato con un decadale tale Kevinn Pinkney, un 208 centimetri che sopperirà  alle assenze dei lunghi, mentre il reparto piccoli è più affollato e quindi al momento non c'è urgenza di chiamare nuovi giocatori.

Nella sua prima partita Pinkney ha giocato per 21 minuti, ha segnato ben 15 punti ed è stato subito richiesto dai giornalisti; il giocatore è poco abituato a queste attenzioni non essendo mai stato scelto al draft NBA e costretto a militare finora nelle Leghe minori, inclusa l'Europa, ed è sembrato molto spaesato. Ainge lo considera molto vicino a Gomes come gioco, e Ryan conferma. Nella successiva partita è stato impiegato solo 9 minuti e non ha segnato.

Infortuni

Eseguirà  una TAC al piede sinistro che chiarirà  se potrà  farci affidamento, ma quello che più preoccupa per Paul Pierce è il gomito, infatti Ainge non esclude un'ulteriore operazione per risolvere definitivamente il problema. Nonostante questo, i Celtics si sono riservati la possibilità  di far rientrare il giocatore presumibilmente contro Atlanta la settimana prossima, anche se riteniamo che non sia il caso di rischiarlo.

Dopo un contatto con Gomes Al Jefferson ha subito una contusione al ginocchio sinistro e non è ancora chiaro quando potrà  rientrare in campo. "Mi piacerebbe tornare (in questa stagione) e giocare un paio di partite, ma se non potrò, sarà  la prossima stagione quella che conterà  maggiormente": dopo questa dichiarazione aspettiamoci di non vederlo più in campo fino al prossimo novembre.

Problemi anche per Delonte West. Per lui una distorsione alla caviglia sinistra durante la partita contro Milwaukee lo terrà  a riposo per qualche incontro. Inizialmente sembrava grave, poi la diagnosi è cambiata e sembrava che dovesse tornare per la gara contro Miami, invece è rimasto in borghese. Ora sembra che il giocatore possa rientrare contro Atlanta, ma non c'è certezza.

Contrordine per Brian Scalabrine: probabilmente non giocherà  più in questa stagione. Inizialmente sembrava che i problemi con lo stiramento del tendine del ginocchio sinistro lo costringessero a non giocare più in questa stagione, nei giorni successivi però il suo miglioramento si è accelerato e pareva in grado di tornare presto in campo, ora invece c'è la quasi certezza che non rientrerà  nelle rimanenti due settimane. Il forzato riposo è causato dal fatto che lo stiramento rischia di trasformarsi in strappo o lacerazione.

Wally Szczerbiak si è fatto vedere al campo di allenamento in settimana e ha rincuorato i presenti annunciando che l'operazione alla caviglia sinistra eseguita ai primi di marzo è andata bene. Il gesso gli è stato tolto il giorno dopo del suo incontro con i compagni di squadra.

Curiosità 

Tra i tanti infortuni in questa sfortunata stagione, durante la gara interna contro Cleveland, è arrivato anche quello di Lucky, la mascotte dei Celtics impersonificata da un attore acrobata. Tra il terzo e l'ultimo quarto era impegnato in una schiacciata acrobatica e si è procurato una contusione al gomito sinistro e due stiramenti ai tendini dei ginocchi.

I migliori della settimana

Escluso Jefferson per aver giocato una sola partita, escluso Pierce per non averne giocata nessuna, questa settimana c'è lo spazio per le seconde linee anche nei premi settimanali. I maggiori candidati per il riconoscimento settimanale sono Green e Gomes. Mentre il primo per ben 2 volte è stato sopra i 20 punti anche se la media è abbondantemente sotto il 50%, Ryan Gomes risponde con una regolarità  che Green al momento si può solo sognare, e se contiamo che per gli altri aspetti del gioco Ryan è più utile alla squadra, si merita proprio lui l'ambito premio. Gomes è anche reduce di un infortunio che non gli permette di giocare al 100%, ma nonostante questo ha offerto prestazioni di tutto rispetto. Green si deve accontentare del secondo posto.

Classifica aggiornata:
26 Jefferson
23 Pierce
5 Allen
5 Gomes
4 Szczerbiak
4 West
2 Green

Appuntamenti e classifiche

Penultima settimana della stagione piena di partite, ben 4:
sabato in trasferta contro Indiana
martedì in trasferta contro Atlanta
mercoledì in casa contro Philadelphia
venerdì in casa contro Milwaukee

Tutte e 4 le squadre contro cui si scontrerà  Boston nei prossimi 7 giorni sono sotto al 50% di vittorie e solo la prima può ancora ambire a partecipare ai play-off. Non sono quindi delle sfide impossibili, ma ormai le partite sono così poche che è inutile dimostrare qualcosa. Tutto quello che c'era da far vedere è già  stato visto, ora bisogna solo mantenere il penultimo posto ed attendere l'estrazione di maggio.

Uno sguardo alla classifica dà  subito evidenza che i Celtics sono matematicamente fuori dai play-off. Questo lo sapevamo già  da tempo, ma finora non era arrivata la matematica certezza, anche se era solo questione di tempo. La vittoria di Milwaukee contro Boston ha mantenuto la distanza tra le due squadre a 3 vittorie e sono salite a 4 quelle tra i Celtics e Memphis, l'ultima in classifica. Le partite rimanenti per Boston sono 7, di cui 4 questa settimana, come indicato sopra, e le ultime tre la settimana successiva. Finalmente questa stagione sta finendo.

Spazio tanking

In un momento in cui i Celtics attendono con impazienza la fine della stagione per vedere quale ordine di scelta avranno al prossimo draft, la nota e riconosciuta bravura del general manager Danny Ainge in questo particolare aspetto del basket NBA sarà  molto utile. Se i Celtics avranno il pick numero 1 non ci saranno dubbi nel chiamare Oden, ed in questo caso Ainge potrà  dimostrare poco il suo talento, però in un draft così profondo anche una seconda scelta a ridosso delle prime potrà  essere utile. Il GM però ha deciso di svelare qual è il più diffuso errore al draft: "la maggior parte degli errori che sono stati fatti al draft sono stati causati dalle squadre che hanno draftato per altezza". Ovvero, acquisito il detto che "l'unica cosa che non si insegna è l'altezza", i general manager in genere hanno preso troppo alla lettera questa verità  e hanno prodotto molti e madornali errori, ovvero scegliere troppo in alto troppi giocatori alti, quando avrebbero potuto scegliere giocatori migliori con un'altezza minore. Gli esempi sono numerosi e non è il giusto posto per sviscerarli, il fatto è che Ainge ha proprio ragione. Questo però non conterà  se Boston avrà  la prima scelta e potrà  chiamare Oden, un 7 piedi (213 centimetri) che li vale tutti.

Gomes: "la prossima stagione è la più importante di tutto".
Jefferson: "la prossima stagione sarà  quella che conterà  maggiormente".
Anche i giocatori sono ormai proiettati a novembre 2007, mese in cui inizierà  un nuovo capitolo della storia dei Celtics, che conterrà , si spera, numerose soddisfazioni per i tifosi. È normale leggere queste dichiarazioni, le quali contengono una dichiarazione di non belligeranza per queste ultime 7 partite, ma contengono anche parole piene di riscatto per la prossima stagione.

A risentirci.

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