Calamity Zach

Sempre al centro della cronaca Zach Randolph

Quella di Zach Randolph deve essere una dote nascosta, trovare modo cioè di far parlare di sè, male nel migliore dei casi; anche quando in teoria non ne avrebbe la possibilità . Mi riferisco alla capatina fatta dal buon Zach in uno strip club nella Northeast Columbia Boulevard…

Gli era stato concesso un permesso dalla società  per presenziare al funerale di alcuni suoi vecchi compagni di scuola ai tempi della Marion High School. Con uno di questi, in particolare Zach ha vissuto degli anni fianco a fianco. Prima di partire da Portland non si sa come è riuscito ad infilarsi in quello strip club, mentre i suoi erano impegnati al Rose Garden contro Washington.

Tra parentesi, l'apparizione allo strip club è stata confermata intorno alle 11:30 pm. Il caso vuole che il suo aereo partisse alle 11:05 circa. La società  lo considerava già  partito mentre lui era ancora a Portland, spiazzando tutti quando questa notizia è uscita, a partire da coach McMillan.

Ora il fronte scambiate-Zach non ha perso tempo per riaccendere la fiammella della solita polemica contro di lui. E a suffragio delle proprie ipotesi ha portato ad esempio il comportamento di Ime Uduka in campo pochi giorni dopo la morte del padre, avvenuta lo scorso 17 Ottobre.

Questo in pratica è uno spaccato della vicenda. A parere di chi scrive; colpisce come l'affranto Zach abbia prima manifestato anche a parole il suo dolore per la morte degli ex-compagni – di cui uno è anche parente della fidanzata – ai propri dirigenti convincendoli a lasciarlo partire. Per poi manifestare dei sentimenti completamente diversi, ingannando un pò tutti.

Il dolore interiore è cosa troppo personale per poter essere giudicata, per carità ; ma se poi con il proprio comportamento, con cinque minuti di bagordi in particolare, facendo una deviazione non prevista dal ruolino di marcia; non ci sono alibi che tengano e allora il partito-contro si vede assegnare un punto a proprio favore.

Perchè lo Zach-giocatore anche in questo caso passa in secondo piano rispetto allo Zach-uomo. E un lutto personale, se non familiare; è un momento in cui si viene spogliati e si dovrebbe in teoria essere segnati in modo profondo.

Mi interessava poi molto osservare il comportamento della dirigenza e poco dopo è stato emesso un comunicato. Un comunicato asettico aggiungo io, che nei punti salienti recitava cosi: “Abbiamo fatto degli sforzi tremendi per sviluppare una certa cultura fuori e dentro il campo. Pensiamo di aver fatto cospicui progressi in quella direzione, anche considerato, l'entusiasmo dei tifosi. Alla fine della stagione chiameremo a rapporto tutti i giocatori, valuteremo le loro performances, compreso il loro porsi di fronte alla communità . Allora si deciderà  chi continuerà  a fare parte di questo progetto e chi no”.

E poi ancora : “Quando i giocatori fanno qualcosa di sbagliato fuori dal campo, sono spesso affari privati tra la società  e i giocatori. Sappiamo che per i nostri fans è importante risolvere certe questioni all'interno della società . Continueremo a chiedere ai nostri giocatori uno standard elevatissimo e a prendere le dovute azioni disciplinari dove lo riterremo necessario”.

Tradotto: i panni sporchi si lavano in casa. Nessuna presa di posizione ufficiale, non è dato sapere giustamente le azioni intraprese contro il giocatore. La strada tracciata è questa però e non ci saranno deviazioni. Nessuno sconto. Suona bene raccontata cosi e si può presumere che si usi lo stesso metro anche per Darius Miles, scomparso dalle scene e per il quale si fanno trapelare notizie frammentarie che lo vedono impegnato in un intenso programma di recupero.

Il calendario ora non lascia scampo; mentre la stagione si avvia alla conclusione ci avviciniamo anche alla tappa fondamentale per i Blazers, che è il prossimo Draft. In quell'occasione alcune scelte saranno improcrastinabili e di sicuro, se non si muoveranno giocatori, sarà  un estate calda per rumors riguardanti la squadra.

Una tessera ha trovato la sua giusta collocazione nelle ore in cui sto scrivendo. I Blazers hanno fatto firmare a Kevin Pritchard un contratto di cinque anni come loro nuovo new general manager.

L'annuncio verrà  dato questa notte dopo la partita con i Grizzlies. In seguito verranno assunti un assistente per Pritchard; per negoziare i contratti e lavorare un funzione del salary cap; e infine un presidente per la squadra. E' cominciato ufficialmente il dopo Patterson e come detto il loro primo impegno delicato sarà  il prossimo Draft, ma non è cosi scontato che riesca una pesca fruttuosa come quella dello scorso anno.

A presto.

Note:
In settimana è apparso su ajc.com, un paragrafo riguardante un rumor su Jarrett Jack; come uno dei primi partenti al termine della stagione. La nota è fine a sè stessa, ma come vi dicevo in precedenza è un indizio dell'estate che aspetta il team.

Segnalo infine, la nota postata da John Canzano, in ricordo della famosa Blazer Betty, scomparsa in settimana.

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