Paul Pierce sta tornando sui suoi livelli abituali di All-Star.
I Celtics ufficializzano ufficiosamente quello che tutti noi sapevamo ormai da mesi: siamo in tanking. Ovviamente nessuno può dichiararlo apertamente e tutti si affrettano a dire che non c'è ombra di tanking, ma la realtà è quella che sappiamo.
Risultati
Boston Celtics @ San Antonio Spurs 91-85
Boston Celtics @ New Orleans Hornets 88-106
Charlotte Bobcats @ Boston Celtics 92-84
Dallas Mavericks @ Boston Celtics 109-95
Commento
17 anni consecutivi che i Celtics non riuscivano a vincere a San Antonio.
17 anni, ovvero dal 1990, che i Celtics non ottenevano la W nella città di Alamo, striscia interrotta proprio nell'anno più improbabile, quello in cui probabilmente i Celtics arriveranno penultimi a fine stagione.
Nel 1990 David Robinson era un rookie e Larry Bird calcava anche i parquet. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora, e finalmente nella presente settimana quella che è diventata la "maledizione degli Spurs" è stata spezzata. Ora Duncan ha assaggiato la sconfitta da parte dei Celtics ed ora Pierce può dire d'aver sconfitto tutte le squadre NBA. Ormai ha fatto il giro del mondo la frase del nostro Paul: "è stato più che scrollarmi di dosso un gorilla".
Dominata per larga parte della serata, nell'ultimo quarto Duncan eleva il suo rendimento a livelli stellari e riporta la sua squadra in vantaggio, ma Pierce, da grande stella qual è, segna i tiri decisivi e porta a casa la vittoria.
Il commento di coach Doc Rivers è estremamente particolare, perché, tra le altre cose che ha detto, c'è una frase molto emblematica: "nella costruzione per il prossimo anno potete vedere che possiamo essere una buona squadra". Questo è materiale da "spazio tanking", ma c'è già tanta carne al fuoco questa settimana che non è il caso di appesantire troppo quella sezione. In pratica Doc ha detto "si, siamo bravi, ma per quest'anno finiamo così, poi vedrete la vera forza dei Celtics nella prossima stagione". Non che sia una notizia sconvolgente, ma una dichiarazione così esplicita non era mai uscita dalle sue labbra.
In effetti, a parte la vittoria contro gli Spurs e la sconfitta netta contro Dallas, le altre due partite sono state abbastanza pilotate verso la sconfitta, decretando ufficialmente il tanking dei Celtics. Abbiamo già trattato ampiamente se sia giusto od opportuno effettuare questa pratica tanto odiosa quanto portatrice di lauti dividendi, ma ora il dato di fatto è questo e noi dobbiamo prenderne atto.
"Amo stare qui e giocare con questi ragazzi, ma voglio giocare" è il commento, a metà strada tra un appello ed un grido di dolore, di Sebastian Telfair, ritrovatosi da probabile titolare subito dopo il draft 2006 ad uno degli ultimi panchinari di questi giorni. Lui è un bravo ragazzo, ha anche la faccia pulita ed una predisposizione a trattare col pubblico tale che ha girato vari spot per i Celtics, ma da alcuni mesi vede poco il campo. È chiaro che i Celtics hanno rinunciato a svilupparlo come giocatore Celtic ed i pochi minuti che gli dà Doc è soltanto per non farlo marcire definitivamente in panchina. Ora è così lontano dalle dinamiche della squadra che in taluni casi viene utilizzato più minuti solo quando la gara è in equilibrio e non interessa vincerla, pertanto ci sono forti sospetti che Doc lo impieghi per "fare tanking". Non sappiamo quali soprannomi gli abbiano affibiato in America, ma per questo dubbio utilizzo i tifosi Celtic italiani lo hanno soprannominato "Tankair", per sottolineare che quando serve una sconfitta il primo giocatore a cui pensare è proprio lui.
La caratteristica di Bassy è legata al suo utilizzo in momenti particolari delle partite: lui si affeziona alla squadra, forse troppo, e se non si sente amato, se non sente la squadra attorno a sé non rende. Attualmente i Celtics lo hanno sfiduciato ed ora lui dà molto meno di quello che potrebbe, ma proprio il suo massimo gioco non è piaciuto alla dirigenza ed è questione di tempo perché venga scambiato, forse già al draft.
Infortuni
Leggeri problemini per Paul Pierce che ha ricevuto una ditata da Gerald Wallace all'occhio destro in un'azione di gioco durante la gara contro New Orleans. Inoltre nella gara contro Dallas ha ricevuto un colpo dietro al ginocchio sinistro. Nel primo caso è stato tenuto per precauzione in panchina e non sono arrivate complicazioni nei giorni successivi, nel secondo caso è ancora presto dire se potrà giocare la partita successiva perché gli fa tuttora male. Per quanto riguarda l'infortunio al piede il recupero sta andando bene, mentre il suo gomito continua ad infiammarsi, quindi è probabile che debba tornare sotto i ferri dopo la fine della stagione.
Con tutti questi acciacchi c'è la tentazione di tenerlo a riposo, visto che la stagione non può dare più nulla, così ha programmato una visita dal dottore la prossima settimana per determinare se potrebbe continuare a giocare in questa stagione. La volontà c'è, ma bisogna anche verificare se sia il caso di proseguire anche guardando il fisico.
Sembra che a Delonte West facciano bene i sintomi influenzali prima di una partita, visto come ha giocato contro San Antonio: 23 punti in 48 minuti di gioco.
La distorsione al piede destro ha causato a Ryan Gomes il salto completo dell'ultima trasferta ad ovest e nel complesso sono state 7 le partite dove Ryan è stato spettatore. La prima gara dopo il suo ritorno è stata molto deludente, ma è comprensibile, mentre è nettamente migliorato nella successiva contro Dallas. È prevedibile che nel corso della prossima settimana lo rivedremo sui suoi livelli consueti.
Ha giocato una sola partita dopo la pausa per la nascita della figlia, ma Brian Scalabrine si è subito infortunato e ha dovuto lasciare ancora il parquet a causa dello stiramento del tendine del ginocchio sinistro. Da una prima analisi sembra che il giocatore debba star fuori per almeno 7-10 giorni.
Curiosità
Brian Scalabrine non si è aggregato con la squadra per la trasferta ad ovest perché, come noto, ha assistito la moglie Kristen che ha appena partorito. Ha saltato ben 3 gare, ma per Rivers non è un problema e lo ha lasciato senza problemi accanto alla moglie. La figlia si chiama Elliana Rose e pesava alla nascita 4,14 chilogrammi.
I migliori della settimana
Se prima della partita contro Dallas il livello di gioco dei due grandissimi dei Celtics Pierce e Jefferson era molto simili, anche se il primo era leggermente favorito, la prestazione decisamente sotto il par di BigAl ha portato inevitabilmente al conseguimento per Paul Pierce del riconoscimento settimanale. Pierce sta tornando decisamente sui suoi consueti livelli ed anche i chili di troppo che si è ritrovato dopo l'infortunio si stanno smaltendo. Jefferson ovviamente è secondo ed i due stanno mettendo in ombra qualche prestazione anche soddisfacente di altri giocatori del roster, come per esempio West contro San Antonio, Ray contro New Orleans, Perkins contro Charlotte e Green contro Dallas.
Classifica aggiornata:
25 Jefferson
21 Pierce
5 Allen
4 Szczerbiak
4 West
3 Gomes
1 Green
Appuntamenti e classifiche
Rallenta leggermente il ritmo delle partite per i Celtics, se si può chiamare rallentamento giocarne 3 in 7 giorni:
lunedì in casa contro Toronto
mercoledì in casa contro Orlando
venerdì in trasferta contro Philadelphia
Tre squadre con tre situazioni diverse ed una sequenza ben precisa. Inizia la settimana con una delle squadre già sicure di partecipare ai play-off (Toronto) e comunque desiderosa di avanzare in classifica per ottenere il fattore campo nel primo turno.
Si prosegue con una squadra (Orlando) che sta cercando di qualificarsi ai play-off con non poche difficoltà , mentre si finisce in discesa con una squadra (Philadelphia) che non ha più nulla da chiedere alla stagione. Tre situazioni completamente diverse che potranno offrire diversi spunti che commenteremo insieme serata dopo serata su Italian Celtics Pride.
Rimane sostanzialmente invariata la classifica, con Boston che risulta sempre penultima e con un distacco ancora di 3 vittorie da Memphis. Milwaukee rimane terzultima a 5 vittorie in più dei Celtics ed ogni settimana che passa le possibilità di raggiungerli da parte dei biancoverdi si assottigliano. Mancano ancora 13 partite alla conclusione della stagione.
Spazio tanking
È ormai noto che Doc sta manipolando i risultati per evitare di superare qualche squadra e cercare di avere più possibilità di scegliere con la numero 1. Scandalo? No, se pensiamo che Memphis è in tanking da novembre.
La prova più evidente è da ricercarsi nella gara contro Charlotte, in cui Doc ha tenuto volutamente in panchina i titolari mentre la squadra incrementava il disavanzo di punti. Il motivo per cui Doc non ha cambiato gli uomini in campo? Semplice quanto banale: "dobbiamo vincere o perdere con questo gruppo". Poi seguono discorsi sul fatto che non bisogna dipendere sempre dagli stessi giocatori eccetera, ma il senso vero è lampante.
Poi questi discorsi hanno anche una loro logica, folle ai fini del risultato, ma che a delle menti aperte e suscettibili agli input psicologici non possono che fare bene incrementando la loro tenuta mentale, il problema è che non conosciamo se e chi dei giocatori delle seconde linee è sufficientemente ricettivo a questi input.
La settimana scorsa avevamo comunicato che il general manager Danny Ainge è andato a visionare Kevin Durant e si era ritrovato inconsapevolmente (si certo, come no!) a fianco con la madre della stella universitaria, soffermandosi a parlare per molti minuti, probabilmente non delle previsioni del tempo. Ora l'NBA, che vieta categoricamente contatti tra i dirigenti di franchigie NBA e giocatori non professionistici, lo ha multato di 30.000 dollari, ma non è stato l'unico, anche i Warriors ed i Bobcats hanno visto alleggerirsi i loro portafogli per infrazioni simili.
Incurante della multa, Ainge è andato a visionare anche Wang ZhiZhi, il cinese probabile scelta al primo giro del prossimo draft, desideroso di vedere quali sono stati i miglioramenti del giocatore nell'ultimo anno.
Andiamo ora a rileggere una dichiarazione di Pierce dopo la sconfitta contro i Bobcats: "se sarebbe stata nel mezzo di una rincorsa ai play-off, probabilmente non l'avremmo persa". Implicita ammissione di tanking anche da parte di Pierce.
Ora passiamo ad un'altra questione: perché non fermare Pierce, che non è ancora al meglio, ed in questo modo evitare di "rischiare" di vincere qualche partita? Risponde Doc: "è ovviamente difficile per lui, ma è difficile per chiunque, non solo per lui, ma nonostante tutti i discorsi, lui gioca. Penso che tutti giocherebbero, se sei in forze giochi. Capisco la questione, ma non credo che nessuno si fermi. I tifosi comprano i biglietti prima della stagione e si aspettano che tutti giochino, e se sei in forze non puoi non giocare". Discorso chiuso quindi, Pierce non si fermerà , infortuni permettendo.
A risentirci.