Golden State rialza la testa

Baron Davis sorride: Dall. Queste le sue cifre: 20.4 punti, 8.4 assist, 4.5 rimbalzi, 2.02 recuperi

Dopo 6 sconfitte consecutive – che avevano portato Don Nelson a dichiarare che anche quest'anno i Warriors non avrebbero disputato i playoff (vedi l'articolo precedente) – Golden State rialza la testa vincendo 4 delle ultime 5 partite giocate.

La serie negativa

24/2 @ L.A. Clippers 90-103
25/2 vs Lakers 85-102
27/2 @ Milwaukee 101-122
28/2 @ Chicago 83-103
2/3 @ New York 97-106
4/3 @ Washington 106-107

Media punti realizzati: 93.7
Media punti subiti: 107.2
Differenza punti: -13.5

Trasferte problematiche

Cinque delle sei sconfitte sono maturate in trasferta. Solo i debolissimi Memphis Grizzlies hanno un record peggiore dei Warriors nelle partite giocate fuori casa.

Queste le ultime 5 squadre della Lega per partite vinte-perse in trasferta:
26. LA Clippers 8-23
27. Milwaukee Bucks 9-26
28. Seattle SuperSonics 7-25
29. Golden State Warriors 7-26
30. Memphis Grizzlies 5-28

Golden State ha problemi nelle partite disputate lontano dalla «Oracle Arena» di Oakland fin da inizio stagione. E già  un mese fa (leggi Fuori casa sono dolori!) sorgeva spontanea una domanda: è possibile partecipare ai playoff giocando così male e perdendo così tante partite in trasferta?

Bad defense

In tutte e sei le partite (perse), Golden State ha subito almeno 100 punti dagli avversari.
Nelle 66 partite fin qui disputate, i Warriors hanno subito 100 o più punti in ben 49 occasioni (con un record di 16 vittorie e 33 sconfitte).
Giusto per farsi un'idea: Dallas ha subito più di 100 punti in 16 partite, Phoenix in 39 (record positivo: 26-13), San Antonio solo in 9 match, Utah in 28 e Detroit in 16.

Andrea Martella, in un suo articolo pubblicato su

Play.it USA

a fine novembre 2006 (Il teorema di Nelson) scriveva così:

La difesa ha per Nelson un preciso significato: essere cioè uno scomodo intermezzo tra un attacco e quello successivo.

Preso atto di questo: come potrebbe migliorare l'atteggiamento difensivo dei Warriors?
Ecco alcune possibili soluzioni:

1) Licenziare l'allenatore.
– Non appare praticabile nel futuro prossimo.

2) Scambiare la maggior parte degli attuali membri del roster in cambio di giocatori "difensivi".
– Vedi punto 1): non appare realizzabile.

3) Rallentare i ritmi in attacco, cercando di non esasperare la ricerca del contropiede, che spesso (con tre o quattro giocatori proiettati nella metà  campo offensiva) rende dura la lotta a rimbalzo. Quando una squadra avversaria cattura un rimbalzo offensivo, i giocatori dei Warriors sono fuori posizione e, di conseguenza, concedono una facile conclusione.
Questa è un'idea ragionevole? Non per coach Don Nelson! Che non considera la possibilità  di correre un po' meno in attacco!

4) Primi nella Lega per palle recuperate e per 'palle perse commesse dagli avversari', i Warriors sanno come essere aggressivi per rubare il pallone e andare in contropiede. Molto spesso questo comportamento difensivo, sempre al limite, è controproducente perché sbilancia la squadra verso l'ottica di intercettare il pallone, piuttosto che di contenere l'avversario. Raramente Golden State forza gli avversari a tirare quando sta scadendo il cronometro dei 24".
– Questo è un punto su cui lavorare seriamente: concedere meno tiri facili agli avversari, cercando di indurli a forzare le conclusioni.
– Tiri dal campo concessi agli avversari: 85.1 (28° in NBA)
– Percentuale dal campo concessa agli avversari: 46.12% (17° in NBA)

5) La scelta di coach Don Nelson è chiara: i Warriors puntano su velocità  e mobilità  (sia in attacco che in difesa). Questo crea seri problemi quando Golden State incontra squadre con giocatori "pesanti" e potenti. Soprattutto, i Warriors fanno davvero tanta tanta fatica a rimbalzo. E come puoi pensare di correre in contropiede se non catturi i palloni sotto il tuo tabellone?
Nellie non sembra interessato a schierare due "lunghi" (tipo Biedrins insieme a Foyle); preferisce affidare il compito a Harrington, Richardson, Pietrus e Barnes.
– Rimbalzi catturati: 41.7 (10° in NBA)
– Rimbalzi catturati dagli avversari: 46.6 (30°, ultimi, in NBA)
– Rimbalzi offensivi catturati dagli avversari: 13.3 (30°, ultimi, in NBA)

Il risveglio

5/3 @ Detroit 111-93 W
7/3 vs Nuggets 110-96 W
9/3 vs Clippers 99-89 W
11/3 @ Portland 87-106 L
12/3 vs Mavs 117-100 W

Media punti realizzati: 104.8
Media punti subiti: 96.8
Differenza punti: +8.0

Alla ricerca dell'equilibrio

Coach Don Nelson, dopo aver utilizzato 34 differenti lineups nelle prime 61 partite della Regular Season, nella sfida di Detroit contro i Pistons ha schierato il quintetto-base numero 35 (composto da Baron Davis, Stephen Jackson, Jason Richardson, Al Harrington e Andris Biedrins) vincendo l'incontro.

Questo lineup è stato riproposto da Nellie nei due incontri successivi, entrambi vittoriosi.
Il coach spera di aver trovato (finalmente) un quintetto equilibrato e competitivo, con talento offensivo e atletismo in difesa.

Golden State, infatti, a causa dei numerosi infortuni e del maxi-scambio di mercato, non ha mai trovato continuità  di rendimento e di risultati. I Warriors non vincevano 3 partite in fila da novembre 2006, quando ne vinsero 5 (record stagionale).

Nella pesante sconfitta subita dai Warriors a Portland contro i Trail Blazers, Baron Davis non è sceso in campo a causa dei problemi al ginocchio sinistro.

Il Barone è ritornato sul parquet il giorno successivo in casa contro Dallas: i Warriors hanno vinto l'incontro, interrompendo a 17 la lunghissima striscia di vittorie dei Mavericks.

I tifosi dei «Guerrieri» sperano che Baron Davis non accusi più fastidi al ginocchio operato e che possa guidare la squadra nei prossimi incontri. Lo spera anche Don Nelson.
Davis è determinante in fase offensiva (punti, assist, leadership) e anche in fase difensiva (deviazioni, recuperi, carisma).

Playoffs race

6. LA Lakers 33-31
7. Denver Nuggets 31-31
8. Golden State Warriors 30-36
9. LA Clippers 29-35
10. Minnesota Wolves 28-35
11. NO/Oklahoma City Hornets 28-36
12. Sacramento Kings 28-36
(classifica aggiornata a giovedì 15 marzo)

Nonostante le 6 sconfitte consecutive, i Lakers sembrano avviati a chiudere al 6° o al massimo al 7° posto. La stessa cosa si può dire per i Denver Nuggets di Iverson e Anthony.

Le altre 5 formazioni daranno vita ad una lotta appassionante per l'ultimo posto disponibile.
Kings, Clippers e Hornets sembrano un po' in difficoltà : hanno perso rispettivamente 4, 5 e 6 partite in fila.

Statistiche

Gare disputate: 66 (in casa: 33; in trasferta: 33)
Gare vinte: 30 (in casa: 23; in trasferta: 7)
Gare perse: 36 (in casa: 10; in trasferta: 26)
Posizione in classifica: 3° posto nella Pacific Division; 8° posto nella Western Conference

Punti segnati: 104.9 (3° in NBA)
Punti subiti: 107.8 (30°, ultimi, in NBA)
Percentuale dal campo: 45.94% (14° in NBA)
Assist: 23.1 (5° in NBA)
Stoppate: 6.0 (1° in NBA)
Palle perse: 15.9 (26° in NBA)

Prossime partite

16/3 vs Timberwolves
17/3 @ Seattle
20/3 @ Utah
23/3 vs Wizards

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