Importante accordo raggiunto da Stern con YouTube…
La Nba su Youtube. Tutto a posto, tutto regolare, tutti contenti.
Una notizia che mette fine a discussioni e litigi lunghi mesi, forse anche più. Anche perché la moda di spedire tutto in rete, gratuitamente, al giorno d'oggi si è espansa a macchia d'olio in tutto il mondo.
Cellulari, microcamere, palmari: fin troppo bello, e fin troppo facile.
Ma in fondo, a pensarci bene, è giusto e divertente; piaccia o no, è una delle nuove frontiere della comunicazione moderna.
L'unico problema è che troppo spesso questa nuova pratica, in forma "riprendi e fai girare", non ha limiti, e laddove li ha, nel senso di decoro e moderazione, spuntano i limiti di chi ha regole rigide che, comunque la si pensi al riguardo, devono essere rispettate.
Perdonate questa lunga introduzione, necessaria, credo, per mettere subito a fuoco il problema.
Il nuovo canale, nato dall'accordo tra la Nba e il sito web divenuto più famoso, tra gli internauti, proprio per la possibilità di inserire e condividere video e filmati, ha regole semplici, ma che finalmente fanno chiarezza nella lunga querelle dei mesi scorsi.
Accordi economici e pubblicitari a parte, ma anche questi trattati con attenzione, con l'intesa la Lega di basket più importante ed ammirata del mondo ottiene la possibilità di togliere dal sito web i filmati considerati, a torto o ragione, "fuorilegge", lasciando in cambio a Youtube la possibilità di creare un nuovo canale.
Qui si troveranno filmati originali Nba relativi alle azioni più spettacolari ed entusiasmanti della Lega, e si potranno inserire filmati e video amatoriali.
La notizia della nascita del nuovo "Nba channel" (o come decideranno di chiamarlo) ha suscitato, com'era comprensibile, numerose discussioni e commenti tanto che in poche ore il confronto si è spostato sul ruolo della Nba, soprattutto in rapporto ad altre leghe e ad altre realtà sportive considerate tra le più importanti al mondo.
La prima considerazione al riguardo, vorrei rivolgerla a tutti coloro che hanno sostenuto fin dall'inizio di questa vicenda che la Nba, con questo accordo, non ha inventato niente, né varcato alcuna nuova frontiera, ma è solo arrivata dove altri erano arrivati prima.
Bè, chi lo sostiene ha perfettamente ragione.
Un accordo simile esiste già per la Nhl e, per esempio, senza andare troppo nel particolare, per singole realtà come il Chelsea nel calcio, oltre a diverse altre.
Questo è assolutamente vero e, credo, non confutabile, è un dato di fatto.
Sinceramente non sono così al corrente dell'organizzazione della Lega di hockey, né tantomeno dei particolari dell'intesa; di sicuro per una singola squadra, di basket, di calcio o di qualunque altro sport, le cose sono più semplici. Per un'insieme di squadre professionistiche la procedura dev'essere un po' più complessa, come complessa, o meglio articolata, è la sua organizzazione interna, i rapporti con gli sponsor e i molteplici interessi che quotidianamente ruotano intorno alla Lega.
Comunque sia stata gestita la questione Youtube, io faccio parte di quelli che ritengono la Nba una Lega avanti nel tempo, e soprattutto avanti a tante altre, forse tutte. E questo per molti motivi.
Volendo semplificare al massimo, basterebbe addirittura dare solo uno sguardo al suo sito web per rendersene conto.
Organizzazione, efficienza, news in tempo reale, quando reale significa subito e non il giorno dopo, come accade troppo spesso in troppi altri casi (e questo nell'era di internet è inconcepibile).
Tutto questo senza dimenticare il programma "Nba cares": sarà anche un modo per farsi pubblicità , come ho sentito dire da qualcuno" sarà , ma io lo trovo all'avanguardia, e tutto ciò che di simile ho visto finora (vedi Juventus per i bambini del Gaslini di Genova) è iniziativa, lodevole e meritoria, di singole realtà .
Questo, e molto altro, è la Nba, forse la lega sportiva più organizzata al mondo, che in passato ha subito svariate modifiche, fin dal lontano 1946, anno della sua fondazione (il nome lo cambiarono solo tre anni dopo).
Ci sarà forse un'altra occasione per illustrare tutti i pregi della Nba.
Quel che invece mi preme sottolineare, in chiusura, è la sostanziale differenza tra la stessa Nba ed altre leghe, non solo di basket.
Quello del sito ufficiale fatto sopra è stato solo un esempio, di mancherebbe, ma non campato in aria.
Chi frequenta un po' la rete può notare solo da qui la famosa differenza di cui parlavo con altre realtà sportive, calcio compreso.
Il modo in cui è stata gestita la vicenda Youtube rende certamente meglio l'idea dell'essenza e del valore, organizzativo e innovativo, della Nba nei confronti del mondo che la circonda, davanti al quale non si tappa gli occhi ma reagisce, inizialmente magari sbagliando modi e toni, ma trovando alla fine un accordo, e quindi un risultato.
Forse qui in Italia, magari per altri sport non sarebbe accaduto?
Bè, certo le leghe americane sono gestite ed regolate ad ogni livello da norme assolutamente diverse dalle nostre.
Altro esempio: la scazzottata del Madison Square Garden" le sanzioni sono state piuttosto severe, mi pare" Alzi la mano chi pensa (sinceramente) che qui da noi la lega organizzatrice del campionato (uno qualunque) avrebbe adottato simili sanzioni. E soprattutto che non le avrebbe ridotte ricorso dopo ricorso dopo ricorso, che peraltro non avrebbe avuto senso.
Ha dato un segnale e, nonostante ciò che forse qualcuno pensa, servirà . Innanzitutto è servito all'immagine, ed è già qualcosa. Se poi vogliamo indagare sul perché di quelle sanzioni, va bene, pessime ricadute d'immagine, possibili ricadute sul merchandise e quel che volete, ma il segnale c'è stato.
Sinceramente trovo molto più all'avanguardia questo modo di pensare e di agire che non altri soprattutto al di qua dell'oceano, che di fronte a comportamenti sbagliati, violenti o diseducativi degli atleti troppo spesso non pone un freno, né pensa ad un intervento, anche solo ad una semplice ramanzina.
Ciò che è sbagliato continua ad esserlo: prati trasformati in piscine, rispetto nullo verso gli arbitri, comportamenti da primedonne isteriche anche tra i più giovani.
Sì, questo non è un problema di Lega, ma se lo diventasse forse qualcosa potrebbe cambiare.
Per ora è un problema di cultura e formazione, ma questa è tutta un'altra storia.