Tutti aspettano nuovamente LBJ ai Playoffs…
Vittoria nella notte per i Cavaliers che battono all'Overtime i Detroit Pistons al palace di Auburn Hills per 101 a 97 e conquistano così la loro terza vittoria consecutiva.
Vittoria che conferma la squadra di coach Mike Brown come seconda forza della Eastern Conference e riduce a due partite il distacco in classifica proprio da quegli stessi Pistons battuti a domicilio grazie al massimo stagionale di Lebron James che ha messo a referto 41 punti, 7 rimbalzi e 8 assist.
Questa vittoria è piena di significato per i Cavaliers e per James, sembra l'ideale chiusura di un periodo difficile che la franchigia dell'Ohio ha attraversato in questo scorcio di stagione.
Periodo difficile più sul piano del gioco che su quello dei risultati, difatti i Cavaliers non sono mai scesi dal secondo posto della classifica della Eastern Conference, ma sono stati sollevati molti dubbi sulla reale compattezza e sulla reale capacità dei Cavs di vincere le partite che contano, mancanza di identità di squadra, poca coesione nei momenti importanti e Lebron James che sembrava aver interrotto la sua corsa al trono lasciato vacante da Michel Jordan.
Difatti dopo la vittoria contro i Pistons è Leborn James a parlare: “Qualche volta aiuta nella regular season ottenere delle vittorie contro squadre che potresti incontrare nei playoffs. Aiuta davvero sapere di possiamo competere contro queste squadre.”
Detroit aveva vinto i due precedenti incontri con Cleveland con un margine medio di 14 punti.
Sempre James a riguardo: ” La maniera in cui ci hanno gestito quest'anno, è stato molto importante per noi venire sul loro campo e ottenere una vittoria.”
Questa partita suggella il buon momento di Cleveland che ha vinto contro i Rockets 91 a 85 e contro Toronto per 120 a 97, tre vittorio contro tre squadre con un record vincente e un progresso costante del rendimento di Lebron James e dei suoi compagni.
Larry Hughes sembra aver risolto i problemi, prima fisici poi psicologici, che ne hanno limitato il rendimento nel corso della stagione, e sta finalmente giocando come il giocatore più pagato della franchigia, 13 milioni di dollari all'anno, il giocatore preso per fare da spalla a Lebron James.
Pavlovic è definitivamente uscito dalla “cuccia” di Brown e sta guadagnando minuti all'interno della rotazione degli esterni dei Cavs, Snow e tornato a fare il giocatore di situazione, l'agente speciale per difendere sull'esterno più pericoloso degli avversari.
Varejao ha ormai conquistato la fiducia di compagni e allenatore, prova ne è che lo si trova in campo quando la partita conta, nei momenti decisivi per portare la sua energia e la sua mobilità difensiva alla causa dei Cavs.
Rispetto alle passate stagioni sta cambiando il tipo di attenzione che il sistema di Brown vuole porre sul gioco dei Cavaliers e sull'importanza di avere una difesa affidabile da mettere in campo nei minuti decisivi della partita e sono in grado in maniera molto più marcata rispetto al passato di
imporre degli stop difensivi agli avversari, difatti oggi i Cavs sono la 22 squadra della lega per punti segnati, con 95,98 punti a gara di media; ma sono i quinti per punti concessi agli avversari con 93,31 punti a partita.
Questa evoluzione nel gioco dei Cavaliers ha certamente portato ad una diminuzione dei possessi e dei tiri a disposizione di James e dei suoi compagni, e questo a portato ad un calo nelle cifre di Lebron che insieme alle prestazioni di Wade e Antonhy ha fatto sembrare in calo, o comunque non in crescita la pallacanestro di James.
Iniziavano a sentirsi voci non per l'attribuzione dell'MVP a Lebron come accadeva nelle passate stagioni, ma voci che mettevano in dubbio la capacità di Lebron James di essere la figura di riferimento dell'NBA del terzo millennio.
Quest'anno Lebron ha visto la media dei punti a partita in calo, dai31,4 punti a partita della scorsa stagione ai 27,4 di quest'anno; difficoltà nel mettere a segno i liberi nei momenti che contano, la squadra che vince solo con avversari di seconda fascia e che invece perde immancabilmente contro gli avversari di primo piano nell'NBA.
Antonhy guida la classifica dei marcatori dell'NBA, Wade ha appena vinto un anello NBA sta mantenendo i suoi Heat privi di O'Neal in corsa per i playoff della Eastern Conference, insomma la leadership della Nouvelle Vogue della NBA che sembrava destinata a Lebron James è fortemente messa in discussione.
Qualche problema fisico del ragazzo di Akron che ne ha intaccato lo strapotere fisico ha insinuato alcuni dubbi all'interno del mondo NBA che ha, per la prima volta nei 3 anni di carriera NBA, visto James non rispondere appieno alle aspettative di tifosi e tecnici giocando un basket meno scintillante e educato del solito.
King James già pronto ad abdicare?
Insomma…
Pausa per l'All Star Game, i problemi fisici vengono risolti, i suoi compagni a cominciare dal rientrante Hughes sono più pronti ad aiutarlo, ed ecco che le vittorie riprendono ad arrivare per i Cavaliers e le statistiche di James, la sua impronta tecnica ritorno ad essere ben visibile su tutte le partite dei Cavs. Nelle ultime 10 partite James ha messo a referto: 33.1 punti a partita con il 51 percento dal campo, leader della lega per punti segnati in quest'intervallo di tempo.
Al di là del maggior numero di punti a referto la vera differenza che si può individuare nel gioco di James, che sta tornando ad attaccare il ferro, ad andare a canestro e a non accontentarsi più dei tiri da cinque sei metri che gli avversari gli concedevano; adesso è lui a decidere che tipo di tiri prendere, e più James va a canestro, più aumentano le sue percentuali e il numero di tiri liberi che gli vengono concessi.
Risolti i problemi fisici James sta tornando il giocatore sfavillante e dominante della scorsa stagione, grazie ai suoi progressi anche i suoi compagni stanno aumentando il loro contributo e la loro convinzione, a sei settimane dai playoffs Cleveland sta trovando quell'equilibrio e quell'identità che sembravano essere andate perse dopo la sconfitta in sette partite contro i Pistons nella semifinale di conference della scorsa stagione.
Oggi i Cavaliers si stanno avvicinando ai playoff sempre più consapevoli della loro identità di squadra con nuova forza difensiva e con Lebron James che è finalmente tornato a spiegare pallacanestro attaccando il canestro e creando per i compagni con una naturalezza e un'efficacia degna di un MVP.