Josh Smith è l'uomo del futuro per gli Hawks…
Dopo sette anni vissuti sul fondo della classifica della Eastern Conference, neanche in quest'inizio gli Hawks sono riusciti ad emergere e dopo un buon inizio, hanno inanellato una brutta serie di sconfitte, ritrovandosi così nelle zone basse dell'est.
Un'altra annata da dimenticare perciò per gli Hawks?
Forse non del tutto, soprattutto per il miglioramento intravisto nei giovani scelti al draft in questi anni, i vari Childress, Smith e Marvin Williams.
Sebbene questi siano arrivati senza un ruolo ben definito nella Nba, in questa squadra sono riusciti a trovare la loro dimensione, dimostrando di essere dei buoni giocatori, ottenendo anche delle buone cifre e prestazioni; il miglioramento di Smith è stato molto evidente, da 27.7 minuti con 9.7 punti, 6.2 rimbalzi e 1.95 stoppate del suo anno da rookie, a 32 minuti con 11.3 punti, 6.6 rimbalzi e 2.6 stoppate nel 2005-2006, fino ai 35.6 minuti mettendo a referto 14.4 punti, 8.1 rimbalzi e 2.7 stoppate, diventando la seconda punta di un attacco che quest'anno ha perso anche Harrington. Childress, così come Smith, è migliorato molto, passando dai 10 punti e 6 “rodmans” del suo anno d'esordio, ai 12.7 punti e 6.4 rimbalzi col 53% al tiro di questa stagione;
Marvin Williams, invece, l'hanno scorso non ha risposto alle aspettative (anche a causa di alcuni infortuni), facendo alzare molti cori di dissenso per la sua scelta molto alta al draft, come dimostrano gli 8.5 punti e 4.8 rimbalzi in 24.7 minuti d'impiego; quest'anno i suoi minuti sono aumentati, passando a 33, e di conseguenza anche i punti sono cresciuti, arrivando a 12.5.
Alcune delle scelte degli Hawks, dal 2000 a quest'anno, si sono rivelate buone, ma alcune volte i giocatori draftati in posizioni successive, hanno dimostrato di essere molto migliori, screditando le decisioni della dirigenza di Atlanta; vediamo i giocatori scelti dalle "aquile" e chi avrebbero potuto mettere sotto contratto:
2000 - con la 6a scelta, DerMarr Johnson, e non Jamal Crawford, Turkoglu, Quentin Richardson e Desmond Mason;
2001 - con la 3a scelta, Pau Gasol (ottima scelta), poi ceduto a Memphis in cambio di Abdur-Rahim!;
2002 – la scelta era stata ceduta;
2003 - con la 21a scelta, Boris Diaw, altra grande scelta vedendo come sta giocando adesso, ma che è stato ceduto ai Suns, dopo di lui in ogni modo c'era anche Josh Howard;
2004 - con la 6a scelta, Childress, successivo a lui c'erano Deng ed Iguodala; con la 17a scelta invece Josh Smith;
2005 - con la 2a scelta, e finora si è rivelata una delle più sbagliate, Marvin Williams, lasciando alle altre squadre Paul, Deron Williams, Villanueva, Frye, Andrew Bynum; con la 31a, Salim Stoudamire prima di Monta Ellis.
2006 - in quest'ultimo draft, alla 5a posizione è stato scelto Shelden Williams, prima di Roy, Foye, Gay e Marcus Williams, tutti giocatori che stanno facendo meglio di lui.
Williams, però, non si è perso d'animo per tutte le critiche subite, come dimostra una sua intervista:
Rispetto all'anno scorso sto continuando a migliorare e sto lavorando per ottenere sempre di più. Dopo l'estate, al ritorno in squadra mi sono infortunato alla mano, saltando le prime 17 partite della stagione, ma ora sto meglio e sto dando il mio contributo per migliorare il record della passata stagione
.
Se riuscirà a rispettare le attese che i General Manager riponevano su di lui, allora Atlanta potrebbe trovarsi in casa un giocatore che potrebbe permettergli di fare il salto di qualità fra qualche anno.
Oltre ai giovani acquisiti al draft, la dirigenza di Atlanta si è mossa bene sul mercato, mettendo sotto contratto l'anno passato, Joe Johnson, che arrivava da una stagione splendida ai Suns; mentre Wright e Claxton in estate ed Anthony Johnson (in cambio a Dallas andrà una futura seconda scelta), sono stati firmati per rinfoltire il roster con giocatori esperti, che possono fare anche da chioccia ai più giovani.
Di certo il solo JJ, (chiamato a far parte della squadra della Eastern Conference per l'ultimo All-Star Game giocato a Las Vegas), con questi altri giocatori non basterà per arrivare alla post season, né in questa stagione né nella prossima, però, se il GM Billy Knight riuscisse a mettere sotto contratto un altro buon atleta, magari nella posizione di playmaker, lottare per l'ottavo posto ad Est potrebbe non essere più solo un sogno, ed è quello che sperano in Georgia i tifosi degli Hawks. Lo spazio salariale permette anche alcune manovre abbastanza importanti, e visto che ci saranno alcuni free-agent interessanti, qualche colpo è possibile.
Dopo alcune vittorie convincenti nel mese di febbraio, con vittime eccellenti come Phoenix e Houston, gli Hawks hanno inanellato sei sconfitte consecutive: un classico per una squadra ancora troppo giovane e inesperta.
Per vedere la franchigia ai playoff, quindi, la società dovrà ancora lavorare parecchio, e su più fronti: attendere e favorire la definitiva esplosione dei giovani; comprare qualche altro giocatore importante da affiancare a Joe Johnson, e anche sperare che la fortuna, per una volta, torni a sorridere alla squadra della Georgia.