Andrea sovrasta i Rockets
A differenza di quanto avevo detto, il pezzo su Andrea all'All Star Game non è uscito né mai è stato scritto. Perché?
Beh, penso che tutti abbiate visto quale scempio sia stato il Rookie Challenge e come Bargnani sembrasse un pesce d'acqua dolce costretto a nuotare nel salato oceano di banalità che è stata quella "partita".
A quanto pare però,giudicando questa foto, che gli è valsa l'appellativo di PIMP (Tradotto: Pappone) grazie alla camiciazza rosa, l'occhio da triglia e la bella compagnia, Andrea almeno fuori dal campo dovrebbe essersi realmente divertito. E come biasimarlo per questo?
Altro (e ultimo) avvenimento di rilievo della pausa di metà febbraio è stato l'arrivo del primo ufficiale Commercial dell'italiano: un po' una tamarrata, ma sempre fieno in cascina
Dunque con così poco materiale ho trovato abbastanza inutile scrivere qualcosa sull'All-Star Break (davvero deficitario in tutti i suoi aspetti), tenendo la mente e le idee a riposo in attesa di poter raccontare partite ben più interessanti, che sono puntualmente arrivate non appena i Raptors hanno rimesso i piedi in campo.
E i cinque incontri che andremo ad analizzare sono l'ulteriore conferma che Andrea a questo gioco ci sa giocare per davvero.
Primi avversari: i Cleveland Cavaliers di LeBron James.
L'incontro, che solo pochi anni fa sarebbe stato da lottery, è a tutti gli effetti un Big Match tra due squadre che si giocano le posizioni alte della Eastern Conference, e l'intensità della partita ne è ulteriore riprova.
In una costante battaglia punto a punto i Cavs prevalgono 86-85 grazie ad un tap-in schiacciato di Varejao a 16 secondi dalla fine.
Bargnani è decisamente tra i migliori in campo con 18 punti , 7 rimbalzi e 2 assist e alcuni canestri importanti per tenere la squadra dentro la partita.
Questi sono i suoi highlights e questa è la sua intervista dopo la partita
I Raptors sono stati chiamati a rifarsi nell'incontro casalingo contro i Pacers e non hanno deluso le aspettative: 110-88 in una partita dominata dall'inizio alla fine.
Andrea era in grande serata e lo si è visto dai suoi primi 9 minuti di dominanza pura nei quali ha segnato 10 punti. Poi però due falli uno dietro l'altro gli sono costati la panchina, dalla quale è tornato in campo nel terzo quarto giusto in tempo per interrompere con una tripla un parzialone di 16-1 aperto dai Pacers e chiudere in definitiva la partita. Inoltre sono arrivati 6 rimbalzi.
Questi sono i suoi highlights
In back to back i Raptors si sono trasferiti a Charlotte e si sono trovati la strada verso la vittoria 93-76 spianata dagli infortuni durante la partita di Wallace e Okafor, i due giocatori più produttivi della squadra.
Per Andrea 8 punti nel primo e 0 tiri nel secondo, che è stato incredibilmente monopolizzato da Bosh, autore di tutti i suoi 24 punti nella seconda frazione.
Il numero più positivo della partita è quell'11 alla voce "rimbalzi", massimo in carriera.
Questi sono gli highlights e questa è l'intervista post partita.
Toronto si è poi trasferita in Texas per affrontare due delle squadre più forti della lega: gli Spurs e i Rockets.
All' At&t Center di San Antonio Duncan e soci hanno letteralmente asfaltato la squadra canadese, dominando in pratica dal primo all'ultimo minuto e chiudendo con un "riduttivo" +16 la partita, 107-91.
C'è stata però gloria per l'italiano, che sta stupendo davvero per quanto riesca a non toppare praticamente mai, anche quando la squadra non gira, dimostrandosi sempre brillante e aggressivo
Per lui la bellezza di 17 punti e altri 6 rimbalzi, con momenti di dominanza pura: negli ultimi 2.42 del terzo quarto Andrea ha segnato 10 punti, dimostrando che se si scalda e viene costantemente servito dai compagni può davvero diventare letale.
Da evidenziare anche uno spettacolare assist a Bosh.
C'è da dire però anche che a confronto con Duncan il Mago ha fatto la figura dell'alunno alla prima lezione con il professore santone: chiamato in un'azione a difendere sul 21 texano, Andrea è stato letteralmente portato a scuola dal caraibico, che con un finta, giro sul perno e gancio ha fatto fare una figuraccia al nostro. Conseguenza: Bargnani viene spostato sul leggermente meno pericoloso Bruce Bowen nel possesso successivo.
Inoltre, se questo non fosse bastato, Andrea ha dovuto subire anche una sonorosa stoppata dal fuoriclasse degli Spurs. Nulla però di cui preoccuparsi, dato che tutt'ora Duncan quando accende il bus è capace di portare a scuola chiunque in questa lega.
Come per ogni partita, questi sono gli highlights di Andrea e questo è lo splendido passaggio a Chris Bosh.
Ad Houston i Raptors si sono subito rialzati dallo scivolone di San Antonio ed hanno inaspettatamente dominato i Rockets del rientrante McGrady, che erano ancora privi del loro centrone cinese, Yao Ming, battendoli 106-90.
Per Andrea questa è stata la degna chiusura di una settimana da urlo.
Dei 40 punti segnati da Toronto nel decisivo secondo quarto, 13 portano la firma del Mago con un perfetto 5-5 dal campo e 3-3 da 3.
Non contento, Andrea ha voluto strafare segnando altri 7 punti nel quarto quarto, garantendo l'allungo decisivo alla sua squadra. Con 20 punti è il miglior marcatore dei Raptors, secondo della partita dopo i 22 di T-Mac.
Ma l'aspetto più confortante è costituito dal modo in cui Andrea ha difeso in tutta la partita:pressoché perfetto, ha dato filo da torcere addirittura al fenomeno McGrady.
Questi sono gli highlights in versione ridotta con commento degli opinionisti, mentre questi sono gli highlights in versione estesa commentati dal mitico Chuck Swirski.
Infine c'è anche l'intervista di fine gara che pian piano sta diventando un appuntamento fisso per Andrea, buon segno.
Possiamo riassumere tutte queste parole con una semplice stringa di statistiche: in questa cinquina di partite, 15,2 punti 6,4 rimbalzi 50,8% dal campo e 50% da 3.
Andrea ha dunque trovato una costanza di rendimento invidiabile, che gli garantisce ormai tantissimi minuti, praticamente 30 a partita ultimamente, ma soprattutto l'attenzione e l'ammirazione degli addetti ai lavori e degli altri giocatori soprattutto.
Questo articolo tratto da Espn Magazine ne è palese dimostrazione.
Sarebbero troppi i passi interessanti da estrarre da questa autentica lode al talento di casa nostra, mi pare però doveroso citare ciò che hanno detto il suo Coach, Nowitzki (di nuovo) e soprattutto LeBron James di lui:
"Il cielo è il suo limite" dice Dirk Nowitzki
"E' un piccolo Dirk. Diventerà un giocatore davvero molto, molto impressionante" afferma LeBron James.
"Non è un pivello. Lui E' italiano. E gli italiano non si tirano indietro" ha invece detto Micthell nel suo puro slang americano, che tradotto vuol dire: Andrea ha i Cojones.
Altri articoli degni di nota sono quelli del TheStar e del Toronto Sun
Inoltre, possiamo anche fornirvi una bellissima galleria di foto grazie a Giulio che si trova egli States ed ha avuto la fortuna di assistere all'incontro di Houston.
Tutto sta quindi andando meglio di quanto ci potessimo aspettare, il ragazzo sembra davvero perfettamente avviato a diventare un giocatore di livello 5 stelle extralusso nella NBA.
E noi tiferemo sempre per lui. Forza Andrea!
Come al solito, ringrazio tutti i ragazzi del forum e del http://bargnanifanclub.playitusa.com.