Emeka Okafor allenta una stoppata…
Positivo il bilancio delle ultime due settimane (compresa la pausa per l'ASG) di regular season per la franchigia della Carolina. Che si oppone al nebbioso 0-4 delle gare precedenti… Il record delle ultime 4 partite, per i Bobcats, visti anche i nomi gli avversari, è di tutto rispetto.
I risultati
Charlotte vs Chicago 100-85 W
Charlotte vs New Orleans 104-100 W
Charlotte @ Minnesota 100-95 W
Charlotte vs Philadelphia 102-87 W
Record: 22-33
Posizione in classifica: quarto posto nella Southest Division
Caratura degli avversari"
Una delle cose positive in questa stagione di Charlotte, è stata proprio la capacità di giocare bene (e vincere) contro squadre con un record superiore al 50%. I nomi? La già citata Chigaco, i Lakers per ben due volte, i Pistons (2), i Jazz, i Pacers i Twolves, Denver e gli Spurs in trasferta.
Certo, se poi si perdono le partite in casa contro avversarie di portata minore, non è che la situazione in classifica cambi, ma vincere contro le grandi fa sempre bene, aiuta il morale dei giocatori e soprattutto dei propri tifosi.
Ognuna di queste partite ha avuto un protagonista diverso.
Contro Chicago è stato l'esplosivo Gerald Wallace a fare la voce grossa. Per lui 37 punti, 7 rimbalzi con un ottimo 12/20 dal campo. Da quando è arrivato dai Kings, Gerald, non è nuovo a imprese del genere (vedi i 42 punti contro NY, la gara da 40+14 contro Washington), ma in queste ultime due stagioni, ha trovato anche quella costanza e quella continuità di rendimento, che hanno fatto zittire chi lo voleva solo come un fenomeno da baraccone per lo Slam Dunk Contest.
Al momento Wallace viaggia a 16.9 punti (massimo in carriera), 6.5 rimbalzi 1.9 rubate e il 48% dal campo.
Nella gara contro gli Hornets, invece è salito alla ribalta Raymond Felton.
Forse stuzzicato dalla sfida contro il suo avversario diretto Chris Paul, il piccoletto da North Carolina ha sfoderato una prestazione da 21 punti e 11 assist. Cifre che non si discostano molto dai numeri che Felton sta tenendo nell'ultima parte di stagione.
Dopo un primo anno appena sufficiente, l'ex Tar Heel, in questo campionato (complici anche gli infortuni a Kngiht) ha preso definitivamente in mano le redini della squadra, mostrandosi all'altezza del compito (è 9° nella classifica degli assist con 7.5), e non sfigurando davanti al paragone con lo stesso Paul o Deron Willimas, e giocando un basket migliore rispetto ai vari Nelson, Telfair, Ridnour, Jack e compagnia.
Contro Garnett è toccato a Mr. Morrison guidare i suoi alla 20° W della stagione. Per lui 26 punti e 4 rimbalzi, conditi da un'eccellente 10/19 al tiro
.
Stagione a dir poco altalenate per il “compagno” Morrison. Da vincitore già proclamato del Rookie Of the Year, a grande delusione nel giro di pochi mesi" Si sa che i giornalisti ci impiegano un secondo a portarti dalla gloria a etichettarti come bidone.
Lui in verità non è che abbia fatto qualcosa per evitarlo" partite buone, alcune ottime, alternate a partite brutte, alcune orribili! Ma da quando coach Bickerstaff lo ha “retrocesso” a 6° uomo, il suo gioco, avendo meno pressione addosso, e le sue prestazioni, sono migliorati.
Se poi i tre sopraelencati decidono di unire le forze e di "giocare" tutti assieme, ecco che arriva anche la vittoria contro Philadelphia. Partita dominata per 102-87. Per Morrison, Wallace e Carroll 19 punti, Per Felton invece 9 punti 6 rimbazli e i soliti 7 assist. Ancora in borghese Sean May, che ormai fermo da gennaio per un problema al ginocchio e in attesa di conoscere gli effettivi tempi di recupero.
Da Adam a Raymond, passando per Matt e Gerald, tutte grandi prestazioni, è vero, ma che forse non sarebbero servite a nulla, se in squadra non ci fosse stato lui.. il vero ago della bilancia per Charlotte, il nuovo totem nigeriano"Okafor. Per lui nelle ultime 6 sfide 16.2 punti 15.5 rimbalzi 2.3 stoppate e 62.3% al tiro!!A dir poco dominante.
Per Emeka, questa sarà la terza stagione chiusa in doppia-doppia. Dopo i problemi dell'anno scorso, in cui aveva disputato solo 26 partite con cifre peggiori rispetto all'annata da rookie, è tornato al 100% e si è caricato sulle spalle l'intera squadra, facendosi trovare pronto in attacco e sbattendosi in difesa come un ossesso, difendendo alla morte e incurante del fatto che rende parecchi centimetri alla maggior parte dei pari ruolo. Diciamo la verità , non c'è Camby o Artest che tengano, quest'anno è lui il miglior difensore della stagione.
Naturalmente anche per quest'anno ad Aprile si chiude la baracca, ma di certo l'obiettivo della dirigenza non erano i playoffs, ma continuare nel processo di sviluppo dei propri giovani. Se poi gli dei del basket faranno in modo che i Bobcats peschino al draft uno fra Oden-Durant-Noah o Wright, allora le cose il prossimo anno potranno essere molto diverse"