Effettivamente, la redazione non ha brillato di originalità nella scelta dell'MVP stagionale…
Come ogni anno, All Star Weekend significa campionato NBA giunto a metà cammino (abbondante); è giunto il momento dei Mid-Season Awards della redazione NBA di Play.it USA, giusto per mettere un po' d'ordine in questa caotico campionato in cui si gioca ogni sera - e in cui basta perdere una settimana di partite per rimanere indietro dell'equivalente di un mese di un campionato FIBA…
I nostri awards personali sono visibili a questo indirizzo. Ovviamente, questo è un giochino alla portata di tutti: vi invito a giocare con noi utilizzando i commenti in fondo a questo articolo.
Tutto chiaro? Si parte.
Miglior difensore
Categoria non semplice nella NBA di questi tempi: al momento non c'è lo stoppatore dominante, o il ladro di palloni professionista, o il Rodman della situazione. Insomma, i buoni difensori ci sono, ma sono pochi, e non tutti di grande personalità . Succede così che a Ron Artest e Marcus Camby bastino il 19% dei voti per portarsi a casa il trofeo, tallonati dal vecchietto terribile Mutombo col 14%. Menzione onorevole per Battier e Okafor.
Giocatore più migliorato
Qui c'era grande attesa per la sfida all'ultimo voto fra Kevin Martin, ventellista pelle-ed-ossa dei Kings, e il piccolo grande uomo Monta Ellis dei Warriors, al quale ad inizio stagione non è parso vero di sentirsi dire dal proprio coach "vai e tira" – di sicuro l'ha preso in parola. Per un pugno di voti (29% contro 24%) la spunta il primo, probabilmente più completo come giocatore, anche se dotato di una meccanica di tiro orribile. Menzione onorevole per Mehmet Okur, che non è che l'anno scorso non giocasse bene, ma quest'anno, in buona sostanza, è diventato un All Star!
Sesto uomo
Dopo anni di oblio, il ruolo di sesto uomo è tornato di moda: un quartetto di giocatori ha infatti monopolizzato quasi tutti i voti disponibili, e con merito. Col 33% dei voti fa suo il premio Ben Gordon, il più classico dei sesti uomini - cioè quello che gioca benissimo se parte dalla panchina, e malissimo se parte da titolare! Al secondo posto Leandrinho Barbosa (24%), che non è che gioca male da titolare, ma con lui al posto di comando la squadra generalmente perde. Sia chiaro, non per suoi demeriti, ma per l'assenza del play titolare… Menzioni onorevoli per David Lee e Jerry Stackhouse, 2 giocatori che invece probabilmente meriterebbero, eccome, il quintetto.
Miglior allenatore
Quando ci sono 2 squadre con strisce di vittorie oltre la doppia cifra, non è che ci sia poi tanto da pensare. Infatti coach D'Antoni, col suo basket champagne, è ancora un uomo solo al comando (38%), seguito a distanza da Avery Johnson (24%) e Jerry Sloan (19%). Di coach Sam Mitchell, che sta facendo "i bambini coi baffi" in quel di Toronto, si è ricordato solo il buon Christian, in una delle sue poche scelte non celtiche: qualcosa dovrà pur voler dire!
Miglior rookie
Corsa a 2, poche storie: Roy contro Bargnani, sfida all'ultimo voto. A sorpresa, la redazione si dimostra equilibrata e poco campanilista a la guardia di Portland prevale sul Mago 48% a 38%. Ma il campionato è ancora lungo, Andrea è in crescita e così pure la sua squadra, in zona playoffs. I Blazers invece sono sempre nei bassifondi della classifica, e quando sarà ora di dare il premio vero questo di sicuro qualcosa conterà …
Primo quintetto rookie
7 giocatori per 5 posti: la classe di matricole 2006-2007 è spaccata abbastanza nettamente fra chi "ce l'ha fatta" e gioca un buon numero di minuti, e chi "non ce l'ha fatta" e fatica a trovare spazio. In ordine di preferenze, il quintetto è costituito da Roy, Bargnani, Garbajosa, Millsap e Morrison, mentre Marcus Williams e Rudy Gay rimangono fuori per un nonnulla.
MVP
L'anno scorso, a questo punto della stagione, fu un testa a testa Kobe - Lebron. Quest'anno? 1 misero voto per Kobe, zero per The Choosen One! Ma quanto è grande questo campionato, se 2 super star del genere non vengono neanche considerate per il premio di miglior giocatore?
Col 38% di voti la scelta della redazione ricade sul 2 volte MVP Steve Nash: il ragionamento è molto semplice, sta giocando meglio delle ultime 2 stagioni, quindi perchè non dovrebbe rivincerlo? A poca distanza, l'amico di mille battaglie Dirk Nowitzki (29%) che lascerebbe volentieri al suo ex compagno il terzo alloro pur di arrivare al primo anello. Terzo incomodo: Agent Zero, col 14% dei voti. Ma non diteglielo, che si monta la testa!
Primo quintetto NBA
Qui c'è solo l'imbarazzo della scelta: dal mega referendum redazionale esce fuori un quintetto con Nash e Arenas in guardia, TMac o Duncan - stesso numero di voti – e Dirk alle ali, Yao in centro. In pratica: 1 canadese, 1 tedesco, 1 cinese e 2 americani come contorno: e poi ci chiediamo come mai il Team Usa non vince più niente!
Capolinea gente, ora tocca a voi!