Ancora una volta Kendrick Perkins domina il pitturato e risulta il migliore della partita
C'erano voci di possibili sospensioni per Rondo o Hinrich, ma l'NBA non ha preso nessun provvedimento. Finalmente siamo arrivati a gara-7 di questa incredibile serie che è già entrata negli annali NBA.
Primo quarto
Ottima partenza per Chicago con Rose e Gordon i quali portano subito la propria squadra in vantaggio 9 a 2.
Le difese sono molto attive e pronte, ma lo sono ancora di più gli attacchi, in generale in quest'inizio di partita non c'è paura di gara-7 e tutto quello che comporta a parte un paio di conclusioni col braccino corto di Davis, difatti è il primo che raggiunge i 2 falli ed è costretto ad uscire.
Dopo il vantaggio iniziale dei Bulls, i Celtics rispondono con Perkins e Ray Allen e si portano ad un punto dagli ospiti dopo 4 minuti di gioco.
Con qualche libero di Gordon e Miller i Bulls vanno al massimo vantaggio di +8, ma poi si bloccano per 4 minuti permettendo ai Celtics di impattare l'incontro e quando ritrovano la via del canestro riallungano a 7 punti di vantaggio con i liberi di Salmons a 50 secondi dalla fine del quarto.
Vedo i Celtics attualmente in difficoltà in difesa, per questo i Bulls sono attualmente in vantaggio, loro riescono ad andare a canestro senza troppi problemi. Nell'ultimo minuto di gara Scalabrine col suo secondo tiro da tre punti riporta lo svantaggio a 4 punti 27 a 23 e così finisce perché nel finale ci sono troppi errori da parte dei giocatori in campo per poter smuovere il punteggio.
Oltre ad una difesa poco incisiva in quest'inizio di gara, per i Celtics ci sono anche problemi in attacco con percentuali deficitarie (34% contro 42%).
Secondo quarto
Un Gordon ispiratissimo segna 5 punti e porta i suoi ad un allungo che raggiunge i 9 punti di vantaggio, ma è il massimo per i Bulls, infatti per tutto il quarto Chicago segnerà solo altri 7 punti contro i 29 degli avversari. Già a metà quarto il vantaggio degli ospiti è stato completamente recuperato e subito dopo i padroni di casa passano in vantaggio.
Il merito è sicuramente della difesa Celtics che è diventata più incisiva ed in attacco si fa vedere un Eddie House con 2 tiri da tre punti quando per tutta la serie non si è mai distinto.
Dopo essere passati in vantaggio i Celtics per il resto del quarto non si guarderanno più indietro aumentando progressivamente il vantaggio, con i Bulls completamente allo sbando ed i padroni di casa a dominare il campo.
Il parziale a favore di Boston è di 22 a 2 negli ultimi 8 minuti del quarto, la differenza l'ha fatta la panchina con ben 18 punti contro i 5 delle riserve di Chicago.
A metà gara le percentuali dal campo sono completamente capovolte, con Chicago che mette dentro solo il 33% delle conclusioni contro il 41% di Boston.
Da segnalare anche gli 8 rimbalzi offensivi dei Celtics contro i soli 2 dei Bulls e le troppe palle perse dei Tori (10 contro 4).
Terzo quarto
Chicago doveva partire bene per recuperare lo strappo dei Celtics e ci riesce con convinzione, ma i biancoverdi rispondono colpo su colpo e mantengono il vantaggio attorno ai 10 punti di media.
Per due volte Rondo è caduto pesantemente sul parquet, questo può essere rischioso per la sua salute anche se i Bulls non sono di certo esentati dalla responsabilità con una difesa spesso ai limiti del flagrant, pure Wade ha questo vizio, il rischio è che alla lunga ci potranno essere delle conseguenze per il fisico di entrambi i giocatori.
Alla fine del quarto una sovrimpressione ci ricorda che Rondo in gara-6 ed in questa prima parte di gara-7 ha smazzato 30 assist con 0 palle perse, una progressione impressionante per il play biancoverde.
L'andamento della partita nel quarto non dà nessun segnale, le squadre si mantengono attorno ai 10 punti di distanza a favore di Boston, poi nel finale un tiro da tre punti di Gordon riporta il disavanzo di Chicago ad un più abbordabile 7 punti ed il quarto si conclude 78 a 71. Le percentuali dal campo migliorano per entrambe le formazioni (40% Bulls contro 46% Celtics).
Ultimo quarto
Parte molto bene Hinrich e da solo tiene in piedi l'attacco dei Tori, i Celtics rispondono ma il disavanzo degli ospiti continua a scendere raggiungendo dopo 2 minuti solo 3 punti.
Dopo un tiro da tre punti di House le due squadre per un paio di minuti riescono a smuovere il punteggio solo grazie a tiri dalla linea della carità .
A metà quarto gli arbitri decidono di ridare un punto ai Bulls per un tiro da tre punti di Gordon nel primo quarto conteggiato per soli due punti, il punteggio continua ad oscillare tra i 3 ed i 9 punti a favore dei padroni di casa, ma la tensione serpeggia ed un fallo durissimo di Miller a 3 minuti dalla fine provoca la reazione di Perkins che reagisce con stizza e si prende un tecnico.
Nella seconda parte del quarto i Bulls non riescono a segnare per 3 minuti e se escludiamo 6 liberi di Gordon, per ben quasi 5 minuti i Bulls non trovano la via del canestro dal campo, così sono costretti ad andare da Hinrich, l'unico tra gli ospiti che conserva un po' di lucidità , ma ormai per gli ospiti non c'è più nulla da fare, la distanza è troppo elevata e le energie sono finite, i Celtics sono stati più lucidi ed è evidente che la loro voglia di vincere è stata nel finale di gara, e nel complesso dal secondo quarto, più forte ed incisiva.
I migliori: nonostante i 33 punti di Gordon, a tratti immarcabile, per me il migliore dei Tori è stato Hinrich, è stato l'ultimo ad abdicare ed è stato l'unico degli ospiti ad avere la lucidità per fare qualcosa di buono in modo continuativo nel finale di gara.
Per i Celtics palma d'onore per House (4 su 4 da tre punti) e Ray Allen, ma il migliore è stato sicuramente Perkins, dominatore delle plance e produttivo in attacco (14+13) ma soprattutto immarcabile per tutta la gara. Note di merito per Noah da una parte e Davis dall'altra.
I peggiori: partiamo dai vincitori, negativi sono stati Pierce e Rondo, si possono aggrappare rispettivamente ai rimbalzi (9) ed agli assist (11), ma il loro rendimento è stato a dir poco irritante in attacco e nel complesso poco efficace in difesa. Per gli ospiti Salmons ha giocato in modo decisamente inferiore rispetto alle sue ultime uscite, ma chi è stato quasi dannoso alla propria squadra è stato Tyrus Thomas.
Commento finale: alla luce di quanto abbiamo visto, una considerazione che si può fare a fine gara è che l'allungo dei Bulls del primo quarto è stato il classico "canto del cigno", ovvero hanno dato tutto quello che avevano e non sono più riusciti a confermarsi per il resto della gara.
I Celtics invece hanno dato sfoggio della loro maggiore esperienza e solidità e hanno azzannato la giugulare quando hanno visto un calo dei Bulls, ma il finale non è stato per nulla tranquillo per Boston, anche se il merito per aver dato ancora qualche emozione va attribuita al solo Hinrich, e da solo non poteva fare molto di più.
Compimenti ad entrambe le squadre per averci offerto uno spettacolo esaltante, con la più lunga serie play-off della storia della NBA.
Rassegna stampa
"E' stata una lunga, snervante serie, penso che sia stata una delle più difficili serie dal punto di vista mentale che sia mai stata" ha detto Pierce, mentre per Del Negro "abbiamo avuto molti giovani giocatori che sono entrati (nei play-off) per la prima volta, penso che questo ci aiuterà nel futuro".
Per Doc Rivers invece la serie "non la vedo come grande, ma la vedo come difficile, per un allenatore l'importante è soltanto vincere la serie".