Armstrong guida i nuovi Pacers

Il veterano Darrell Armstrong non sembra avere 38 anni

38 anni, ma Darrell Armstrong sembra veramente non sentirli. Che giochi 5 o 34 minuti poco cambia perché l'energia dai suoi pori sprizza sempre con la stessa intensità , come se avesse 10-15 anni in meno.

Qualche settimana fa Armstrong aveva rivelato che prima della partita era usuale bere tanto caffè con molto zucchero, per cercare di essere sempre pimpante. Ma non può essere solo questo il segreto di questo piccolo grande uomo, il primo tifoso quando dalla panchina incita i compagni e pieno di carica con la sua chewing gum da ruminare continuamente.

La prima assenza stagionale di Jamaal Tinsley è arrivata nella vittoria contro i Chicago Bulls 98-91, che però si sono dovuti trovare di fronte Armstrong. Quasi una tripla doppia per lui (sarebbe stata la prima in carriera) con 16 punti, 10 assists e 8 rimbalzi partendo in quintetto base. "E' sorprendente vedere quello che riesce a fare alla sua età  - lo elogia coach Rick Carlisle – ha un cuore grande quanto la Conseco Fieldhouse".

"E' grandioso avere un giocatore come Darrell in squadra - esulta il suo compagno Marquis Daniels che dopo la trade ha assunto un valore importante per questa squadra - lo paragono ad una lepre quanto a energia e inoltre ora sappiamo che anche quando manca un giocatore come Jamaal (Tinsley ndr) possiamo fare forte affidamento su di lui".

Le ultime due partite sono state veramente eccellenti per il folletto arrivato questa estate da Dallas. In 78 minuti ha totalizzato 25 punti, 14 assists, 12 rimbalzi e 5 rubate, ma la statistica importante dice che quando Armstrong è stato in campo i Pacers hanno segnato 26 punti in più degli avversari, mentre quando si è accomodato in panchina la squadra ha avuto un deficit di 17 punti. Non fatichiamo a crederci. Quando Armstrong è in campo non solo la squadra ne beneficia vedendolo prendersi uno sfondamento, pressare come un giovincello e sprizzare energia, ma anche il pubblico sembra che con la sua presenza attivi una scintilla per incitare i ragazzi.

La partita vinta contro Miami dopo un OT 96-94, ad un certo punto sembrava veramente complicata. Le lunghezze da recuperare nel terzo quarto erano salite a 20 e la squadra sembrava non avesse la carica per accennare la rimonta. Chi ha dato una scossa è stato proprio l'ex Dallas che ha spinto i suoi ad un parziale di 31-9 fondamentale per la vittoria. Inoltre nei 3 minuti finali realizza 2 canestri importantissimi, uno alla fine del cronometro e un altro sopra testa di Alonzo Mourning.

"Fino a quando continuerò ad usare la mia energia e fino a quando il mio fisico si sentirà  in condizione, significa che posso ancora giocare in questa lega". Il commento di Armstrong.

I nuovi arrivi dalla megatrade si sono subito integrati. Troy Murphy non ha avuto problemi e fin subito dalla prima partita (la sconfitta contro i Knicks 106-108) ha confermato le aspettative di Larry Bird con una doppia doppia da 10 punti e 11 rimbalzi.

Murphy ha dato veramente una nuova dimensione offensiva a questa squadra con il suo tiro. Gli avversari non possono permettersi di lasciarlo libero nell'arco dei tre punti perché è sicuro che ti punisce, inoltre diventa una pedina fondamentale nei pick and roll. Questo è il sistema di gioco di Murphy, non quello di Golden State. "Non mi sono mai trovato a mio agio nel sistema di Don Nelson - conferma Murphy - ho sempre guardato come giocavano i Pacers ed ero convinto che quella era la strada giusta per me, ora posso fare bene".

La dote di tiratore del prodotto di Notre Dame vengono paragonate da Armstrong a quelle di Dirk Nowitzky. "Non molti giocatori nella lega possono andare a rimbalzo e tirare come lui - è invece il commento di Dunleavy – in questa cosa è unico".

Soffermiamoci sui rimbalzi, ricordate gli inizi quando con Al Harrington schierato da centro atipico, si andava sotto contro tutti a rimbalzo? Scordiamocelo, la situazione è cambiata radicalmente. O'Neal, Murphy e Foster insieme garantiscono una sicurezza invidiabile sotto i tabelloni che pochi si possono permettere. Quest'ultimo è il miglior rimbalzista dei Pacers e il secondo nella lega in rapporto ai minuti giocati.

L'inserimento di Mike Dunleavy non è stato problematico. O meglio, il comprensibile primo tempo da Pacer contro New York nel quale ha tirato 0-4 non fa testo perché nel secondo tempo ha preso letteralmente la situazione in mano segnando 14 punti con un 6-11 dal campo. La purezza dei suoi fondamentali e il suo essere giocatore di squadra, sono subito stati apprezzati dai tifosi. "Questa è una grande organizzazione e ci sono tanti buoni giocatori - elogia Dunleavy – è eccitante essere qui".

Nel frattempo Danny Granger continua a sfornare buone prestazioni da quando ha maggiore spazio. A cavallo delle partite contemporanee alla trade, Granger aveva sbagliato 2 tiri allo scadere della partita, una che poteva regalare la vittoria e l'altra il supplementare. Per lui non è un problema.

Donnie Walsh e Larry Bird sono convinti che nel giro di qualche anno Granger possa diventare una superstar e per questo hanno deciso da subito di fargli spazio, cedendo Harrington ma soprattutto Jackson, il quale secondo molti poteva dargli un'influenza negativa nella crescita.
Piccola curiosità : i tifosi negli USA stanno cercando disperatamente un nickname per identificarlo.

Marquis Daniels dopo finalmente quasi 3 mesi ha trovato una collocazione in questi Pacers. Partendo dalla panchina, gioca molto da point guard, ma anche da guardia e quando Carlisle vuole giocare con Tinsley e l'energia di Armstrong gioca tranquillamente in ala. Dal giorno della trade, Daniels va costantemente in doppia cifra nei punti.

In contemporanea Jermaine O'Neal continua la sua collezione di doppie doppie, in questa stagione è già  a quota 24, mentre si è conclusa a quota 40 la striscia di partite consecutive giocate da Jamaal Tinsley che ad inizio anno si era promesso di giocare tutte le 82 gare. Fortunatamente ha saltato solamente una partita ed è subito tornato a disposizione del coach.

Nonostante il 12° diverso quintetto base fatto scendere in campo da Rick Carlisle contro i Bulls, Indiana sembra ora finalmente aver trovato il suo vero starting lineup con Dunleavy da shooting guard e Murphy che affianca O'Neal sotto i tabelloni.

Situazione giovani. Il nuovo acquisto Ike Diogu inizia gradualmente a racimolare spazio e il suo rendimento è cresciuto in maniera progressiva nelle 3 partite. E' difficile trovare spazio sotto con quei tre, ma Diogu ha fatto già  vedere dei buoni numeri. Shawne Williams si trova nella stessa situazione mentre Orien Greene rispetto a prima sta trovando più minuti, trovando la fiducia del coach.

Forti le dichiarazioni di Charles Barkley sulla trade. "Un grande scambio per Indiana - sottolinea Barkley - credo proprio che finiranno davanti a Cleveland alla fine della stagione".

Gli scongiuri sono fatti.

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