Ariza, un giocatore ritrovato

I mezzi atletici di Trevor Ariza sono di assoluta eccellenza!

Alla terza stagione nei Pro, Trevor Ariza ha finalmente fatto vedere che è un ottimo giocatore e può aiutare gli Orlando Magic. Ha avuto però un po' di difficoltà  prima di dimostrare il suo talento.

Nel Draft 2004 il nostro viene scelto al secondo giro, con la chiamata numero 43, dai New York Knicks. Una scelta piuttosto alta che lascia capire come non ci fossero grandi aspettative per l'ex UCLA.

Nella sua prima stagione, quella da rookie, nella "Grande Mela", Trevor si mette in mostra. Le sue cifre parlano di 5.9 punti, 3 rimbalzi, 1 assist e quasi una rubata a partita (0.9) in 17 minuti. Il ragazzo stupisce per la sua maturità  in campo e si parla di come la futura stagione sarebbe potuto diventare un giocatore fisso nel quintetto dei Knicks.

Purtroppo però le cose non andarono molto bene. Nonostante abbia migliorato le sue statistiche in rimbalzi (3.8), assist (1.3) e rubate (1.2), Trevor ha segnato meno punti (4.6); il tutto in 19 minuti di impiego. Tutto sommato va bene, ma le aspettative erano altre e così i giornali di New York lo descrivono come un "flop".

I Magic in quel periodo non andavano molto bene. Stabilmente sotto il 50% di vittorie anche a metà  Febbraio, il general Manager Otis Smith decide che è ora di cambiare qualcosa: Steve Francis va ai Knicks. In cambio i Magic ricevono Ariza e Penny Hardaway (mai utilizzato ma utile perché alla fine dell'anno era free agent così i Magic potevano rilasciarlo ed avere spazio nel salary cap).

Ariza disputa la sua prima stagione in Florida senza mettersi troppo in luce: 4.7 punti, 3.9 rimbalzi, 0.7 assist e 0.7 rubate in meno di 14 minuti. Trevor inizia la stagione in corso così come aveva disputato l'ultima: pochi minuti giocati senza incidere molto. Ad inizio dicembre, però, Turkoglu si infortuna alla caviglia scontrandosi contro Tayshaun Prince. Coach Brian Hill fa affidamento, per la prima volta, su Ariza, il quale non lo delude.

Nel mese di Dicembre il numero 1 dei Magic colleziona 10.5 punti a partita, 4.7 rimbalzi, 1.7 assist ed 1.1 rubate in 25 minuti di gioco. Per l'assenza di Turkoglu disputa sei partite partendo da titolare e con il ritorno del turco ora parte dalla panchina, però ha acquistato totale fiducia da parte dell'allenatore, che ora lo utilizza come sesto uomo.

Ad Orlando si è felici perché finalmente si è trovato un giocatore che partendo dalla panchina può aiutare i Magic ed in più può sostituire eventuali infortuni di Turkoglu ed Hill, giocatori molto assenti a causa di infortuni nell'ultimo mese di NBA.

L'entusiasmo in casa Magic si spegne però nella serata di Mercoledi' 10 Gennaio. I Magic sono ospiti dei Golden State Warriors. Ariza parte in quintetto ma gioca solo 14 minuti: distorsione del tendine destro del ginocchio, diagnosi sei-otto settimane di riposo. Al top della sua stagione (e carriera), Ariza è costretto a fermarsi. Tornerà  a fine Febbraio se tutto va bene ed è sarà  pronto "a riprendere da dove mi ero fermato" .

Veniamo ai Magic. Orlando aveva chiuso l'anno con la vittoria sui Miami Heat privi sia di O'neal sia di Wade, chiudendo a quattro la serie di sconfitte consecutive. Con l'inizio dell'anno nuovo, i Magic hanno sconfitto prima i Clippers (91-86), poi Charlotte (106-74) e Boston (87-79). Due giorni di riposo e partenza per il tour ad Ovest con quattro partite in programma.

Si comincia bene con la vittoria sui Warriors (91-76), quinta W in fila, poi inizia il declino: sconfitta prima con i Lakers (109-106) e poi con i Suns (107-101). Ieri sera partita con New Orleans: i Magic sono sotto tutta la partita ma riescono a rimontare con un gran quarto quarto. Partita che va all'overtime e gli Hornets vincono 84-78. I Magic chiudono la trasferta ad Ovest 1-3 e con tre sconfitte in fila, maturate da quando Ariza non ha potuto più giocare.

Nelle partite contro i Lakers e Phoenix erano emersi i problemi dei Magic nell'aver perso il "killer instinct", che invece li aveva caratterizzati nell'inizio di stagione (ricordiamo le vittorie su Seattle, Portland e Sacramento al buzzer-beater solo per citarne alcune). Contro i Lakers i Magic non hanno più segnato con continuità  negli ultimi tre minuti di gioco e contro Phoenix, dopo aver rimontato 18 punti di svantaggio, è successa la stessa cosa.

"Non c'è due senza tre" dice un proverbio. Ieri sera ennesima dimostrazione: overtime a New Orleans (con i Magic che hanno sbagliato, prima con Howard e poi con Milicic, due tiri liberi nei secondi finali del quarto periodo) sul 75-75. Gli Hornets segnano sette punti in quattro minuti (il supplementare dura 5 minuti) ed i Magic" zero!

Con un parziale di 7-0 è difficile recuperare, soprattutto quando i primi punti (un tiro da tre, l'unico canestro a segno nell'OT) li segni a 7 secondi dalla fine. I Magic non hanno segnato per quattro minuti e 43 secondi .

Ora i Magic hanno un record di 22-17 (.564) e sono secondi nella SouthEast Division dietro ai Washington Wizards (21-16). Il prossimo Venerdì c'è lo scontro con i Wizards in casa per il titolo della Division, partita molto importante per i Magic. A seguire trasferta a New Jersey e Cleveland, poi due gare in casa con Dallas ed Atlanta.

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