Ryan Miller, il portiere di Buffalo partirà titolare tra i pali della Estern
Eccoci arrivati al terzo appuntamento che ci porterà all'American Airline Center di Dallas per l'All Star Game 2007 del 24 gennaio. La scora volta ci siamo occupati del trio d'attacco della Eastern Conference, Crosby-Ovechkin-Briere, ora è il momento di conoscere meglio la blu-line, formata da Sheldon Souray e da Brian Campbell, e il goalie partente Ryan Miller.
Due terzi della difesa sono i pilastri difensivi dei Buffalo Sabres e, considerando l'ala Briere e il coach Ruff, non serve andare a leggere la classifica della Eastern Conference per immaginare in che posizione si trova la squadra dello stato di New York: è prima con 66 punti e un record di 31-11-4 .
Sheldon Souray, Montreal Canadiens, 534.647 voti
Per il difensore di Montreal si tratta della seconda apparizione in un All Star. La prima volta fu nel 2004 e, nonostante fosse una riserva, si propose all'attenzione del grande pubblico vincendo, a pari merito con Adrian Aucoin, lo skill contest del tiro più forte, scagliando il disco ad una velocità di 102,2 mph.
Nonostante la competizione del ballotaggio fosse molto agguerrita, con nomi sulla lista molto più famosi e pubblicizzati come Chara, Redden e McCabe, Sheldon Souray è riuscito ad avere la meglio e a portarsi a casa il secondo posto utile con 534.647 preferenze. Merito, forse, della sua grande capacità di gioco in situazione di superiorità numerica.
Con Souray sul ghiaccio il power-play team sembra abbia due uomini in più e il suo devastante slap-shot lo immortala come uno dei giocatori più prolifici in queste situazioni. Il 6 gennaio scorso, contro i NY Rangers, ha eguagliato il record di franchigia di power-play goal per un difensore, raggiungendo Guy Lapointe (1974-75), Mathieu Schneider (1993-94) e Patrice Brisebois (2000-01).
Il 2005/06 è stata la stagione dei record personali facendo registrare 39 punti (12 goal e 27 assist) di cui ben 21 in power-play. Considerando che in questa prima metà di stagione il suo bottino è gia di 15 goal e 23 assist, il miglioramento, salvo imprevisti di causa maggiore, sembra assicurato.
Curiosità : Se passate dalle parti di Montreal, ricordatevi di fare un salto nel ristorante aperto da Souray insieme all'amico Martin Brodeur. Chissà , magari si mangia anche bene.
Brian Campbell, Buffalo Sabres, 602.982 voti
I 602.292 voti ottenuti collocano “Soupy” (questo è il suo soprannome) al numero uno tra i difensori della Eastern Conference a al numero 3 tra tutti i giocatori dell'All Star Game che si appresta a giocare per la prima volta.
Difensore rivelazione dello scorso anno, Brian Campbell ha portato Buffalo nei piani alti della NHL, guidando tutte le statistiche offensive dei difensori del suo team con 12 goal, 32 assist e 44 punti.
Se poi ci aggiungiamo il record di 5 goal vincenti, capiamo perchè lo scorso anno i Sabres hanno sorpreso tutti.
E pensare che ci sono voluti un bel po' di anni di “gavetta” a Brian per avere il posto fisso tra i grandi della NHL. Tra il 1999 (anno del draft) al 2002 ha diviso equamente il suo tempo salendo e scendendo tra la NHL e le serie minori. Nonostante questo è stato selezionato per l'AHL Canadian All-Star Team nel 2000-01, tanto per ribadire che le petenzialità per sfondare in NHL c'erano tutte.
Dopo un'eccezzionale annata, Soupy si stà ripetendo con un parziale in questa stagione di 5 goal e 22 assist. Soddisfazione non da poco essere stato preferito a difensori del calibro di Chara, Redden e McCabe.
Ryan Miller, Buffalo Sabres, 539.635 voti
Anche Ryan Miller, come 5/6 di questo sestetto, parteciperà per la prima volta alla gara delle Stelle e lo farà come partente grazie ai suoi 539.635 voti. Il più alto numero di preferenze per un portiere quest'anno e il secondo in assoluto da sempre: solo Curtis Josef nel 2000 con 554.789 voti fece meglio.
Il momento magico del goalie di Buffalo è coinciso con l'inizio della stagione, quando con un record di 8-0-1 nelle 9 a cui ha preso parte nel mese di ottobre e con 2.36 di media goal subiti, ha aiutato i Sabres al record di 10 vittorie consecutive dall'inizio dell'anno (eguagliando i Maple Leafs del 1993/94). Record che gli è valso il titolo di miglior giocatore NHL del mese.
Nel 2005/06 Miller ha preso parte alla sua prima stagione intera di NHL (prima solo qualche sporadica apparizione e poi via di nuovo nelle minors) e delle 48 partite giocate ne ha vinte ben 30 e perse 17 di cui 3 agli SO (in una gara ha fatto il backup e non è stata conteggiata).
Nelle leghe minori il nome Ryan Miller lo si ricorda ancora per vari motivi: ha vinto il “Baz” Bastien Award come miglior portiere della AHL nel 2003/04; ha vinto il Hobey Baker Award come miglior giocatore dei college giocando per l'università statale del Michigan, facendo segnare peraltro il record assoluto in carriera di shootout in quel campionato (26 di cui 10 in una sola stagione).
Niente da dire dunque sule capacità del giovane Ryan, ma se devo dire la mia, non capisco perchè un portiere come Brodeur, bandiera della nazionale canadese, non sia stato preferito in questo All Star Game. Che Miller sia stato premiato per la scorsa buona stagione? Può essere…e lo accetto. Ma non far partire tra i pali della squadra dell'Est il signor Martin Brodeur, per me, è un vero peccato. Un giocatore che a 40 anni si ritrova in cima alle statistiche della NHL con 28 vittorie, con 1.99 di media goal subiti e con ben 8 shutout, non si poteva certo lasciare fuori.
Nella tappa di avvicinamento numero 4 alla gara di Dallas del 24 gennaio, introdurremo il sestetto della Western Conference che si opporrà a questa giovane squadra offensivamente devastante ma difensivamente non certo la migliore che la conference poteva offrire. Ma il bello dell'All Star Game è proprio questo: per un giorno all'anno tutti i tifosi sono allenatori e general manager.