Nets sulle tracce dei Raptors

L'occhio nero di RJ

La seconda settimana del 2007 porta ai Nets buone conferme dai campioni e incoraggianti novità  dalle seconde linee, accompagnate dagli immancabili grattacapi di coach Frank per via degli infortuni e dei blackout offensivi della squadra, che lo costringono a rimescolamenti di carte non sempre positivi.

Se da una parte infatti il bilancio settimanale vede 2 vittorie, una fondamentale sui Raptors e una molto convincente sui Bulls, a mettere i bastoni tra le ruote a Kidd e compagni ci pensano i TWolves, che, con una bella rimonta nel quarto quarto, tolgono a New Jersey la leadership dell'Atlantic Division, obbiettivo minimo stagionale.

Numbers

Nets - Raptors 101 - 86
Bulls - Nets 83 - 86
Timberwolves - Nets 109 - 98

Flashback

Alla Continental Airlines Arena martedì sera arrivano i Raptors, primi nell'Atlantic Division, reduci da due buone prove contro Hawks e Wizards, e decisi a rafforzare il loro esiguo vantaggio su New Jersey in chiave playoff.

In casa Nets c'è invece preoccupazione per le vicende famigliari di Jason Kidd. Dopo 10 anni infatti il suo matrimonio con la moglie Joumana sta volgendo al termine, e proprio in questi giorni il divorzio sta entrando in una fase delicata.

Per rassicurare stampa e tifosi interviene lo stesso Kidd, che taglia corto: "Questo è il mio lavoro. Gli affari personali restano tali. Io ho un compito da svolgere, e ogni sera cerco di farlo al meglio.". Non poteva essere più chiaro di così.

La partenza dei Nets è fulminante. Kidd e Jefferson producono recuperi e contropiedi a ripetizione, mentre Carter, tra una tripla e un jumper, vede il suo tabellino recitare 14 punti dopo 6 minuti di gioco. La squadra quando può correre è veramente inarrestabile, ed azzanna con glaciale cinismo le stelle dei Raptors, Ford e Bosh, che non entrano mai in partita.

E' la panchina dei canadesi invece a ravvivare il match, che dopo un parziale di 0 - 15, presi per mano da Calderon, e aiutati dal turnover un po' avventato di coach Frank, si riavvicinano a - 5.
Nemmeno il Bargnani-show tuttavia spacca l'incontro. I suoi 16 punti nel secondo quarto danno a Toronto la leadership momentanea, ricucita in un amen dalle triple di Carter e Kidd.

L'inseguimento punto a punto termina con la fine del secondo quarto, perché è ancora VC ad allungare, raggiungendo quota 28 punti e regalando a New Jersey un minimo margine di sicurezza, che non scenderà  più sotto gli 8 punti.

Quando i Big Three sono in campo la partita sembra non avere storia. La difesa mette in evidenza la brutta serata della lineup canadese, mentre l'attacco è spettacolare in contropiede, con i no-look pass di Kidd che trovano sempre RJ pronto a poderose affondate a due mani, mentre a difesa schierata si cercano spesso situazioni di isolamento per Vincredible, che quando non trova il jumper, scarica per il solido e atletico Moore (12 + 8 in 32 minuti contro Toronto).

Il centro neo titolare dei Nets, alla sua nona stagione tra i pro, sta vivendo una sorta di consacrazione. Sta infatti producendo in media il doppio di punti e rimbalzi rispetto allo scorso anno, quando vestiva la maglia dei Sonics, e dall'infortunio di Krstic ha visto il suo minutaggio notevolmente aumentato. Nelle ultime 10 partite ha superato 6 volte i 30 minuti di utilizzo, andando 2 volte in doppia doppia, ma la sua determinazione e la sua voglia di emergere sono evidenti sin dai primi giorni del training camp.

Altra rivelazione di inizio 2007 è Boki Nachbar, tornato nel New Jersey nel finale della scorsa stagione dopo una breve parentesi agli Hornets. Lo sloveno nel 2007 è sempre in doppia cifra, e nella sfida contro Toronto è stato l'uomo del quarto quarto per coach Frank, nel quale ha realizzato 12 punti, che hanno consentito ai Nets di chiudere con 15 punti di vantaggio sugli avversari.

La prestazione di Kidd ha scatenato i giochi di parole che piacciono tanto ai giornalisti d'oltreoceano. I suoi 10 punti, gli 8 rimbalzi, ma soprattutto i 14 assist - che gli hanno permesso di vincere l'inedita sfida con Calderon, fermatosi a 12 - hanno trascinato la squadra al 15° successo stagionale e hanno lasciato ai reporter un commento univoco e inequivocabile: Kidd wasn't kidding!

E Giasone non scherza affatto, e continua a dimostrarlo anche nella seconda sfida della settimana, questa volta allo United Center di Chicago, contro i Bulls di Hinrich, Deng, Nocioni e Gordon. Proprio quest'ultimo è il pericolo numero uno per New Jersey.

Entrato come ormai consuetudine nella seconda metà  del primo quarto - dopo i fallimenti di inizio stagione, Scott Skiles ha rinunciato a farlo partire in quintetto - con la partita sostanzialmente in equilibrio, piazza 11 punti in meno di 5 minuti, e regala a Chicago il +13, complice anche una partenza davvero blanda dei Nets.

Il copione non cambia nel secondo quarto, quando New Jersey soccombe sotto i colpi di Nocioni e Gordon, e sembra non avere energie fisiche e mentali per reagire.

Sotto di 15 all'intervallo, è di nuovo la sagacia agonistica di Kidd a suonare la carica, e con 4 assist e 7 rimbalzi, risveglia la voglia di vittoria nei suoi, ispirando in particolare Moore e Nachbar, che cominciano a ricucire lo strappo. Chicago non è più efficace dal perimetro, commette molti errori e non sembra avere la capacità  di attaccare il pitturato, quindi incappa in un pesante 0 – 14 all'inizio dell'ultima frazione, con il solito Kidd che prima assiste Jefferson per una roboante reverse, poi firma la tripla del sorpasso, 76 - 74 a 5:41 dal termine.

Da qui in poi la partita è ancora segnata dai jump shot sbagliati da Gordon, Hinrich e Nocioni, con i Nets che allungano fino a +7, e Jason che può permettersi il lusso di sbagliare anche qualche libero nel finale, salvo poi marcare stretto Hinrich e costringerlo a farsi stoppare da Nachbar il buzzer beater per l'OT.

Difesa e attacco, attacco e difesa. Il dominio di Kidd è totale. Lascia a Gordon solo 3 punti nel secondo tempo, dopo i 20 del primo, è il miglior realizzatore dei suoi con 23 punti, ai quali aggiunge 14 rimbalzi e 11 assist.

Eh sì, con questa sono 82 triple doppie. E' una sorpresa? Non per chi lo conosce da tempo: se le dichiarazioni di Jefferson e Lawrence Frank nel dopo partita lasciano intendere che da Kidd c'è da aspettarsi performance di questo livello, Moore considera una benedizione poter giocare al fianco di un giocatore così completo e trainante.

"Ha parlato poco nel secondo tempo", rivela il centro dei Nets, "ha lasciato che le sue giocate parlassero per lui".

E hanno sicuramente fatto dire la propria anche ai compagni, dato che lo stesso Moore è andato in doppia doppia, con 13 punti e 12 rimbalzi, mentre Nachbar, se pur impreciso al tiro, ha trasformato tutti i 6 tiri liberi che si è procurato sempre imbeccato dalle divinazioni del #5.

"E' stato incredibile", commenta l'ex trevigiano "e la cosa migliore è che sai che lo farà  altre 50 volte in questa stagione ".
Kidd chiosa così la sua ennesima partita da protagonista: "Il mio lavoro è quello di fornire la giusta energia alla squadra, e penso di averlo fatto. Cerco solo di dare l'esempio".
E quando l'esempio viene seguito a dovere, New Jersey vola.

Quando invece si perdono 6 palloni, si concedono 37 punti e se ne segnano 21 nell'ultimo quarto, la sconfitta è inevitabile. Soprattutto se di fronte si staglia uno dei fenomeni più dominanti della lega, il "bigliettone" Kevin Garnett. La sua tabella di marcia recita 32 punti e 14 rimbalzi, 12 segnature nell'ultimo quarto, con un coast to coast concluso in comoda schiacciata e alley oop alzato da Hassel concluso con veemente bimane che entusiasmano Minnesota e il Target Center, guidando i suoi ad un break di 10 - 0 che condiziona irrimediabilmente l'incontro.

Peccato perché i Nets, nonostante i problemi di falli di Vince Carter, partono alla grande, con Kidd che sembra recitare lo stesso copione con il quale aveva espugnato Chicago: 10 punti, 4 rimbalzi e 6 assist a poco meno di 5 minuti dalla fine del secondo quarto. Le soluzioni dalla distanza premiano la squadra di coach Frank, che trova punti da lontano anche dai lunghi, e Nachbar, partito benone, con 4/4 dal campo fa al meglio le veci di Vinsanity.

Il vantaggio di 5 punti all'inizio del qarto periodo è destinato ad esaurirsi in fretta, perché Garnett nell'area non è marcabile dal solo Moore, e i raddoppi generano inevitabilmente un collasso della difesa su di lui, che è abilissimo ad aprire verso il lato debole per gli open shot dei compagni.

Quando New Jersey, tra il decimo e il sesto minuto dell'ultimo quarto, perde la via del canestro, l'inerzia passa tutta nelle mani di Minnesota, che non sbaglia più niente, tiri liberi compresi.
Frank gioca la carta della difesa a zona, ma quando Garnett è controllato opportunamente nel pitturato, ci pensa il rookie Randy Foye a battere dal palleggio gli esterni e trovare comodi canestri o facili scarichi per KG stesso. Giunge così la L numero 20.
Nelle precedenti 8 partite i Nets non avevano subito più di 96 punti.

La sconfitta, che brucia molto, anche perché Toronto, dopo lo stop di martedì, ha vinto le due partite successive, viene attribuita da Frank ad un approccio difensivo da cancellare: "Ovviamente abbiamo preso decisioni sbagliate in attacco, ma non puoi permetterti margini di errore se non difendi di squadra".

Offensivamente infatti New Jersey non è riuscita a lanciare i contropiedi che le hanno permesso di vincere contro Toronto e Chicago proprio perché nel finale sono mancati i recuperi e i rimbalzi.

Anche Kidd, con Marcus Williams assente sia nell'Illinois che nel Minnesota per tonsillite, è apparso un po' stanco, e stavolta, partito alla grande, non è riuscito a dare continuità  ai suoi compagni, e nel finale di gara l'isolation per Carter è stato l'unico schema giocato. VC, che in trasferta ha seri problemi a segnare da 3 punti, ha cercato la soluzione ravvicinata con insistenza, totalizzando 24 punti. 24 anche per Kidd, con 8 rimbalzi e 13 assist, che spiega così la sconfitta: "Quando eravamo sopra di 10 dovevamo raggiungere uno scarto di 15 e farli uscire dal match".

Percorso netto per Nachbar, che al 4/4 già  citato aggiunge un 2/2 dai liberi, unico suo segnale di vita nel quarto quarto, proprio quando c'era bisogno dei suoi jumper.

Main Character of the Week

Jason Kidd in settimana ha tenuto queste medie: 19 punti, 12,6 assist e 9,3 rimbalzi.
E' il miglior rimbalzista della squadra, con 8,3 rimbalzi a partita in questa stagione (non male per una guardia di 1,93 che va per i 34) e il secondo miglior passatore dell'NBA.
Tralasciando i suoi problemi extracestistici, già  discussi brevemente, sta giocando al di sopra delle sue medie carriera e sta dando una grossa mano al talentuoso Marcus Williams nell'accrescere le sue doti di pointman.

Delle 44 triple doppie in maglia Nets, 33 hanno contribuito alla vittoria della propria squadra, mentre il bilancio nella stagione corrente è di 6 vittorie su 7 triple doppie.
Kidd detiene anche un particolare record: è l'unico nella storia della lega ad avere totalizzato 15 triple doppie in partite in cui la sua squadra ha segnato meno di 90 punti, l'ultima a Chicago giovedì. A Magic è successo solo 3 volte, a Robertson mai.

Grinta, classe e massima efficienza.

Preview

La prima posizione nell'Atlantic Diviion, verosimilmente l'unico modo che hanno i Nets per raggiungere i playoff, almeno per come si stanno mettendo adesso le cose, è a portata di mano, complice anche la sconfitta proprio maturata negli ultimi secondi di gioco dei Raptors contro Dallas, nel pomeriggio di domenica.

Toronto rimane in testa ma ha una vittoria in più con due partite in meno da giocare.
Un problema nei primi due mesi di partite dei Nets è stato quello di non riuscire completamente a lasciarsi alle spalle le sconfitte, inanellando anzi diverse L consecutive che hanno permesso alle dirette avversarie di guadagnare terreno.

Come ammette anche Carter: "E' successo. Basta non permettere che accada di nuovo".

Next Week

17/1 Bobcats - Nets
19/1 Knicks - Nets
20/1 Nets - Magic

Bonus Tracks

Allo shootaround di rifinitura prima del match di Chicago Jefferson si è presentato con un occhio malconcio, dopo non essersi presentato all'allenamento di mercoledì per "motivi personali".

Coach Frank ha glissato sull'argomento, Jefferson sostiene di aver ricevuto un colpo in un occhio contro i Raptors, ma dopo la partita con Toronto, in un'intervista di Yes, non aveva nessun segno in faccia. Mistero.

Rod Thorn, nonostante il bilancio positivo delle ultime due settimane, crede ancora che sia necessario agire sul mercato per rafforzare la squadra. Chiude tuttavia ogni speranza ai propri tifosi sull'arrivo di Chris Webber, perché l'ex Sixers vuole fortemente una squadra che aspiri a vincere l'anello.

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