Boston: stop striscia negativa

Tony Allen continua il suo momento d'oro producendo prove di tutto rispetto

I Celtics riescono a vincere una partita durante la trasferta ad ovest ed aggiungono un'altra vittoria in quel di Memphis per interrompere il trend negativo. Nel frattempo sono arrivate brutte notizie per Theo Ratliff e per Pierce non si intravede la data del suo rientro in campo.

Risultati

Boston Celtics @ Seattle Sonics 95-101
Boston Celtics @ Portland Trail Blazers 89-81
Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics 107-104
Boston Celtics @ Memphis Grizzlies 128-119

Commento

I Celtics non concludono senza vittorie la trasferta ad ovest riuscendo a vincere una gara contro Portland, ma il bilancio della trasferta rimane decisamente negativo con 1-4; riescono anche a segnare un'altra vittoria prima del termine della settimana, chiudendola in parità  con le due sconfitte patite contro Seattle e Cleveland.

Svolta? No di certo, è però vero che i Celtics si stanno adattando all'assenza di Pierce e stanno trovando una loro dimensione. Ha anche influito la presenza di Wally Szczerbiak in quel di Memphis che garantisce quel minimo di esperienza che ai Celtics serve come il pane, mancanza ancor più forte dopo l'infortunio a Paul.

Non c'è ombra di dubbio che l'assenza di Pierce ha sconvolto molto gli equilibri nel roster dei Celtics. Come noto ne hanno beneficiato e ne stanno ancora beneficiando soprattutto Jefferson e Tony Allen. Su quest'ultimo Ainge ha avuto parole di lodi: "sono molto impressionato da Tony perché sta giocando imparando dai propri errori e continuando a giocare, a difendere ed a lottare".

Anche Gerald Green sfrutta la mancanza di Pierce per farsi notare ed Ainge ne tesse le lodi: "sono molto, molto contento di Gerald. Sta usando il suo atletismo per molte cose che non siano segnare, come contestare più tiri (degli avversari) ed altre cose che ho visto molto positive in Gerald". Intanto però il ritorno di Wally lo ha relegato in panchina, ma è giusto così, visto che Wally ha 8 stagioni (compresa quella attuale) da far sfruttare in campo e pure Green ne può beneficiare imparando molte cose dai suoi insegnamenti e dal suo esempio.

Tra quelli che invece ne hanno risentito c'è Ryan Gomes, il quale ha visto diminuire il suo contributo. In questo caso la motivazione è relativamente facile ed è da ricercarsi negli spazi che la sola presenza di Pierce poteva aprire e che Gomes era bravissimo a sfruttare. Questo fa capire che Gomes non potrà  mai essere una stella, ma dovrà  accontentarsi a rimanere un, seppur bravissimo, comprimario? Non è detto, perché dopo qualche gara di assestamento ha iniziato a produrre prove interessanti, come quando ha segnato 18 punti e preso 10 rimbalzi contro Portland, e nel frattempo ha limitato Randolph a 4 su 11 dal campo.

Anche Sebastian Telfair sta giocando male da quando Pierce è assente, ma forse il suo problema sarebbe esploso indipendentemente dall'assenza di Pierce, purtroppo questo non lo sapremo mai. Comunque dopo aver trascorso 2 stagioni a Portland ed esserne uscito con qualche velata polemica, non era privo di segnificati il suo ritorno a Portland, una città  che non ha mai amato e che questa settimana è stato giocoforza costretto a rivedere. Particolarità  accentuata dalla perdita del posto di titolare a vantaggio di West per colpa della difesa, a detta del coach. Ecco quindi che Bassy ha detto in settimana: "quando entro dalla panchina mi concentro sulla mia difesa e sento che sto migliorando".

Ma la difesa è un problema comune a tutti i Celtics ed il general manager Danny Ainge è abbastanza scoraggiato dell'atteggiamento della squadra in questo fondamentale aspetto del gioco. "Ho visto ognuno dei nostri ragazzi giocare bene in difesa, quindi hanno fatto vedere che sono capaci di diventare una squadra migliore in difesa, ma il basket è anche un gioco di chimica". Chimica che si costruisce con giocatori che si adattano bene tra di loro e che cementano l'intesa dopo anni assieme in campo.

Durante la stagione Ainge continua a girare per l'America e per il mondo allo scopo di visionare giocatori utili per migliorare il roster, ma, in modo quasi sorprendente visto che si giocava nel posto più distante da Boston, si è aggregato alla squadra a Seattle ed è stato con loro fino al ritorno a Boston. Qualche maligno ha fatto delle illazioni su cambiamenti di personale, arrivando fino ad ipotizzare un cambio di coach, ipotesi al momento privo di ogni fondamento, infatti ad Ainge interessava esser vicino alla squadra in un momento così particolare perché proveniva da alcune sconfitte consecutive. Ainge ha già  ribadito nel recente passato che fino a fine stagione sono esclusi cambiamenti nel personale dei Celtics.

Infortuni

Dopo aver consultato molti medici e dopo aver sperato fino all'ultimo di poter tornare entro breve in campo, Theo Ratliff ha alzato bandiera bianca ed è stato costretto ad accettare l'operazione alla schiena che lo terrà  lontano dai campi di gioco per tutta la stagione. È un'operazione poco invasiva che verrà  effettuata probabilmente entro i prossimi dieci giorni. Ora i Celtics dovranno fare a meno di lui ed è un peccato perché portava quell'intimidazione che Perkins aveva iniziato a far intravedere e che sarebbe stato un ottimo insegnante per Kendrick stesso. Ainge ritiene che è prematuro esplorare la possibilità  di vedersi rimborsati i soldi del suo contratto dall'assicurazione, prima è necessario eseguire l'operazione.

Ora andiamo a visionare gli infortuni che non comportano assenze di durata stagionale. Iniziamo col più importante e più grave, ovvero la reazione da stress di Paul Pierce. Dopo aver trascorso le vacanze dalla sua famiglia, Pierce è tornato a farsi vedere in pubblico in occasione della gara casalinga contro Cleveland. L'occasione è stata utile per rivedere i compagni di squadra e ricevere l'affetto del pubblico bostoniano.

Riguardo il suo problema al piede, in questi giorni è in previsione una TAC che determinerà  quanto il suo piede è guarito e quanto ancora si dovrà  attendere prima di rivederlo in campo. La speranza è che calchi di nuovo i parquet NBA od almeno sia disponibile in allenamento per il 19 di gennaio, ma nel frattempo si voleva coinvolgere il giocatore nelle riunioni tra allenatore ed assistenti facendolo partecipare alla breve trasferta a Memphis e ad Orlando, ma i medici hanno deciso che per lui è meglio rimanere a Boston e proseguire la riabilitazione, che per il momento si limita ad una bicicletta da palestra e sala pesi.

Una cosa però è certa: se anche Pierce potesse tornare ad allenarsi regolarmente entro la data auspicata (e non è detto che possa riuscirci), per un suo impiego normale bisognerebbe attendere almeno la metà  di febbraio. Tempi lunghi quindi per rivedere il giocatore che abbiamo conosciuto ed apprezzato in questi anni.

C'è uno sgradito ritorno in questa sezione, ovvero quella di Al Jefferson. Per lui problemi al tendine del ginocchio, a causa del quale non ha partecipato all'allenamento prima della gara contro Memphis. Il problema comunque non era grave ed è sceso regolarmente in campo. La speranza è che non sia nulla di grave e che non torni quel problema nei prossimi giorni.

Wally Szczerbiak non ha saltato una gara questa settimana ma ha mancato a qualche allenamento che non gli ha permesso di giocare al meglio nelle prime gare settimanali. Nell'ultima contro Memphis invece è tornato in forma e lo abbiamo apprezzato quando ha guidato i Celtics in punti (26) e con un ottimo 9 su 14 dal campo. Attendiamo cifre consone alla sua classe anche nei rimbalzi.

Pure Delonte West ha saltato qualche giorno di allenamento e lo si è visto soprattutto contro Seattle, ma non è infortunato, bensì ha qualche dolore che cerca d'ignorare col suo cuore e la sua volontà .

Qualche problema anche per Kendrick Perkins, con una distorsione della caviglia destra. Non è stata grave da fargli perdere gare, ma non gli ha permesso di giocare come potrebbe e che ci ha già  fatto vedere ad inizio stagione dove aveva preso possesso dell'area. Un problema in più in aggiunta alla fascite plantare da cui il giocatore sta guarendo ma che non può dirsi del tutto a posto, infatti dopo una partita è costretto ad immergere il piede nel ghiaccio per ridurre la temperatura dello stesso. Nonostante questo il giocatore è fiducioso di poter offrire il proprio contributo alla causa biancoverde.

Curiosità 

L'attesa era spasmodica per Michael Olowokandi: se entro le 17 ora locale del 5 gennaio non avesse ricevuto una comunicazione da parte dei Celtics avrebbe avuto il contratto garantito fino a fine stagione. È stato molto sollevato quindi nel vedere il suo orologio scoccare le 17.01 e notare come nessuna telefonata sia arrivata. Il giocatore quindi starà  ai Celtics fino a fine stagione e la decisione è sicuramente dettata dai numerosi infortuni occorsi nel roster biancoverde.

Molti compleanni per i Celtics nel mese di gennaio: dopo i 22 di Jefferson già  compiuti il 4 gennaio, Allen li compirà  l'11, Green il 26 e Powe il 22.

I migliori della settimana

Assente ancora Pierce e Szczerbiak tornato ai suoi livelli soltanto nell'ultima gara contro Memphis, il vincitore del premio settimanale ed il suo secondo sono da ricercarsi tra gli altri giocatori del roster. I due indiziati principali sono Allen e Jefferson, ma prima è giusto verificare se ci sono altri giocatori che possono ambire al premio. È una ricerca difficile perché i due giocatori citati non hanno sbagliato una partita, però nessun altro giocatore ha effettuato delle prove sempre e costantemente convincenti come Tony ed Al, quindi i due posti vanno assegnati a loro. Ora bisogna stabilire chi è il primo e chi il secondo, ed obiettivamente Tony Allen ha giocato ad un livello superiore, senza per questo sminuire le prove eccellenti di Big Al.

Classifica:
13 Pierce
8 Jefferson
4 Szczerbiak
3 Allen
2 Gomes

Appuntamenti e classifiche

Prosegue in piena attività  la stagione dei Celtics con altre tre partite la prossima settimana:
domenica in trasferta contro Orlando
mercoledì in casa contro Indiana
venerdì in casa contro Toronto

Molto stuzzicante la settimana che attende Boston. Orlando sta avendo una stagione molto promettente e con un record vicino al 60% è nei piani alti della Eastern Conference. Indiana invece è più vicina al 50%, ma sempre con record positivo, il che rende le due contendenti ostiche per i biancoverdi i quali avranno un banco di prova non irresistibile, ma di certo interessante per la caratura delle avversarie.

Per concludere la settimana i Raptors faranno una visita nel Massachussetts e la sfida è interessante perché potrebbe portare i Celtics vicino alla vetta dell'Atlantic Division e questo vuol dire play-off, anche se a nostro avviso New Jersey è destinata a migliorare il suo record deficitario ed i risultati recenti ci danno ragione poiché si sono portati in vetta con 3 vittorie consecutive e presumiamo che questo trend possa continuare.

I Celtics comunque rimangono nella parte bassa della Eastern Conference, seppur in risalita (ora sono al sesto posto in coabitazione con Seattle partendo dal basso). La strada per i play-off non è distante, mancano solo 2 lunghezze, ma è il gioco che deve funzionare bene e soprattutto essere efficace, e questo lo si potrà  avere quest'anno solo con un Pierce in campo ed in forma.

Siccome ogni promessa è un debito, introduciamo la famosa parola "tanking". Fare tanking significa, come tutti saprete, non puntare alla vittoria (in pratica perdere con più o meno volontà ) per avere maggiori possibilità  di scegliere col pick numero 1 al successivo draft. Dopo l'inizio un po' stentato dei Celtics s'inizia a vociferare che il tanking sia la soluzione migliore per accaparrarsi uno dei giovani molto promettenti del prossimo draft. É veramente la soluzione migliore? É utile? Ci sono danni collaterali? Ne riparliamo la prossima settimana.

A risentirci.

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