Andrea penetra contro gli Hawks: il suo gioco migliora di giorno in giorno
Avevamo parlato di "altalena" per definire le prestazione pre-natalizie di Andrea Bargnani, caratterizzate da alti e bassi abbastanza evidenti, e il concetto era decisamente calzante.
Le vacanze natalizie però, oltre al pandoro e al panettone, a quanto pare hanno portato anche un'ottima dose di fiducia all'italiano, infusagli dal sempre più crescente affetto che i tifosi di Toronto, gli opinionisti e i compagni stanno dimostrando nei suoi confronti.
Segnando quel canestro della vittoria nell'OT di Portland (che potete ammirare tra questi highlights che riassumono il primo scorcio di carriera Nba del Mago) l'italiano ha compiuto l'ultimo, decisivo passo verso la sua totale integrazione nella squadra, dimostrata sovente dalle dichiarazioni che vedremo in seguito.
Ma prima dedichiamoci all'analisi più dettagliata delle 5 partite giocate da Natale ad oggi dai Raptors e dunque dal romano.
Dopo i tre giorni di pausa natalizia, Toronto è tornata in campo in casa contro Minnesota, partita nella quale Bargnani ha affrontato per la prima volta il fuoriclasse dei Lupi Kevin Garnett e non ha affatto sfigurato, "reggendo" (si fa per dire, visti i 24 punti 9 rimbalzi e 6 assist registrati da The Big Ticket) il confronto e realizzando un'incoraggiante prova, anche se il Box Score farebbe pensare diversamente.
Infatti, sebbene la percentuale al tiro del 30% non sia stata entusiasmante e abbia fruttato solamente 9 punti, Andrea ha lottato con vigore sotto i tabelloni contro uno come KG (8 rimbalzi, dei quali 2 in attacco), ma soprattutto è stato decisivo nei momenti caldi della partita, regalando uno splendido no-look pass a Nesterovic (presente negli higlights sopra citati) per il 93-91 ad 1 minuto e 52 secondi dalla fine, momento dal quale poi i Raptors non sono più stati raggiunti, vincendo 100-97.
Ancora migliore è stata la partita successiva contro i Bulls: nonostante la sconfitta 107-97, il Mago ha giocato bene e ha nettamente prevalso nello scontro diretto con Tyrus Thomas (4° scelta assoluta del Draft 2006).
Uscito come al solito dalla panchina, l'italiano ha segnato 3 triple di fila e ogni volta che ha attaccato il rookie di Chicago ha ottenuto ottimi risultati; inoltre ha messo in mostra ancora una volta le sue capacità di stoppatore (3 tiri respinti) e un costante miglioramento in difesa.
Il suo tabellino finale recita 16 punti 5 rimbalzi 1 assist 2 rubate 3 stoppate, con soltanto 1 fallo e 0 palle perse
In back-to-back è arrivata la trasferta a Memphis.
Per Andrea un altro match-up di livello: il suo diretto avversario infatti è tale Pau Gasol il quale, seppur rientrante da un brutto infortunio al piede, ha dimostrato di essere davvero un ottimo giocatore.
Sugli schermi di Sport Italia abbiamo potuto apprezzare una prestazione nel complesso buona di Andrea, tanto carente negli aspetti di solito buoni (0-5 da 3 e 3-11 totale al tiro) quanto brillante in quelli nei quali in genere latita: la sua difesa 1vs1 contro il talentuoso spagnolo è stata davvero incoraggiante; l'italiano è stato l'unico a riuscire nell'intento di ostacolare il n°16 dei Grizzlies, che è stato aiutato dal compagno Mike Miller (autore di 7 triple e 27 punti) a conquistare la vittoria, 110-104
L'anno nuovo è iniziato con la partita casalinga contro i Suns del due volte MVP Steve Nash. L'incontro è stata davvero bello e tirato, Bargnani è stato sempre al centro delle operazioni, giocando con personalità e tirando alla grande: il suo score finale è di 17 punti con 6-10 dal campo e 4-4 dalla lunga distanza.
La sua partita, condita anche da 4 palle rubate e alcune difese molto buone contro lo straripante Amare Stoudamire, è stata purtroppo macchiata da un fallo offensivo a 32 secondi dalla fine, sul risultato di 97-95 per gli ospiti: dunque un possesso fondamentale.
L'errore è stato purtroppo ampliato dal seguente canestro di Steve Nash (che per altro fino all'inizio dell'ultimo periodo stava giocando una delle peggiori partite della stagione) con 11 secondi ancora da giocare, che ha in pratica chiuso la contesa, portando il distacco a 4 punti, ormai incolmabile per i padroni di casa. Il risultato finale è stato 100-98 per i Suns
Ultimo incontro da analizzare è la facile vittoria (105-92) casalinga dei Raptors contro gli Hawks.
Bargnani parte in quintetto in posizione da 3 a causa dell'assenza di Garbajosa (stiramento ad un polpaccio) e delle recenti opache prestazioni di Joey Grahm.
La sua sarà una partita piena zeppa di azioni da highlights: un Calderon in serata magica gli regala caterve di assist, che il romano trasforma due volte in schiacciata (un alley-hoop) e una volta in un bellissimo layup rovesciato ( Highlights vs Hawks ).
Ma l'azione clou, che non entrerà in alcuna classifica a causa dell'errore di Bosh (rientrato contro i Suns dopo l'infortunio al ginocchio), è stata quella testimoniata dalle immagini presenti a questo link: un passaggio dietro schiena in corsa schiacciato per terra per favorire l'inserimento del compagno accorrente. Roba da gara delle schiacciate all'All-Star Game.(ringrazio pubblicamente Airness #23 del forum per la segnalazione)
I 12 punti totalizzati nell'incontro hanno permesso ad Andrea di raggiungere i 10 punti a partita di media
Aspetto non meno importante è il minutaggio avuto dall'italiano nelle ultime 5 gare: 30 minuti ad allacciata di scarpe, cosa impensabile giusto qualche mese fa, quando non giocava neppure 10 giri d'orologio
Conclusa l'analisi delle partite, è doveroso focalizzare l'attenzione su quanto già anticipato ad inizio articolo: le dimostrazioni di fiducia di stampa, compagni e tifosi.
Tratto dal recap di Nba.com vi è questo significativo passaggio:
Bargnani ha un'ottima chimica con Bosh. Lo ha trovato con un fantastico behind the back touch/bounce pass che Bosh ha provato a schiacciare, non riuscendovi. Poi Bosh ha sbagliato entrambi i liberi, ma la giocata è stata qualcosa di veramente speciale.
" Io e Andrea giochiamo bene insieme" ha detto Bosh "Lui mi cerca e io cerco lui. Mi cerca mentre taglio a canestro e io lo cerco quando si apre. E' stato solo questione di diventare convinti nella metà campo offensiva. Più lo facciamo, più lui diventa fiducioso nei suoi mezzi e migliora le sue giocate"
Complimenti confermati anche dall'altro rookie di Toronto, lo spagnolo Garbajosa, che parla di Andrea così (intervista tratta da questo articolo del Toronto Sun ):
"E' un ragazzo un po' timido, ma ora sta prendendo maggiore confidenza con i compagni e con i media" – ha detto Garbajosa – "E lo potete vedere in campo. Sta giocando rilassato, e sta diventando quel giocatore che si pensava diventasse"
Attenendosi sempre all'articolo sopra citato, se Andrea agli inizi era molto poco sorridente e impaurito dal nuovo ambiente nel quale era capitato, ora che è più a suo agio è diventato un ragazzo tutto sorrisi e scherzi con i compagni, e finalmente anche il suo nome si trova scomposto sulle panze dei tifosi Raptors! B-A-R-G-N-A-N-I composto da otto supporters, in rigoroso stile Nba.
Qui la foto.
Il forum dedicato ai Raptors di RealGm.com, fonte di alcune perle fantastiche, è letteralmente impazzito per l'italiano. Insomma, una stella ormai è nata e ha fatto breccia nei tifosi canadesi.
Ultima ma non ultima arriva la rinnovata speranza che il Nostro possa aggiudicarsi il Rookie of The Year.
Nel recente Rookie Rankings Andrea è terzo. La speranza è che la sua costanza lo porti a conquistare l'ambito premio
Rimando tutti i lettori al prossimo articolo, che uscirà dopo le prossime 5 partite dei Toronto Raptors.
Forza Andrea!