Allen Iverson potrebbe trovarsi molto bene a Denver…
Allen Iverson….. quando un talento di questo tonnellaggio cambia squadra, e' sempre una notizia che un sopracciglio almeno lo incurva.
Quando poi, e nella storia NBA e' capitato altre volte, viene ceduto in cambio di contropartite che, tecnicamente non sono degne neanche di essere accostate (immaginatevi di aver barattato una notte di sesso sfrenato con la Bellucci in cambio di una serata di Risiko con la sorella racchia di un cugino miope di un compagno di classe sfigato), allora il tutto scatena un putiferio di commenti e commentini.
Premessa: non sono tifoso di Iverson.
Intendiamoci, stiamo parlando di un giocatore che fa quello che fa da 10 anni, infischiandosene di tutte le regole e di tutti i libri con i precetti del gioco.
E' alto 1.75, quindi e' piu' simile a Maradona che a un giocatore di basket, fisicamente non e' in grado di marcare nessuno che non sia Boykins (ma adesso ci gioca assieme) o Nate Robinson. Ciononostante spaniera trentelli con la continuita' di un operaio di catena della Mirafiori di meta' anni 70, il tutto con una sequenza di infortuni che farebbe credere stessimo parlando di un militare USA finito accidentalmente in un campo minato dalle parti di Saddam City.
Dicono i detrattori del numero 3: e' egoista, condiziona la propria squadra, si prende montagne di tiri, e' circondato da una posse fastidiosa ed invadente, non si allena volentieri, si nutre di allenatori.
Dice la sua carriera: ha avuto praticamente sempre squadre con un talento vicino allo zero, e deve essere stato particolarmente frustrante vedere i migliori anni della propria vita agonistica scivolare via senza la minima possibilita' di lottare per il titolo.
Una delle poche volte in cui gli hanno messo attorno gente con un minimo di talento o di capacita' tecnica, o comunque gente che si adattava bene ai suoi sconfinati mezzi, questi sono arrivati in finale. Per sovrammercato, capitati contro i Lakers del miglior Shaq ogni epoca (il che significa cercare di rivaleggiare contro “Imagine” di Lennon per chi fa la miglior canzone del 1971… ci sono imprese meno titaniche in giro), Iverson sgraffigna gara1 allo Staples con una prestazione che riduttivamente definiremo leggendaria. Poi si rientra dallo spazio e Shaq+Kobe+ il resto buttano giù una striscia di asfalto e chiudono come logica sul 4-1.
Interessante il commento che ho sentito di Dan Peterson, uno mai tenero con gli attaccanti, men che meno se accompagnati ad una fama di “ball breaker”.
Dice il Dan: “Quest'anno andra anche bene, ma poi distruggera' lo spogliatoio”… che vuol dire che quest'anno andra' bene?
Perche' se quest'anno questi allineano i pianeti ed arrivano fino in fondo, poi Iverson potra' rompere tutto quello che vuole, tanto a Denver continueranno ad adorarlo come gia' stanno facendo.
A proposito di primi segnali: come siamo partiti? Direi che si puo' anche partire peggio. Sconfitti contro Sacramento con 22+10assist, tirando con il 60%, passeggiata contro i Celtics con 28 e 13 (tirando il 40%), il pupo ha innestato il turbo mettendone 44+10 e tirando il 58% abbondante, consegnando tra l'altro la vittoria numero 800 a Giorgio Carlo, che visto il talento ed il carattere, potrebbe essere considerato l'Iverson delle panchine.
Va bene che Carmelo Antony e' ancora in branda per via del cazzotto del Madison, che Stern ha gradito come io amo il baccala', e quindi la squadra non si e' neanche accorta che manca l'uomo da 25 tiri a sera, ma siamo davvero tanto sicuri che questi due non si accoppino (nel senso di accoppiarsi, non di prendersi a luparate) meglio di quanto non credano certe cassandre?
Quale sara' l'atteggiamento di un realizzatore naturale come Carmelito, quando vedra' 2-3 avversari collassare contro la pallina del flipper con il 3, e pascolera' sul lato debole con 2 metri di spazio per sparare in tutta tranquillita'?
Altra domandina: non appena, se non l'ha gia' fatto, AI si accorgera' che Camby e' un casellante extralusso, che caccia comincera' a dare alle palle dei piccoli, ben sapendo che dietro c'e' gente pronta a coprire i buchi come nel 2001 seppero fare Ratliff prima e Nonno Deke poi?
Tutte domandine che, ho l'impressione, creano piu' preoccupazione negli avversari di Denver che in Denver stessa.
Adesso spingo il freno da solo: siamo in piena luna di miele da dopo cerimonia, abbiamo incontrato un paio di “cadaveri” (in particolar modo Boston orfana di Pierce e Seattle con Ray Allen in sala parto con signora) quindi non sappiamo praticamente niente.
Ma se poco poco, al rientro di Melo (-11 recita lo squalificometro), questi due fanno uno sforzo per dividere pane e salame e non litigare su chi porta il Lambrusco, e se Camby (il barometro vero) li sigilla un po' la difesa, allora Karl potrebbe pure far saltare il banco.
Vi dicevo dei cadaveri incontrati finora: le cose cambieranno a breve, visto che il menu del cenone riporta antipasto di Chris Paul, Tagliolini alla Maverick, sorbetto di Phila (Iverson sopra i 40 non quotato neanche) e poi bistecca angelina e pollo al sapore di Mormoni (vedere la classifica per capire che sono tutt'altro che cotti a puntino). Il tutto, come detto, senza Melo che dovrebbe rientrare attorno al 20 gennaio.
Spostiamoci di un paio di fusi orari per portare un po' di Kleenex ai tifosi 76ers, che ora hanno un motivo in meno per trascinarsi al Palazzo. Al momento la cosa e' indolore, visto che gli Answerless sono in tour all'ovest, dove sara' grassa se non le perderanno tutte.
Ufficialmente sono tutti felici di Dre' Miller, che ha cominciato ad ingraziarsi Iguodala a suon di assist, mossa intelligente. Ma sara' vera gioia, o solo il sollievo di chi ha passato un mese fra le polemiche (tante) e le sconfitte (tantissime)?
Vi risparmio noiosi (ma magari fondamentali, per leggere meglio le motivazioni di una trade) commenti sui salari, di sicuro c'e' che Phila non si e' ringiovanita (Miller ha 9 mesi meno di Iverson), sara' senz'altro piu' allenabile (Miller e' una delle cose piu' vicine ad un play classico, tra quelli di oggi).
Andre Miller poi e' uno bravo, uno di quei play che tanto mi piacerebbe vedere in maglia Celtics, pero'…. Pero' confrontare Miller con Iverson e' come paragonare la Pieta' di Michelangelo ad una (bella) statua di ebano che trovi nei negozi di arredamento etnico: tutti e due possono arredare un angolo del salotto, ma e' difficile che ci sia gente disposta a fare kilometri (e a pagare fior di soldi) pur di restare sul divano di casa tua tutta la sera a bocca spalancata.
Ma si sa, le vie del Signore, E quelle dei GM, sono infinite…..
E allora godiamoci questo scorcio di Lega, in attesa di discutere su dove e' finito Kevin Garnett….
Buone feste!