Cleveland è pronta per il compleanno dell'anno…
Fine anno 2006, la stagione NBA entra nel vivo e si avvicina alla metà del suo percorso che coincide con l'All Star Game, che per la gioia dei più quest'anno verrà “celebrato” a Las Vegas.
Cleveland continua il suo percorso nella regular season NBA mantenendo il secondo posto nella Central Division, alle spalle dei Detroit Pistons, vincitori di 7 delle ultime 10 gare giocate e titolari del miglior record della Eastern Conference.
Orlando che sembrava lanciatissima ha improvvisamente rallentato e ha perso 7 delle ultime 10 gare, cadendo al secondo posto della Southeast division alle spalle di Washington; Chicago, Milwaukee e Indiana sono tutte in serie positiva e hanno tutte il record sopra il 50%.
Situazione quindi di classifica sempre più compressa nella Eastern Conference e soprattutto nella Central Divison, quindi il secondo miglior record della Eastern vale il quarto posto in classifica, con Chicago e Orlando molto, molto vicine, quindi pur nella lunga serie delle 82 partite della regular season, ogni partita sta acquistando importanza per aver il vantaggio del fattore campo in tarda primavera.
Risultati
Cleveland – Seattle 106 – 84
Orlando – Cleveland 81 – 74
New Jersy – Cleveland 113 – 111
Cleveland – Detroit 71 – 87
Cleveland – Orlando 86 – 83
Atlanta – Cleveland 76 – 89
Prosegue quindi la tendenza di tutta questa prima parte di stagione: difficoltà in trasferta, relativa tranquillità in casa, difficoltà sempre con le prime squadre della lega.
Cleveland resta una squadra offensiva, più si avvicina ai 90 punti, meglio ancora ai 100, più numerose sono le probabilità di vittoria, lo staff tecnico vuole creare una squadra capace di costruirsi le vittorie anche nella metà campo difensiva, o almeno non perdere le partite in difesa, ecco perchè sembra sempre che Mike Brown alleni solo i possessi difensivi della sua squadra. Il compito non è semplice ma prima dell'inizo dei playoff c'è tempo per continuare a lavorare su questo aspetto del gioco.
Proprio per questo la medusa di Varejao si vede sempre più in campo nei momenti decisivi delle partite, grazie alla sua energia e alla sua mobilità è in grado di permettere cambi difensivi su chiunque e di aiutare in qualsiasi zona del campo, coprendo lo spazio in tempi brevissimi e toccando qualsiasi cosa con sopra scritto “Spalding” gli passi vicino.
In attacco Lebron continua a orchestrare il gioco dei suoi, stanno crescendo infatti le cifre degli “altri”: Ilgauskas oltre i 18 punti di media nelle ultime 3 gare, con l'ingresso di Gibson in rotazione a discapito di Wesley adesso ci sono 10 giocatori che viaggiano ad una media di almeno 5 punti a partita.
La cosa importante di questo periodo dell'anno a Cleveland, non è il Natale, il “New year day”, o i singoli risultati di squadra dei Cavs, ma i preparativi per festeggiare il compleanno del suo re, difatti il 30/12/1984, nasceva ad Akron Lebron James, che festeggia quindi il suo 22esimo compleanno.
Compleanno che festeggerà in casa dei Bulls a Chicago, in quella che è stata la casa di un altro celebre 23, sarà un caso o gli sceneggiatori che lavorano alle dipendenze di Mr. David Stern avevano pensato anche a questo?
Contro Orlando, 8 su 10 nel quarto periodo per 19 punti negli ultimi 12 minuti, James ha raggiunto i 7000 punti in carriera; nel frattempo sta guidando il ballottaggio per l'All Star Game con 1,323,989 voti, il secondo è Wade con 983,321 voti.
Il murale fuori dalla Quicken Loans Arena di Cleveland recita “We are all Witnesses”, siamo tutti testimoni, testimoni della continua e iperbolica crescita di Lebron, del suo progressivo prendere possesso della lega.
Non ha ancora vinto nulla, ne un titolo, ne un premio di MVP della regular season, solo, solo si fa per dire, un titolo di MVP allo scorso All Star Game, eppure ogni volta che lo si vede giocare si ha sempre di più la sensazione di avere a che fare con il vero padrone del gioco, a 22 anni…
Guardate una partita di James senza guardare le cifre, seguite le scelte che fa, come passa la palla, come si prende sulle spalle i compagni quando la palla pesa e vi accorgerete subito che è diverso da tutti gli altri, che non è paragonabile a nessun altro.
Tanti auguri Lebron, tutti noi che amiamo il gioco ti auguriamo di continuare il cammino intrapreso consapevoli che “We are all witnesses…”