Sarà un po' strano abituarsi a vedere Iverson con una maglia diversa da quella dei Sixers…
È stato un parto lungo e difficoltoso, ma alla fine LA trade é andata in porto.
Iverson viene ceduto ai Denver Nuggets in cambio del contrattone di Joe Smith, Andre Miller e le 2 prime scelte di Denver nel Draft 2007 (dovrebbero essere attorno alla 20).
È dalla fine di Novembre, vale a dire dalla richiesta di essere ceduto avanzata da parte di Allen I, che si sono fatte le ipotesi più suggestive: va a Minnesota a comporre con Garnett un duo immarcabile; va a Dallas in un quintetto che si crede possibile solo ad NBA Live e solo grazie ai mai lesinati dindi di Mark Cuban(immaginate che razza di squadra Terry-Iverson-Howard-Nowitzki-Dampier); va a Chicago alla quale manca la superstella da 30 fissi a serata per essere da titolo; va a Boston che ha la tradizione e tanti giovani da dare in cambio per convincere Iverson e Phila; va a Sacramento, i fratelli Maloof potrebbero volersi togliere un altro sfizio dopo Artest lo scorso anno; potrebbe andare a Los Angeles, sponda Clippers, e puntare al titolo assieme a Brand, Cassell e Kaman e perché no, potrebbe andare a NY, con Isiah Thomas non si puo' mai stare tranquilli.
E invece é andato a Denver, per provare a vincere quel titolo NBA che gli é sfuggito nel 2001, quando da solo porto' la franchigia della città di Rocky a sfidare i Lakers della Combo Bryant-O'Neal in una finale intensissima, ma combattuta ad armi troppo impari.
Erano giorni che si vociferava di un accordo imminente con Denver, ma lesqualifiche di 15 turni a Carmelo Anthony e di 10 per JR Smith in seguito alla oramai celebre scazzottata del Madison Square Garden ha fatto accelerare la trattativa.
Denver aveva troppa fretta di concludere, vista la scomoda situazione di classifica in cui si trova. In un primo tempo si parlava di un giro a 3 con Portland, che avrebbe portato al sacrificio di Nené in direzione Oregon, Joe Smith come conditio sine qua non per via del suo contrattone in scadenza e Magloire a Phila, ma per i tentennamenti di Portland non se ne é fatto nulla.
La storia si concluderà con il più classico dei “e vissero tutti felici e contenti?”
Vediamo se possibile di anticipare la conclusione, e non é detto che sia un lieto fine.
DENVER NUGGETS
A prima vista in Colorado dovrebbero fare i salti di gioia: chi puo' vantare la potenza di fuoco dei primi due marcatori della Lega? Prendere Iverson scaricando Joe Smith e 2 scelte alte rappresenta un affare, una superstar assoluta per niente in pratica.
Ma…Ci sono tanti “ma”: in primis, nella trade é stato incluso anche Andre Miller, l'unico secondo chi scrive che non doveva essere coinvolto nello scambio. Vero é che Miller non sembra in grande spolvero, ma trattasi pur sempre di un play che smazza 9.1 assist di media, il cervello delle Pepite.
La domanda sorge spontanea, citando Lubrano: Chi gioca play ora? L'unico play a roster al momento é il piccolo grande uomo Earl Boykins, ma é non credibile un utilizzo contemporaneo dei due puffi atomici. Vero che Iverson é in grado di portare palla, ma é una situazione che non gli si addice, inoltre gli avversari avrebbero troppi mismatch a favore in attacco.
Seconda obiezione: È cambiata la regola sui palloni, nel senso che sono tornati quelli vecchi, ma rimane pur sempre uno. Saranno in grado Iverson e Anthony di sacrificarsi e sacrificare qualche tiro preso a testa per il bene della squadra? Entrambi guidano infatti la classifica dei tiri tentati (24.4 Iverson, 24 Melo, terzo staccato di 3 tiri Arenas), e entrambi non hanno propriamente un'attitudine al coinvolgimento dei compagni.
Terza obiezione: il contratto di Joe Smith faceva gola a diverse squadre, perché non usarlo per prendere un lungo, vista la lungodegenza di Kenyon Martin e la presenza in squadra di lunghi dall'infortunio facile come Camby e Nené Hilario? Non era la guardia la lacuna di Denver, JR Smith non é chiaramente Iverson ma il suo lo fa; non era il bomber avendo già Melo che é capocannoniere, ma i lunghi. Provare a prenderne uno non avrebbe fatto male.
La sensazione é che la scazzottata del Garden abbia suggerito alla dirigenza che la stagione rischiava di andare a donne di facili costumi senza una reazione, ma la reazione é stata figlia della fretta.
Chiaramente non ci sono solo aspetti negativi, tutti gli autovelox impazziranno per la velocità a cui i Nuggets giocheranno con un ipotetico quintetto da utilizzarsi a piccole dose con Boykins-Iverson-JR Smith-Anthony-Camby, e in ogni caso Karl é già abituato a gestire squadre dal potenziale offensivo devastante, basti ricordare i Bucks del trio dell'Ave Maria Cassell-Allen-Glenn Robinson che sfiorarono la finale NBA proprio nel 2001 (battuti pensate un po' da chi…).
Il potenziale é enorme, la difesa sarà un problema sia per gli avversari sia per i Nuggets, a patto che i due mammasantissma sappiano integrarsi e si parlino, si cerchino. In tal caso sarebbero cavoli amari per diverse franchigie dell'Ovest.
Prendiamola pure come un esame di maturità per Carmelo.
PHILADELPHIA
La fine di un'era. Senza se e senza ma. Philadelphia cede il suo giocatore simbolo, un giocatore che ormai aveva scritto sulla pelle il nome Sixers. Al suo nome resterà legata la finale del 2001, il titolo di MVP, gli svariati titoli di capocannoniere.
Ma era il momento di voltare pagina.
Di comune intento, Iverson ha capito che per vincere sarebbe dovuto andare via da Philadelphia, seppure a malincuore, e Philadelphia se avesse voluto ricostruire avrebbe dovuto cedere il suo giocatore con maggiore valore sul mercato.
A dire la verità , King avrebbe potuto cedere meglio il figlio prediletto della città dell'amore fraterno, la sensazione é che Phila si sia trovata con le spalle alle muro.
In genere quando si cede un big per ricostruire, si chiedono 3 cose: un giocatore pressoché inutile dal contrattone in scadenza, un giovane prospetto e scelte al draft.
Phila ha soddisfatto solo il primo punto di questi 3: il contrattone in scadenza. Le scelte saranno presumibilmente alte (trattasi di qulle di Denver e Dallas al primo giro) e anche se si annuncia un draft profondo potrebbe non esserlo abbastanza e del giovane prospetto manco a parlarne. Non a caso si facevano i nomi di Randy Foye e di Shaun Livingston, che avrebbero colmato anche il buco nella posizione di PG. Vero é che ci sono già Iguodala e Carney da fare evoluire, ma la sensazione é che più di due ottimi gregari non possano diventare.
Forse King avrebbe fatto meglio ad accettare le avance di Minnesota, che avrebbero portato in dote Foye e Davis, ma forse si é trattata solo di una voce.
Ora Phila deve continuare a perdere paradossalmente, e resistere alla tentazione di scambiare Webber ora, che presumibilmente chiederà di essere ceduto. Il suo valore sarà molto più alto nella prossima stagione, quando scadrà il suo contrattone che chiama 20 milioni all'anno.
L'obiettivo é dichiaratamente entrare nell'Oden-derby, e di fare la voce grossa nel mercato FA del 2008, cosa non facile con le nuove norme molto restrittive per la firma dei FA. Saranno presumibilmente due annate interlocutorie per i tanti tifosi dei Sixers, due anni di sofferenze nella speranza di attirare il Free agent che assieme al rookie del prossimo anno (se non é Oden, sarà Noah) e a Andre Miller in cabina di regia possa far tornare Phila dove merita.
In definitiva, uno scambio che nel breve periodo potrebbe favorire Denver (ma come detto ci sono tanti se e ma…) e Iverson che puo' lottare per il titolo (ma a il contesto di Minnesota forse sarebbe stato migliore) e nel lungo Philadelphia, ma la strada che porta uno scambio dall'essere definito vantaggioso per entrambi a inutile e dannoso per entrambi é breve da percorrere.