Vince Carter riuscirà a fare grandi i Nets?
Nonostante militino nella division più scarsa dell'intera Nba, l'Atlantic, i New Jersey Nets non riescono ad ottenere un record vincente e ad esprimere tutto il loro potenziale. Perché di talento la squadra di coach Frank ne ha da vendere, soprattutto nei ruoli di playmaker, con Kidd e Marcus Williams, di guardia, con Carter e di ala piccola con Jefferson; quello che manca, e non solo da quest'anno, sono i chili e i centimetri sotto canestro, cose che Nenad Krstic non riesce a fornire, nonostante le sue mani da pianista.
"Uncle" Cliff Robinson, anche per problemi legati all'età , si galoppa verso i 40, non può più reggere i ritmi Nba per tutta la stagione, dovendo fare i conti, inoltre, con gli infortuni sempre più frequenti; Mikki Moore non è proprio un "lungo" di stampo classico, anzi, e il suo contributo in termini d'energia, non può nascondere le sue deficienze fisiche rispetto agli altri centri ed ali grandi della lega; infine Jason Collins, l'unico vero centro di ruolo, che però non riesce a dare praticamente niente in attacco, e a coprire più di tanto i problemi difensivi degli esterni.
Proprio Collins, in questi giorni, è al centro di alcuni "rumors", che lo vedrebbero lontano da New York molto presto, secondo alcune voci, infatti, i Nets lo avrebbero proposto più la loro seconda scelta per Jamal Magloire, centro dei Portland Trail Blazers; i Blazers avrebbero risposto che l'affare si potrebbe fare solo con l'inserimento della prima scelta al prossimo draft e non della seconda. Magloire inoltre diventerebbe free-agent alla fine dell'anno, liberando quindi spazio salariale.
Altre trattative di cui si sente parlare, sempre con Collins come pedina di scambio, sono quelle con i Washington Wizard, per Brendan Haywood, che percepirebbe anche un salario leggermente inferiore a Collins, con i Bobcats per Melvin Ely e con i Cavaliers per Anderson Varejao, scambio quest'ultimo che molto difficilmente potrà andare in porto.
Entrambe le trattative sono state improntate, per riuscire a portare un giocatore intenso difensivamente, che riesca a togliere pressione da Carter e Jefferson, e che magari non disdegni di dare qualche stoppata o di alterare qualche tiro. Offensivamente, invece, non gli si richiede più di tanto, in quanto talento per attaccare ce n'è già abbastanza, anche se una maggiore presenza a rimbalzo e qualche punto in più, di certo non farebbero dispiacere Lawrence Frank.
Le statistiche parlano chiaro, mettendo ancora più in risalto le lacune difensive dei Nets, la squadra del New Jersey, infatti, concede agli avversari la bellezza di 100 punti a partita, segnandone 99; a rimbalzo i dati sono addirittura imbarazzanti, in quanto il miglior rimbalzista della squadra è Jason Kidd, il playmaker, con quasi 9 carambole di media, mentre la coppia Collins-Krstic ne raccoglie appena 12; per quanto riguarda le stoppate la situazione non è migliore, Krstic ne dà appena una a partita, Moore 0.7 e Collins non arriva neanche a mezza di media, 0.4.
Che le trade tentate dai Nets siano per migliorare l'attitudine difensiva della squadra non ci sono dubbi, Frank, però, spera di trovare, magari sotto l'albero di Natale, un lungo che non disdegni completamente la fase offensiva, contribuendo ai punti forniti dai "big four", Carter, Jefferson, Kidd e Krstic; i quattro forniscono più del 70% dei punti dell'intera squadra, il quinto miglior realizzatore è Marcus Williams con 7.5 punti, mentre gli altri lunghi tutti assieme, raccolgono appena 4 punti di media; troppo poco per una squadra che potrebbe ambire almeno, al secondo turno dei playoff.
Per i Nets, quindi, è tempo di fare delle scelte, magari pensando anche alla possibilità di cedere Vince Carter, free-agent quest'estate, cercando di ricevere qualcosa di sostanzioso in cambio, per non perderlo senza guadagnare niente nella post-season; di sicuro non è una prospettiva facilmente praticabile, visto il salario di Vincredible e i giocatori ottenibili con uno scambio.
Già a natale, quindi, si potrà vedere una New Jersey con un volto differente, sicuramente prima di metà febbraio, nella front-line, Frank vorrà vedere qualcosa di diverso, magari un giocatore che potrà aiutare la sua squadra ad ottenere un record vincente, il primo posto nell'Atlantic Division (impresa tutt'altro che proibitiva in ogni caso) e perfino un passaggio del turno ai playoff, cosa che di certo non farebbe dispiacere il General Manager Rod Thorne e i tifosi dei Nets.