Ancora quella schiena…

L'espressione di dolore di T-Mac significherà  brutte notizie per Houston?

La marcia di Houston verso una stagione di riscatto sta proseguendo con una più che soddisfacente continuità  di risultati, grazie alla grandiosa stagione finora giocata da Yao Ming, autore di altri numeri eccellenti, e grazie anche a quella che attualmente è la migliore difesa dell'intera Nba, capace di concedere 88.3 punti a partita.

Tuttavia questo inizio incoraggiante è stato disturbato dall'ennesima uscita di scena per Tracy McGrady, fuori a tempo indeterminato per i noti problemi alla schiena.

I risultati
Houston @ Phoenix 91-102 L
Houston vs Cleveland 81-63 W
Houston vs Golden State 118-90 W
Houston @ Minnesota 84-90 L
Houston @ Charlotte 92-62 W
Houston @ Washington 114-109 W
Houston vs L.A. Lakers 94-102 L

Record attuale: 14-7

Posizione in classifica: secondo posto nella Southwest, alla pari con Dallas

I fatti
Ci sono due parole che i tifosi di Houston ormai rifiutano di leggere nei team reports, due parole capaci di far cambiare gli umori nel giro di breve tempo; la prima parola è "back", la seconda è "spasm", terminologia che negli ultimi tempi è stata perennemente abbinata al nome di Tracy McGrady ed è ritornata di stretta attualità  dopo la partita vinta contro Washington, dominata in lungo ed in largo dallo strapotere nel mezzo di Yao Ming (38, 11 rimbalzi, il fadeaway decisivo ed almeno due avversari fatti uscire per falli) ma abbandonata anzitempo da T-Mac dopo aver messo a segno 28 punti in tre quarti e mezzo.

Nemmeno le dichiarazioni dello stesso n. 1 dei Rockets hanno tranquillizzato eccessivamente l'ambiente, in quanto il giocatore si era dichiarato fiducioso di poter giocare la partita poi persa contro i Lakers solamente per vedersi costretto a svestire l'uniforme da gioco a tempo indeterminato, come recita il "day to day" che lascia spazio a troppe interpretazioni presente nel rapportino infortunati dei Rockets.
La squadra perde in questo istante un apporto di 19.9 punti a partita, 5.6 rimbalzi e 6.3 assists, quest'ultima media più alta di carriera ed involontaria testimonianza rivelante il passaggio di consegne ideale da lui a Yao quale principale terminale offensivo.

Persa dunque momentaneamente una pedina di importanza capitale per raggiungere gli obiettivi previsti, Jeff Van Gundy si è trovato costretto a distribuire i minuti lasciati vacanti promuovendo Luther Head da titolare (ottima la risposta con 21 punti e 4/8 da tre) e dividendo i compiti di backup di Rafer Alston tra Vassilis Spanoulis e John Lucas III. I Lakers hanno dominato la gara per la maggior parte del suo svolgimento nonostante la perdita di Lamar Odom, infortunatosi dopo essere stato stoppato da Shane Battier, e di fronte ad un Toyota Center pieno come non mai (18.392 presenti e record di presenze per l'impianto) il risultato di inizio quarto periodo riportava un deprimente +26 a favore di Bryant e compagni.

La reazione dei Rockets è curiosamente avvenuta dopo lo svuotamento della panchina, con un quintetto lanciato dal visibilmente accigliato Van Gundy comprendente Lucas come play (13 punti, 5/6 dal campo), Head come guardia, Novak e Padgett ali ed Hayes nel mezzo, composizione inconsueta ma capace di rifilare ai Lakers un sorprendente 26-1 di parziale, che per poco non riusciva a coronare la più grande rimonta della storia della franchigia.

In attesa di sapere gli esiti medici riguardanti T-Mac, che ha comunque dichiarato che prenderà  parte alla lunga trasferta che la squadra affronterà  tra due giorni, è doveroso fare un passo indietro per sottolineare un momento buonissimo per il team texano, accentuato da quattro vittorie in cinque partite, ivi compresa quella già  citata ai danni dei Wizards.
La difesa ha giocato un ruolo predominante in occasione degli scontri con Charlotte e Cleveland, alle quali sono stati concessi rispettivamente 62 e 63 punti, tenendo in entrambe le occasioni gli avversari sotto il 30% al tiro complessivo dal campo, statistica che vede anch'essa i Rockets come primi della classe.

Buone notizie sono arrivate anche dalla controparte offensiva, non al top della lega, che ha raggiunto quota 114 punti contro Washington e 118 (season high) contro Golden State, con quest'ultima gara contraddistinta da una delle migliori prestazioni dell'anno da parte di McGrady, autore di 31 punti e 7 assists, e coincisa con il career high di rimbalzi per Hayes, 15 in 31 minuti giocati.

Tornando alla stretta attualità , resta sostanzialmente spinosa la situazione di Bonzi Wells, che potrebbe tornare utile per riempire il vuoto lasciato da T-Mac nonostante un ritorno attivo sul parquet arrivato solamente ieri notte, dopo che l'ultima gara giocata era stata quella del 5 novembe scorso contro gli Hornets.

Sulla questione è piuttosto difficile avere delle informazioni precise, soprattutto perché Van Gundy non ne vuole fornire: l'allenatore sta cercando di giustificare parzialmente l'inutilizzo di Bonzi dietro un infortunio di cui si sa poco o nulla, ma traspare la volontà  da parte del coach di non approfondire troppo i dettagli dell'esclusione per evitare di peggiorare i rapporti, presumibilmente non ottimali, con il giocatore stesso.

Resta il fatto che 3 punti, 2 assists e 4 rimbalzi in 3 apparizioni sono statistiche inimmaginabili a dir poco per un giocatore il cui talento va decisamente più in là .

Che cosa riserva ora il futuro agli Houston Rockets?

In programma c'è un viaggio fuori dalle mura amiche che coprirà  i prossimi 9 giorni di calendario e proporrà  confronti insidiosi a Golden State, Los Angeles (dove Lakers e Clippers verranno affrontati di seguito), Portland e per finire San Antonio.

Sarà  compito di Yao Ming prendere in mano la situazione con carattere, dimostrando di aver superato definitivamente gli scogli caratteriali che ne hanno contraddistinto questi primi anni da professionista, e dimostrando di sapersi prendere sulle spalle una squadra anche in assenza dell'altra metà  del cielo, Tracy McGrady.

Yao ha già  fatto vedere di essere pronto al salto di qualità  diventando maggiormente aggressivo e chiedendo continuamente la palla sotto canestro, specialmente in quelle occasioni dove gli avversari di turno decidono poco saggiamente di non raddoppiarlo, e questo gruppo, in attesa di saperne di più su quella dannata schiena, ha tutte le possibilità  per fornire al cinese un cast di supporto più che degno.

Non ci rimane che restare a vedere cosa succederà .

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