Iverson chiede la cessione

I tifosi non si rassegnano all'inevitabile partenza di A.I.

[NDR: Premessa. Come ci ha segnalato un lettore, questo articolo è per larghi tratti una traduzione di un pezzo pubblicato su philly.com. Ci scusiamo per la precisazione tardiva]

Una decina di giorni fa, la mancata partecipazione ad un evento in cui era convocata l'intera squadra, è costata 20.000 dollari di multa ad Allen Iverson. Con il sovrapporsi degli eventi accaduti in questi ultimi giorni, è oramai quasi certo che la sua carriera nei 76ers sia giunta al termine.

Nello specifico, oltre alla multa, il giocatore non ha giocato contro Washington e Orlando nonostante il presidente e general manager Billy King abbia espressamente comunicato che il giocatore non è né stato sospeso né stato sottoposto a provvedimenti disciplinari.

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Quando è stato chiesto al proprietario della squadra, Ed Snider, se Iverson avesse giocato la sua ultima partita nei Sixers, lui ha risposto: "Probabilmente."

Supponiamo che Iverson non abbia preso parte alle ultime due partite come conseguenza ai dolori alla schiena che lo hanno tenuto in panchina nell'ultimo quarto della partita di mercoledì a Chicago. L'unica cosa certa è che a Chicago il giocatore ha avuto un lungo colloquio con King nel quale sembra abbia presentato la richiesta di essere ceduto ad un'altra squadra. Che cosa abbia detto per quanto riguarda il giocare per Maurice Cheeks non sì sa, ma è comunque evidente che il giocatore sia scontento. D'altra parte bisogna però ricordare anche i suoi dissapori con altri allenatori per i quali ha giocato, compreso l'Hall of Famer Larry Brown.

Cheeks è stato la persona che ha riferito ad Iverson che non avrebbe giocato le altre due partite della settimana.

L'incontro di Iverson con King è avvenuto dopo l'allenamento del 29 novembre, diventato famoso per il plateale abbandono della seduta da parte di Iverson che è tornato negli spogliatoi non risparmiando offese all'allenatore. Quello stesso giorno è stato l'unico giocatore della squadra a non presentarsi ad un incontro obbligatorio con gli sponsor ed alcuni tra gli abbonati all'intera stagione e alle poltroncine di bordocampo.

Dopo la sconfitta contro i Chicago Bulls ha però preso parte ad una riunione di squadra che sembra sia stata organizzata da Alan Henderson.

King si è rivelato fallimentare nella sua missione di cambiare la cultura della squadra ma rimane ancora in corsa per la missione di stravolgere radicalmente il roster.

Ovviamente ci sono degli interessati per Iverson. Snider non si sbilancia limitandosi a dire che gli interessi sono arrivati da metà  lega.

Nel draft di giugno si era arrivati vicinissimi alla conclusione dell'operazione in una trattativa a tre con Boston e Utah nella quale i Sixers avrebbero dovuto prendere la settima scelta del draft e la guardia Gerald Green dai Celtics e la power forward Carlos Boozer dai Jazz.

In quello scenario Wally Szczerbiak sarebbe passato ai Jazz e King avrebbe usato la settima scelta per prendere Randy Foye. I Sixers non sono stati però gli unici a tirarsi indietro nella trattativa.

Ad oggi non ci sono più ragioni per credere in un interessamento dei Celtics per Iverson, nonostante il loro director of basketball operation, Danny Ainge, continui a ribadire il proprio interesse nel portare una stella nella sua squadra.

Probabilmente King nell'estate avrebbe potuto acquisire Marcus Camby e Andre Miller da Denver, ma i loro contratti e la sensazione che la contropartita non fosse del tutto sufficiente non ha portato a buon fine l'operazione.

In questi giorni stiamo assistendo ad una squadra di basket in piena caduta libera e la cosa più assurda è che l'auto-distruzione dei Sixers potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata.

Ecco il mio ragionamento: sono il proprietario di una macchina molto costosa ma che stà  incominciando a presentare dei piccoli problemi che con l'andare del tempo potrebbero diventare gravi. Avrei potuto venderla e guadagnarci di più un paio di anni fa ma ho aspettato troppo. Così deciso di cercare un'incidente per cercare di prendermi i soldi dell'assicurazione in modo che possa prendermi un'auto nuova.

Se i Sixers riescono a sopravvivere alla cessione di Iverson, tutto questo potrebbe avere un senso.

Se chi ci sarà  al posto di King e Cheeks si presenterà  al prossimo draft con un po' di flessibilità  per quanto riguarda il salary cap per costruire la squadra attorno ad un nuovo giocatore, allora le cose potrebbero andare meglio.

Se poi il draft arrivasse due settimane dopo che Iverson e Kevin Garnett, oppure Iverson e Paul Pierce hanno celebrato il loro titolo NBA, sarebbero tutti contenti.

Ovviamente nessuno sa ancora come andrà  a finire, l'unica cosa certa è che Iverson non giocherà  mai più una partita con la canotta dei Sixers.

Iverson, oltre ad essere un grande giocatore è anche un grande enigma.
Quando Brown lo soprannominò "Zio" per cercare di provocarlo in modo da ottenere dei miglioramenti nel rendimento, Iverson rispose con una stagione da MVP che terminò con la cavalcata alla Finals. Quando alla fine sembrava che i due avessero trovato il modo di convivere in modo pacifico, Brown volle andarsene da Philadelphia e quando gli fu chiesto il perché, Iverson fu "The Answer".

Randy Ayers era troppo molle, Jim O'Brien troppo duro, Derrick Coleman troppo questo, Glenn Robinson troppo quello, Chris Webber troppo lontano per intendersi.

Iverson era impossibile da placare e l'unico errore dei Sixers è stato allo stesso tempo quello più grave, ovvero quello di cercare di placarlo. Licenziando O'Brien è stata data vinta la battaglia a Iverson. Non ha funzionato. Aggiungendo Webber sembrava di dare ad Iverson il secondo realizzatore del quale aveva bisogno. Non ha funzionato.

Nulla ha mai funzionato. Tutto quello che Iverson ha fatto è stato quello di giocare un brillante gioco individuale tutte le volte che indossava la maglia numero 3.

Quelli che adorano A.I. pensano che avrebbe potuto affrontare meglio la situazione ma biasimano la squadra.

Quelli a cui sta antipatico A.I. pensano che la squadra avrebbe potuto affrontare meglio la situazione ma biasimano il giocatore.

Buona fortuna nel convincere la parte opposta del proprio punto di vista. La verità  è che la squadra è costretta a scambiare uno dei migliori giocatori della lega, che virtualmente non ha speranza di trovare nessuna squadra che gli offra un contratto simile a quello attuale. King ha a che fare con tutto questo come i vari coach da Brown a Cheeks.

I Sixers non possono più sprecare tempo ed energie nel cercare di riordinare le cose ma hanno l'unica soluzione di trovare la migliore soluzione per fare lo scambio migliore per il loro giocatore più forte.

Devono sfasciare la macchina. Più grossa è l'entità  del danno, meglio è.

Non importa quanto vi possa piacere Iverson ed il suo gioco, il punto è che i Sixers ora come ora sono orribili. Con lui in squadra ancora per il resto della stagione le cose non andranno meglio lo stesso. La cosa più assurda è che non è colpa di Iverson ma è la pura e semplice verità  che aumenta il concetto che trovare un nuovo accordo con lui rovinerebbe la squadra.

La squadra è già  rovinata.

Sistemarla significa porre fine al ciclo di contratti astronomici e di lungo termine che King ha distribuito ad occhi chiusi. Signica schierare una squadra scarsissima per il resto della stagione, forzando giocatori giovani come Andre Iguodala e Rodney Carney e chi alto arrivi dallo scambio con Iverson, a giocare per più tempo e sperare che la draft lottery sia favorevole in modo che nel prossimo draft i Sixers possano prendere Oden, colui che viene già  definito come il prossimo LeBron James.

Questo significa che non ci sarà  una trade con Minnesota perché la loro prima scelta del 2007 è già  stata data ai Los Angeles Clippers. Questo significa nessuna trattativa che implichi l'arrivo di giocatori con contratti onerosi per la stagione 2007 o peggio ancora per la 2008.

Scelte del draft, contratti in scadenza e una mistica visione del futuro sono incredibilmente il meglio che i Sixers possono sperare da uno scambio per Iverson.

Prepariamoci all'incidente e chiamiamo l'assicurazione.

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