Giù il cappello, passa il re.
"Non c'è due senza tre" sembra un adagio valido anche per il football professionistico. I Titans lo devono conoscere bene, così come Vince Young che finisce con 19 su 29 per 218 yards aggiungendone 86 su corsa nella vittoria sui Texasans per 26 a 20.
Dopo i 21 punti recuperati ai Giants, dopo il field goal da 60 yards contro Indianapolis, cosa volete che siano 8 miseri punti. Certo, ma questa volta c'è voluto un supplementare per portare a casa la partita. Uno scramble da 39 yards e il quarterback nativo di Houston entra a braccia levate in end zone.
Non si può sognare un ritorno a casa più dolce.
"Ho visto aprirsi la linea, e ho usato il talento che Dio mi ha dato per entrarvi. E' stato un gran finale, proprio di fronte alla mia famiglia".
Tennessee ha sfruttato il gioco fin troppo conservativo degli avversari, incapaci di arrivare a colpire sul profondo, con un guadagno medio di 4.4 yards, ed assolutamente anonimi fin quando Dayne non ha messo qualcosa nel motore della formazione di Kubiak.
Nell'altro match della AFC South, erano di fronte le prime due squadre della classifica. Jacksonville si conferma fenomenale negli incontri casalinghi, e devasta i Colts, reduci da due gare disastrose e da tre sconfitte nelle ultime 4 partite. Indianapolis vede ora in pericolo il miglior record di conference. 44 a17 il finale di una gara a senso unico.
"Ho detto alla squadra, che da qui in avanti si vedrà di che pasta siamo fatti" ha ammesso l'head coach "ma abbiamo le capacità e il talento per reagire e ripartire. Dobbiamo migliorare alcune cose, ma so che sapremo farlo."
Generalmente le sconfitte non hanno mai un padre. In questo caso, invece, c'è anche una madre. La squadra di Dungy non riesce assolutamente a difendere le corse, peggiorando, se possibile, i propri già inguardabili fondamentali.
I Jaguars non hanno fatto altro che mettere la palla nella pancia di Taylor, 131 yards e una segnatura, e Drew, 166 e due segnature. Inutile lanciare quando ad ogni corsa chiudi il primo down. "E' difficile da descrivere" ha commentato Del Rio "E' stato un giorno fantastico per il nostro running game. Abbiano eseguito davvero bene"
La madre della sconfitta ha le sembianze delle mani di Harrison e Wayne. I ricevitori preferiti dell'MVP hanno "droppato" l'impossibile, arrivando ai 10 palloni persi. Incapaci di correre, i Colts sono piombati nell'incubo più nero. La rimonta dei Chargers.
San Diego, superando Denver con un perentorio 48 a 20, ha ora il miglior record di conference (11-2), e spera di poter ottenere il vantaggio del fattore campo, dopo la certezza del secondo titolo divisionale in tre anni.
Protagonista ancora e sempre Lui. Si rischia la noia, ma il Rb di san Diego è diventato monotono nella regolarità con cui entra in end zone. Con le tre segnature di domenica Tomlinosn ha già stabilito il nuovo record per segnature in una sola stagione, con 29.
"Il mio primo pensiero è stato quello di uscire dalla pila umana che mi ha sommerso, cercando di coinvolgere tutti nei festeggiamenti, e farli partecipi di questa felicità . Quando saremo vecchi e non potremo più giocare, questi saranno i momenti che ricorderemo, quelli che racconteremo a figli e nipoti. Potremo parlare di qualcosa di speciale. Oggi, abbiamo fatto la storia. E non c'è niente di meglio che dividere il piacere con questo gruppo".
Il match è esistito solo lo spazio di un attimo. All'inizio del terzo quarto Cutler, più efficace rispetto al debutto, pur con solo 4.9 yards di media per completo, è riuscito a trovare Scheffler due volte in end zone, riportando sul 28 a 17 la sua squadra, prima dello solito one man show finale. Troppo poco convertire il 20% di terzi down per sperare di vincere sul campo degli avversari. Denver, alla quarta sconfitta consecutiva, vede pericolosamente allontanarsi le possibilità di wild card.
Buon per i Broncos che anche i Chiefs hanno perso, ed è la prima volta dal 1995 che la squadra esce sconfitta nel mese di dicembre all'Arrowhead stadium. Grazie alle 283 yards lanciate da McNair cui Lewis ne ha aggiunte 81 su corsa. La parte del leone compete, comunque, alla difesa. Il reparto domina le partite. Trent Green ne ha fatto le spese.
"Riescono a mettere pressione come pochi. Riescono a creare perdite di terreno, costringendoti in situazione di terzo e lungo. Difficile uscirne".
Difficile anche solo restare vivi. 4 sacks, due intercetti e un fumble perso, questo il resoconto finale delle perdite. Baltimora è alla sesta vittoria in fila, ipotecando la AFC North. Bill Billick.
"La nostra difesa è ben orchestrata. Ci mettono molto orgoglio, non gli piace cedere terreno".
Pressione sul creatore di gioco avversario. Va di moda, chiedere ai Bills, che sono riusciti a trasformare in 14 punti gli errori di Chad Pennington ( 1 fumble e due intercetti). Schobel autore di 3 sacks, con Deeney che ne ha aggiunto un altro. Senza tempo per lanciare il quarterback dei Jets ha sbagliato spesso la misura, non trovando mai il timing giusto con i propri bersagli.
"E' frustrante essere sconfitti così in casa. E' difficile riprendersi dopo una sconfitta così dovunque avvenga, ma specialmente in casa. Ora vedremo che squadra siamo. Vedremo se riusciamo a risalire". La sconfitta sveglia New York da un sogno troppo grande per le reali potenzialità della formazione di Mangini, ora indietro di una gara rispetto a Cincinnati e Jacksonville.
Giocando una difesa semplice ed aggressiva, accompagnata da un attacco solido e capace di tre giochi da oltre 50 yards, Buffalo è sembrata la squadra migliore in campo, ben più concreta degli ospiti. McGahee, un noto Jet killer, ha superato il muro delle 100 yards per la quinta volta consecutiva contro New York ed ha aperto le possibilità di "play action", per J.P. Losman, concretizzate con il lungo touchdown di Evans.
"La stagione non è finita. Abbiamo molta strada da fare, ma se continuiamo a vincere, non si sa mai cosa può succedere". Il quarterback ci spera ancora.
Può crederci anche per la sconfitta di New England, incapace di espugnare il Dolphin Stadium. Anzi, la squadra di Belichick ha subito l'onta di uno shutout.
"Rimango fiducioso. Sono molte le squadre che vorrebbero essere nella nostra posizione. Poche ci sono davanti"
Rimane il fatto che la formazione non attraversa il proprio miglior momento, e continua a commettere errori madornali. Errare è umano, perseverare diabolico. Difficile spiegare gli ulteriori 3 palloni ceduti, che portano il totale delle ultime tre partite a 11. Babbo Natale è in anticipo in Florida.
La difesa di Miami ha offerto molti "look" differenti all'attacco in maglia blu, confondendo una linea offensiva incapace di bloccare. Taylor, allineato da end, outside e middle linebacker, non ha reso semplice il compito agli avversari.
La felicità nelle parole della stella: "C'è rivalità . E' un incontro intra-divisonale. E' una delle prime due/tre squadre della lega. E' un grande risultato per Noi".
Bardy, costantemente sotto pressione, è stato messo a terra ben cinque volte. La frustrazione si è notata fin dal secondo quarto, quando al quinto infruttuoso possesso, il giocatore ha redarguito i compagni mentre usciva dal campo.
"Non siamo stati in grado di fare niente di positivo oggi".
Alla fine la squadra collezionerà solo 189 yards, con un guadagno medio di sole 3.3 yards.
Ultimo incontro della giornata, per quanto riguarda l'American Conference, il facile successo dei Bengals sui Raiders, per 27 a 10. Tutto secondo pronostico, nessuna novità . Ogni giocatore chiave dell'attacco dal casco tigrato si è distinto.
Houshmandzadeh e Chad Johnson oltre le 100 yards su ricezione, Rudi Johnson con due segnature e 117 yards su corsa: "Eravamo con le spalle al muro. Abbiamo capito la situazione e ne siamo venuti fuori lottando" le parole del running back. Palmer, pur con il massimo stagionale di intercetti (3), ha lanciato per oltre 290 yards contro la miglior difesa sui passaggi. Cincinnati vola con la quarta w in fila, ed è, al momento, leader nella corsa ad un posto di wild card.
Troppa la differenza in campo. 35 minuti di possesso palla, quasi tre yards di guadagno medio in più, e un complessivo di 439 contro 223. Un trend già vissuto sull'altra sponda. La difesa tiene a galla la squadra, recuperando 4 palloni, l'attacco sciupa con errori e turnovers. Davvero niente di nuovo. Per i Raiders.