Chris Webber rientra dall'infortunio ma la squadra non riesce ancora a vincere
Cercare di leggere il linguaggio del corpo è come cercare di leggere i fondi del caffè oppure cercare di interpretare i toni di una conversazione che si stà osservando da una distanza nella quale non ci è possibile sentire le parole.
Ma non c'è bisogno di affidarsi ad un mazzo di tarocchi per capire che i 76ers non sembrano parlare la stessa lingua del campo di gioco.
Sul 5-11 hanno perso 11 delle loro ultime 13 partite.
Otto su dieci sono state sconfitte in trasferta non riuscendo a realizzare nemmeno 100 punti e con una percentuale realizzativa inferiore a quella degli avversari.
In alcune partite sono partiti fortissimi ma si sono sempre fatti rimontare per poi andare a perdere delle partite praticamente già vinte in parte per colpa dell'insufficiente gioco fisico nell'area pitturata dove hanno concesso troppi layup e schiacciate.
Ovviamente quell'area di gioco è affidata a Samuel Dalembert.
Lui stesso ammette che ultimamente non sta giocando bene. La domanda però è qual è il problema? Il suo linguaggio del corpo lascia presagire come molte volte cerchi di trattenersi, probabilmente per la paura di incappare troppo presto con problemi di falli che lo porterebbero in panchina limitando così la sua influenza nella partita, forse può anche indicare una sua titubanza o insicurezza nell'andare a stoppare.
Come se non bastasse, durante l'allenamento di giovedì Shavlik Randolph si è fratturato la caviglia sinistra in uno scontro con Andre Iguodala.
Il giocatore starà fuori a tempo indeterminato visto che non si conoscono ancora i tempi di recupero.
Iguodala ha detto che l'infortunio è comparabile alla gamba rotta che ha stroncato la carriera del quarterback dei Washington Redskins, Joe Theismann, quando venne colpito dal linebacker dei New York Giants, Lawrence Taylor, in una partita di Monday Night Football del 1985.
Chiudiamo l'analisi della settimana parlando proprio di Iguodala che sembra stia diventando sempre di più una point guard.
Già prima della sua crescita improvvisa nel suo anno da senior alla high school, Iguodala aveva già giocato alcune partite come point
E' successo così anche nelle partite del weekend contro i New Jersey Nets e i Minnesota Timberwolves.
Il coach Maurice Cheeks ha detto che la ragione per questo cambio di ruolo è semplicemente quella di mettere nelle mani di Iguodala il pallone per permettergli di fare un impatto nella gara.
Iguodala sembra soddisfatto del suo nuovo ruolo perché appare agli avversari in un'ottica differente da quella in cui li aveva abituati e viene coinvolto maggiormente nella fase offensiva.
Oltretutto il giocatore è convinto che potendo portare palla gli sarà permesso di essere maggiormente aggressivo.
La decisione di Cheeks di spostare Iguodala come point significa che il rookie Rodney Carney giocherà come ala piccola d'ora in poi.
Le partite della settimana
Heat - 76ers 103-91
La lavagna nello spogliatoio dei Sixers diceva tutto.
Come prima scritta, in parte al nome della guardia di Miami, Dwayne Wade, c'era la descrizione: "Testa del Mostro", ed il coaching staff non ha mai avuto così ragione. Wade ha eclissato la prestazione di Allen Iverson che ha chiuso con 45 punti.
Nel secondo tempo gli Heat hanno fatto degli accorgimenti difensivi su Iverson che dopo aver realizzato i suoi primi due tiri nel terzo quarto ne ha poi messi solamente 5 dei suoi ultimi 17, sbagliandone sette di seguito nel terzo quarto.
Dall'altra parte, Wade ha evitato tutto quello che i Sixers hanno tentato di fare per bloccarlo chiudendo la sua terza partita consecutiva con almeno 30 punti e 12 o più assist, record che ritorna nell'NBA per la prima volta da quando c'era riuscito Kevin Jhonson di Phoenix nel 1989.
I Sixers hanno tirato con la peggior percentuale di stagione (37.1%) mentre gli Heat sono stati gli avversari più precisi che si sono incontrati, avendo chiuso con un impressionante 58.7% se si pensa che prima di questa partita la loro media era del 42.7%.
Alonzo Mouning ha dominato in difesa con 7 stoppate coronate da 14 punti.
In tutto questo i Sixers hanno comunque fatto qualcosa di buono. Ha preso il massimo stagionale di rimbalzi offensivi (19), sono stati migliori degli Heat nelle seconde occasioni (24-6) e hanno forzato 23 turnover che hanno fruttato 27 punti.
L'andamento della stagione è però rappresentato da questa statistica: Randolph e Dalembert hanno messo assieme 11 rimbalzi offensivi ma sempre assieme sono stati orribili in attacco con 1/14.
Nets-76ers 112-107
Sarebbe stato ideale per i Sixers vincere questa partita per mettere a termine la striscia negativa e per consentire a Carney un giorno di poter raccontare ai propri nipoti di come abbia vinto la sua prima partita da titolare.
Ma per fare tutto ciò i Sixers dovevano rimontare 11 punti negli ultimi 64 secondi.
I Sixers si sono presentati a sorpresa con Carney titolare e Iguodala spostato in posizione di point.
La mossa ha portato alcuni risultati interessanti con Carney che è stato in campo più di tutti, quasi 41 minuti, contribuendo con 20 punti, 5 rimbalzi, 2 palle rubate e 1 stoppata. Iguodala ha messo 11 punti ma con soli 2 assist e 4 turnover.
Nel secondo quarto i Nets hanno tirato con quasi il 62% chiudendo il primo tempo sul 56-49 e nel terzo quarto hanno aumentato il loro margine a 15 punti realizzando 11 dei loro primi 19 tiri.
Il tentativo di rimonta dei Sixers è stato tentato nell'ultimo quarto dove il distacco si è ridotto fino al 94-91 grazie ad un layuo di Carney a 3:52 dal termine.
Non è stato della partita Kyle Korver che è rimasto in panchina per una distorsione alla caviglia occorsa in allenamento. Giunge così al termine la striscia di 205 partite consecutive nella quale è stato utilizzato il giocatore.
76ers - Timberwolves 84-95
I 76ers continuano a dire che una vittoria curerebbe un sacco di cose solo che a questo punto non sembra proprio esserci una cura per quello che sta succedendo.
Tornando a giocare tra le mura amiche dal 24 novembre, i Sixers hanno giocato nella stessa maniera inconsistente che ha caratterizzato le loro partite in trasferta.
Si arriva così alla quarta sconfitta consecutiva con un record di 2-11 dopo l'insperata partenza da 3-0. E le cose sembrano mettersi addirittura peggio.
Alla fine di ogni partita come questa, i coach e i giocatori si riuniscono per cercare delle risposte e trovare un modo per cambiare in meglio la situazione, ma non è facile.
Nella conferenza stampa del dopo partita Cheeks è apparso depresso e con voce bassa ha comunicato che la squadra ha dato il proprio meglio ma che in questo momento il proprio meglio non riesce ad essere abbastanza.
In questa partita si è fatta acqua da tutte le parti, sia in attacco che in difesa. I Minnesota Timberwolves hanno tirato con il 52% mentre i disastrosi Sixers non sono andati oltre il 39%.
Iverson ha sbagliato tutti i suoi 7 tiri del secondo tempo chiudendo con 26 punti e 7 assist.
Cheeks ha schierato lo stesso quintetto modificato della partita precedente ma questa volta Carney incappa in problemi di falli realizzando così solamente 10 punti mentre Iguodala ne realizza 12 con 5 assist.