Problemi in trasferta

A Cleveland arriva la quarta sconfitta consecutiva in trasferta

La storia della settimana

Allora, nessuno dice che nell'NBA è semplice giocare in trasferta, ma sembra che i Sixers tendano a fare diventare le cose ancora più difficili di quello che già  sono.

Sabato hanno perso la loro quarta partita consecutiva in trasferta, con il record delle trasferte precipitato su un 2-6 dopo la sconfitta contro i Cleveland Cavaliers.

Questo è un campanello d'allarme da tenere altamente in considerazione visto che prima del ritorno al Wachovia Center ci saranno altre due trasferte, una delle quali contro i Miami Heat.

L'ultima sconfitta è stata proprio una di quelle difficili da digerire: alla fine del primo quarto la squadra era in vantaggio di 13 punti mentre all'intervallo i punti di distacco erano ancora 13 ma questa volta a favore dei Cavaliers. La cosa che ha fatto più arrabbiare è stata la reazione nel secondo tempo, o meglio la non-reazione visto che non si sono registrate significative azioni offensive, difensive e neppure a rimbalzo.

Nella prossima partita non si prevede che le cose possano mettersi meglio, neppure contro degli Heat con lo stesso record dei Sixers (5-8) e privi di Shaquille O'Neal.

Il migliore rimbalzista della squadra, Chris Webber, salterà  la sua sesta partita stagionale per dei problemi alla schiena.

In tutta la stagione scorsa, Webber aveva saltato solamente cinque partite a causa degli infortuni, per poi saltare altre due partite nel finale della stagione con la corsa ai playoff ormai già  bella che finita.

Nelle scorse cinque partite in cui la squadra ha dovuto fare a meno di lui, il conteggio dei rimbalzi è stato negativo per ben tre volte, compreso il 49-36 di Cleveland.

Neppure Samuel Dalembert sembra poter risolvere il problema visto che in assenza di Webber la sua media rimbalzi è di 6.8 mentre quando gioca al suo fianco rende leggermente meglio con un 8.1.

Il sostituto Steven Hunter, che ha dovuto saltare anche lui le ultime cinque partite, ha svolto un allenamento leggero e il suo impiego nella partita di Miami verrà  deciso solamente negli ultimi istanti precedenti la palla a due.

Ma i problemi non riguardano solamente la fase difensiva e i rimbalzi. I Sixers a Cleveland hanno tirato pochissimo nel secondo quarto consentendo così ai Cavs la rimonta, in una partita che si è conclusa con il minimo di stagione negli assist di Allen Iverson che ne ha sfornati solamente 10.

Le partite della settimana

Nella prima partita della settimana, i Sixers sono a corto di uomini a causa degli infortuni e devono affrontare una delle squadre pià  stabili di tutta la lega. Il risultato è fin troppo scontato con i Detroit Pistons vincitori 97-87.

Le assenze che hanno limitato il gioco della squadra sono quelle di Iverson, Webber e Hunter rendendo di fatto la partita facile ai Pistons che non si sono mai trovati sotto per tutta la partita.

L'illusione di una possibile rimonta si è avuta sul punteggio di 78-72 grazie ad un deciso layup di Rodney Carney con ancora quasi 9 minuti al termine, solo che i Pistons si sono ripresi subito allungando nuovamente le distanze sull'88-74 nel giro di un paio di minuti.

Nella partita successiva si và  finalmente ad affrontare una squadra che naviga nelle stesse cattive acque dei Sixers, solo che nemmeno questa volta si riesce a girare la barca per portarsi in salvo.

Ancora privi di Iverson, Hunter e Webber, la squadra si batte onestamente ma i Milwaukee Bucks hanno la meglio 98-94 sospinti da un Michael Redd che chiude la serata con 32 punti.

La sconfitta mette così alla strette Philadelphia a causa dei problemi che ultimamente stanno trovando in trasferta e a complicare ulteriormente le cose c'è il fitto calendario che non permette un sufficiente tempo di recupero con la partita contro i Chicago Bulls seguita immediatamente dalla trasferta di Cleveland per poi continuare sempre con la valigia in mano, lunedì a Miami.

Anche questa volta il sostituto di Iverson è stato Willie Green che ha chiuso con 24 punti mentre Andre Iguodala realizza una tripla-doppia con 18 punti, 16 rimbalzi e 10 assist.

Ironia della sorte, i Bucks si ritrovano per la prima volta in vantaggio a poco più di un minuto dal termine grazie a due tiri liberi di Redd. La partita è poi sfuggita di mano con Kyle Korver alla lunetta che mette solamente uno dei due tiri a sua disposizione con 39 secondi al termine.

Sempre Redd e Korver sono i giocatori "decisivi" della partita, con il primo che aggiunge un altro libero a 5 secondi dal termine e il secondo che perde palla ponendo così termine alla partita.

Si arriva così alla partita contro i Bulls dove Iverson durante la conferenza stampa di fine partita comunica di aver sofferto tutta la partita gli effetti dell'operazione al dente del giudizio. Il problema è che se non lo diceva lui non se ne sarebbe accorto nessuno, avendo chiuso con il suo record stagionale di 46 punti e aggiungendo 10 assist nella prima e unica vittoria settimanale, 123-108.

Nulla cambia per il resto con le costanti assenze di Webber e Hunter.

Chicago parte subito male mettendo solamente due dei loro primi nove tiri, ma il merito questa volta è tutto della difesa di Philadelphia. Infatti oltre a recupeare quattro palle perse di Chicago nei primi 8 minuti, i Sixers hanno sempre messo le mani in faccia ai tiratori avversari.

Sembrava così che si stesse mettendo bene anche a Cleveland con il primo quarto chiuso in vantaggio di 13 punti e con LeBron James che ha passato tutto il quarto a litigare con il canestro.

Solo che le cose si sono ribaltate e i Cavaliers hanno rimontato senza doversi affidare più di tanto a James.

Nel secondo tempo della partita poi non c'è stata più storia grazie anche al risveglio di James e arriva quindi la sconfitta 108-95.

Al termine della partita Iverson ha detto che questa è stata la peggiore sconfitta della stagione e non ha per niente esagerato.

La squadra è crollata in ogni aspetto del gioco.

Andiamo ad analizzarli uno ad uno incominciando dalla difesa: I Cavaliers realizzano solamente due dei loro primi 15 tiri con 6 palle perse permettendo un primo strappo dei Sixers che si portano sul 25-12. Solo che Cleveland all'inizio dei rimanenti tre quarti tira con almeno il 55%.

I rimbalzi: dovendo fare a meno per la quinta partita consecutiva di Webber e Hunter, la squadra è stata schiacciata sotto canestro 49-36 concendendo 19 rimbalzi offensivi.

L'attacco: quando nel secondo quarto i Cavs hanno fatto l'incredibile rimonta dando 26 punti ai Sixers, la squadra ha tirato con il 30% perdendo 5 palle. Per il resto della partita non sono poi andati oltre il 40%.

La cosa più pazzesca è che i Cavs hanno giocato i primi 6 minuti e mezzo del secondo quarto senza James e nonostante questo hanno sovrastato i Sixers con un parziale di 18-5.

La partita è così cambiata velocemente tra il primo e il secondo quarto. I Sixers vanno così a Miami cercando di capire come le cose possano cambiare in fretta.

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