L'unico momento felice della settimana è arrivato con la vittoria di Seattle
Il fatto della settimana
Le prestazioni insoddisfacenti sono in più zone di quelle che Chris Webber vorrebbe accettare. Riguardano anche il nuovo approcio difensivo della squadra e l'inevitabile cambiamento di ruolo in un giocatore giunto ormai al suo quattordicesimo anno di NBA.
Dall'ottica del giocatore è comprensibile che per quest'ultimo il momento di cambiare non dovrebbe mai arrivare.
Webber ha avuto una carriera lunga e produttiva detenendo le medie di 21.6 punti. 10.1 rimbalzi e 4.4 assist. La scorsa stagione ha giocato 75 partite, il suo massimo dalla stagione 1999-2000 quando giocava nei Sacramento Kings non tralasciando la sua migliore stagione come rookie nei Golden State Warriors la stagione 1993-94.
Si è impegnato per ritrovare la forma, anche se non tutto il suo atletismo, dopo l'operazione per una microfrattura al ginocchio, ma nelle prime sei partite della stagione si è già ritrovato escluso dall'ultimo quarto per un paio di volte.
Le sue medie di questa stagione sono di 9 punti, 11 rimbalzi e 3 assist con una percentuale al tiro del 37.3%. Ma non sono i numeri che lo hanno tenuto fuori dal campo..
Coach Maurice Cheeks aveva messo già in precedenza le cose in chiaro comunicando che sarebbe ricorso a delle sostituzioni in relazione agli avversari da affrontare. Se gli avversari schierano quattro piccoli ed un lungo, schiera un quintetto simile. In base alle singole situazioni Cheeks sceglie tra Samuel Dalembert e Steven Hunter per tentare le stoppate o Webber per le giocate in post.
Questa è la situazione che ha portato un quotidiano di Sacramento a scrivere che Webber avrebbe chiesto di essere ceduto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra essere stata la decisione di Cheeks che lo ha tenuto in panchina negli ultimi 16 minuti della partita contro i Seattle SuperSonics, la terza partita della stagione in cui il giocatore non viene schierato nell'ultimo periodo.
Mettendo assieme il suo stipendio da capogiro (20.7 milioni questa stagione più 22.3 per la prossima) alle sue ridotte condizioni fisiche dopo l'operazione al ginocchio, Webber al momento non è facilmente piazzabile sul mercato ma forse la situazione potrebbe diventare più malleabile verso febbraio con in vista la chiusura degli scambi.
I giocatori al loro ultimo anno vengono spesso utilizzati per alleggerire il salary cap in vista della stagione successiva e così una squadra potrebbe essere interessata all'acquisizione di Webber per questo motivo ma sicuramente la sua nuova squadra non sarebbe entusiasta di dover pagare anche lo stipendio di questa stagione.
Webber ha però smentito personalmente la notizia pubblicata dal quotidiano.
Sono stati chiesti lumi a riguardo pure a Cheeks che ha ribadito di essere concentrato sul gruppo piuttosto che su di un singolo giocatore. Una cosa chiara fin da subito è che Cheeks è diventato veramente più severo ed esigente con i suoi, non togliendo minutaggio al solo Webber ma nelle ultime sette partite Dalembert non ha giocato per due volte l'ultimo periodo, Andre Iguodala in un occasione è stato tenuto a riposo per quasi tutto l'ultimo periodo.
Webber però non riesce ad accettare l'idea ed allo stesso tempo una trade che coinvolga il giocatore diventa alquanto complessa.
Durante l'estate ci sono state dei contatti preliminari con la dirigenza dei New York Knicks ma non se n'è poi fatto più nulla.
Sentendo che Webber è scontento con i Sixers, i tifosi dei Warriors si sono ricordati che la loro squadra, con Webber rookie dell'anno e Don Nelson in panchina, aveva vinto 50 partite. Nelson è ritornato, che possa essere giunto il momento di un altro ritorno?
Le partite della settimana
La striscia di tre sconfitte consecutive viene interrotta alla Key Arena con la vittoria 96-90 sui Sonics.
Quasi tutti hanno disputato una buona partita, su tutti Iguodala che ha chiuso la serata con 12 punti, 9 assist, 8 rimbalzi e 3 palle rubate.
Arrivano quindi le due sconfitte contro i Phoenix Suns e i Los Angeles Clippers.
Cheeks ha trovato comunque nei suoi dei segnali incoraggianti, dati anche dal fatto che nell'ultima partita di sabato, quella contro i Clippers, la sconfitta è arrivata nel supplementare dovendo fare a meno di Webber e Hunter.
Allen Iverson ha giocato più di 49 minuti ma gli ci sono voluti 31 tiri per segnare 29 punti.
La sconfitta conclude il viaggio ad ovest sull' 1-2 facendo scendere la squadra sotto il .500 (4-5) per la prima volta nella stagione.
La settimana che arriva non sarà semplice con quattro partite in cinque giorni, comprese le trasferte di Milwaukee e Cleveland e dovendo ospitare squadre scomode come Pistons e Bulls.