Magra colossale per Miami all'opener…
Dopo un mercato estivo piatto come una tavola da surf, seguito da un Europe live tour che ha riscattato una pre-season alquanto soporifera, finalmente si è giunti a fine ottobre, periodo gradito a noi cestofili più che per i canditi e le burle della notte di Halloween, per l'inizio delle 82 tappe in cui ognuna delle trenta franchigie Nba dovrà cimentarsi con l'obiettivo – almeno per i più – di raggiungere i playoffs.
Questa settimana inaugurale si è rivelata più pazza del solito riservando subito magre figure alle "powerhouse" della lega (avvezze a ben altre partenze) e indicando che altre squadre - tra tutte i Lakers – sono probabilmente meglio attrezzate di quanto ci si potesse aspettare"
Chi considerava il team preferito da Jack Nickolson poca roba con Kobe ad osservare in giacca e cravatta a bordo campo, si è dovuto ricredere fin dall'esordio: quando un Odom versione “Lamarvelous” ha pilotato i suoi ad una rimonta sensazionale (da meno venti nel primo, a più quindici nell'ultimo quarto") contro i Suns, letteralmente surclassati da una squadra più affamata di loro e presumibilmente in migliori condizioni psico-fisiche (“Avevamo la pancia troppo piena dai successi dell'anno scorso” ha dichiarato un perplesso Mike D'Antoni a fine gara).
L'assolo dei "Kobe-less" è proseguito poi contro i Warriors (inverecondo esordio casalingo per Nellie") e i Sonics, quando Bryant ha inaugurato la nuova "24" evidenziando un altruismo che l'anno scorso si era visto solo in post-season…
Considerando il rigenerato Lamar, il sempre più prezioso figlio del grande Bill Walton e soprattutto la cospicua dose d'energia offerta alla causa dall'imberbe Bynum e dal redivivo Turiaf (decisivo con la sua fisicità sia ad Oakland, che contro Seattle) , non sembrerebbe improbabile rivedere coach Jackson e i suoi sopra il prestigioso traguardo delle 50 vittorie stagionali, e considerare ormai definitivamente accantonato il "limbo" in cui si son trovati in questi due anni senza the Diesel"
A proposito di Shaq; son stati proprio i suoi Heat a macchiarsi di un'imbarazzante sconfitta contro i voraci Bulls, i quali non si son certo fatti pregare per razziare l'opulento banchetto preparato per festeggiare la consegna degli annelli ai campioni del mondo"
E' andata - se possibile – peggio ai loro rivali dello scorso giugno"
Se poteva starci una sconfitta contro gli speroni all'esordio, non crediamo che Mark Cuban (già irritato dal nuovo regolamento cucito dal commissioner su misura per lui) avesse preventivato di assistere ad una netta sconfitta a casa di Yao Ming, (con Shaq già ai box, chiaramente il miglior centro sul pianeta") e soprattutto in casa sua, proprio contro il poco amato ex Don Nelson, il quale ha reso noto che gradirebbe che il buon Mark gli elargisse quei cinque milioni di dollari che ancora gli deve dallo stipendio della stagione 05-06 ( quando lasciò l'incarico a marzo convinto di fare un favore alla proprietà …).
Se poi aggiungiamo che alla cerimonia celebrativa del titolo della Western, lo stendardo s'è inceppato mentre veniva issato sul soffitto dell'arena, capiamo come la stagione per i bianco-blu di Dallas non sia esattamente iniziata sotto i migliori auspici…
Ad essere inceppati sembrano pure i Phoenix Suns: che la stagione di Stat sarebbe stata un roller coaster lo si sapeva, meno prevedibili erano le difficoltà d'inserimento di Banks, (l'MVP - sublime come al solito – preferirebbe non doversi consumare anche in questa regular season") le padelle di Raja ( neanche il 30% da tre, nelle prime quattro uscite..) e soprattutto la rivedibile condizione fisica di Boris Diaw, lontano parente dello scintillante atleta che lo scorso maggio ne mise 25 di media in una finale di conference.
Chi invece la forma non la perde mai è certamente il meraviglioso Allen I: i 33 di media non fan più notizia, rimangono invece impresse le tredici assistenze contro Miami e soprattutto quell'incredibile acrobazia con la quale ha vinto la gara di Orlando.
Detto ciò è noto come le fortune di Phila dipenderanno dalle prestazioni di Korver (letale il suo avvio) e di Iguodala (preferibile da "4" e con Dalembert seduto – come nel finale contro gli Heat ) .
Inutile invece attendersi un Webber che dica il fatto suo in vernice; pazienza.
Tra coloro che son scattati meglio dal cancelletto, ci sono indubbiamente gli Utah Jazz; la squadra di Sloan quest'anno può contare sin dall'inizio sulla "frontline" più completa della lega: Kirilenko-Boozer-Okur; non è perciò una sorpresa vederli imbattutti dopo quattro gare, (già schienati Suns e Pistons) .
Bisognerà piuttosto vedere se nello "spot" di guardia Giricek e CJ Miles continueranno a fare buone cose come in quest'avvio, mentre l'esperienza del pluri-anellato Fisher è una polizza assicurativa nel caso Deron Williams dovesse incappare in qualche serata di luna storta: possibile dunque che i Jazz vincano la North-West?
Certo, anche perché i più diretti inseguitori - ossia i Nuggets – seppur dotati di talento in esubero (apprezzabile l'esordio di Jr. Smith), hanno parecchie grane da risolvere: dal rapporto Martin - Karl, ad una chimica di squadra ancora in divenire"
Lodevole anche la partenza degli Hornets, anche se il loro calendario (Boston , Indiana e Houston ) non è stato certamente proibitivo"
Chi - calendario o no – continua a far parlare di sé (male, s'intende) è la sgangherata truppa di Isiah Thomas, il quale dopo una pre-season in cui sprizzava ottimismo da tutti i pori , è stato costretto ad una mesta retromarcia dopo l'imbarazzante sconfitta contro Indiana, preparando l'ambiente ad un possibile mese di novembre da chiudersi 5-6 sconfitte sotto il "par" del 50%…
Nel dubbio , il Garden - ormai sull'orlo di una crisi di nervi – ha subissato di “boo” quasi tutti i blu-arancio, in particolar modo l'ex "messiah" da Coney Island , il quale se non altro ha dimostrato di essere ancora la migliore point-guard del lotto per… sincerità , ammettendo di meritare il disappunto (eufemismo) dei suoi tifosi per aver giocato - udite-udite – "da spazzatura" contro i Pacers (1-9 al tiro, 1 assist, varie palle perse").
Dopo la prevedibile sconfitta contro gli Spurs, i Knicks s'imbarcheranno per un tour ad Ovest, quindi al rientro li attenderanno: Lebron, Arenas e Wade. Il Ny Post ha già pronosticato per Isiah l'equivalente americano del nostrano "non arriva a mangiare il panettone"…
Coraggio: dopo tutto siamo solo alla prima settimana!!!