Preoccupazione in casa Sixers dopo la fine della preseason
Non c'è stato molto da fare per alcuni giocatori nel secondo tempo della partita di preseason di venerdì 20 ottobre tra i 76ers e i New Jersey Nets tranne che il destare una buona impressione tra le persone che decideranno il loro futuro.
E' proprio quello che hanno voluto fare i rookie Ivan McFarlin e Steven Smith che nella sconfitta per 102-92 hanno comunque messo delle note positive nelle loro statistiche personali.
McFarlin è sempre presente sul tabellone che indica i migliori e in questa partita, seppur giocando solamente 21 minuti, ha segnato 10 punti e preso 8 rimbalzi. Smith è sceso in campo negli ultimi sei minuti e ha contribuito con 9 punti e 4 rimbalzi.
Sembrerebbe la situazione in cui i due stessero per giocarsi un posto in squadra tra di loro, ma nessuno dei due ha il tempo per pensare alla cosa dato che devono assolutamente produrre quando il coach Maurice Cheeks li chiama in causa.
Parlando sempre dell'approccio dei rookie, la prima scelta Rodney Carney ha avuto qualche problema. Entrando in partita nel primo quarto ha dovuto subito accollarsi un bruttissimo cliente andando in marcatura su Vince Carter che non gli ha letteralmente mai fatto capire nulla. Così la partita di Carney si è chiusa con 2 punti, 3 palle perse e 4 tiri sbagliati.
Allen Iverson si è trovato a proprio agio a giocare con dei compagni a cui non è proprio abituato e nei suoi 25 minuti ha sfornato 8 assist ma segnando solamente 7 punti e chiudendo 3/12 al tiro.
I migliori realizzatori per i Sixers sono stati Shavlik Randolph e Chris Webber, nell'occasione spostato in posizione di centro per sostituire l'indisponibile Samuel Dalembert. Entrambi hanno chiuso con 13 punti.
Kyle Korver è partito dalla panchina per la quinta volta consecutiva. Ha chiuso con 3/10 segnando 7 punti e per la prima volta nella preseason rimane sotto i 10 punti dando l'impressione di essersi ormai rassegnato al suo ruolo in panchina.
Nelle sue prime 3 stagioni in NBA, Korver è partito titolare in 100 partite su 238 e prima di questa partita le sue medie partita erano di 16.8 punti e 6.7 rimbalzi con una percentuale da 3 punti del 47.6%.
Cheeks ha detto di essere soddisfatto del modo in cui Korver ha giocato, dicendo addirittura che lo ha ritenuto uno dei migliori in campo.
Quattro giorni dopo, però, Cheeks non era più così soddisfatto seppure abbia detto con un sorriso molto forzato di non essere contrariato nella sconfitta 113-102 contro i New York Knicks.
Il coach però avrebbe avuto tutti motivi di questo mondo per essere contrariato. Non andiamo a pensare al solo risultato, ma i giocatori hanno dimostrato una preoccupante incapacità di trasferire sul campo i principi difensivi che lo staff tecnico aveva preparato apposta per questa partita. I giocatori sono apparsi più lenti del solito, non comunicando tra di loro nel modo corretto non offrendo un livello di gioco che dovrebbe avere una squadra vincente.
I Sixers non possono scusarsi dietro le assenze di Iverson e Dalembert visto che tutti i 14 giocatori a disposizione non hanno fatto nulla che si avvicinasse a quello che era stato preparato prima di scendere in campo. Hanno concesso layup, schiacciate, 13 triple, sono stati battuti nettamente sul campo e hanno ripetutamente commesso degli errori sia uscendo dai timeout che dalla linea dei tiri liberi. Nei rimbalzi sono stati battuti 39-29 e anche nelle seconde opportunità al tiro hanno ceduto 14-5 con un distacco massimo dai Knicks che è arrivato anche ai 20 punti.
Ancora più preoccupante è il fatto che i Knicks erano privi di Stephon Marbury, Jared Jeffries, Jerome James e Malik Rose.
Cheeks ha come missione quella di cambiare l'attenzione della propria squadra dalla fase offensiva a quella difensiva, una situazione che Willie Green definisce ancora come un "work in progress". Ma questo lavoro stà andando avanti parecchio a rilento.
Giunti a una settimana dall'inizio della regular season, i Sixers hanno almeno reso l'attesa più facile rompendo il digiuno di vittorie e chiudendo così la preseason con la vittoria 110-88 contro i New Jersy Nets.
E' passato solamente un giorno dal disastro contro i Knicks e la fase difensiva è apparsa in miglioramento.
I Sixers, che finiscono quindi con il record di 3-4, hanno procurato 28 turnover limitando i Nets a una percentuale di tiro del 43.8%. Un grande miglioramente pensando solamente al 55% che i Knicks avevano avuto la sera precedente.
I Sixers hanno preso il controllo della partita nel secondo quarto anche grazie ai 12 turnover dei Nets.
Un altro segnale incoraggiante per i Sixers è arrivato dal gioco di Green. Nelle sei partite precedenti la sua media realizzativa era un terribile 26%, ma nel secondo tempo Green ha messo 5 canesti consecutivi chiudendo con 16 punti.
Questa prestazione porta Cheeks a dover prendere una decisione per la prima partita di campionato, mercoledì in casa contro Atlanta. Farà partite titolare Green che è reduce da un grave infortunio al ginocchio o lo lascierà in panchina facendo invece partire titolare Kevin Ollie?
Il migliore realizzatore della partita per i Sixers è stato Korver con 22 punti mentre Andre Iguodala ha chiuso con 15. Iverson ha chiuso con 12 punti e 12 assist.
Da segnalare il ritorno in campo di Dalembert dopo che aveva perso le ultime tre partite. Prima della metà del primo quarto aveva già raggiunto 3 falli ed in 13 minuti ha chiuso con 2 punti e 3 rimbalzi.