MIke Bibby è il leader della nuova versione dei Sacramento Kings
OBIETTIVI
L'estate vissuta come un'inutile pausa fra l'ultima post season e la ripresa del campionato. Non c'è più Rick Adelman, l'uomo che ha guidato l'epoca d'oro dei Kings e che oramai aveva fatto il suo tempo. Al suo posto ecco Eric Musselman: l'uomo voluto da Geoff Petrie, che di solito non sbaglia, ha conquistato con il suo approccio l'intera famiglia Maloof.
La front line rimane il vero punto di domanda nella Conference dei grandi lunghi; quest'anno c'è maggiore quantità ma la questione di fondo non cambia. Ecco perché Sacramento può aspirare a stare a ridosso del quinto posto della Western Conference; nella speranza di acciuffare il quarto, o comunque avere un primo turno di playoffs più abbordabile dell'ultimo perso 4-2 contro San Antonio. Di più, sinceramente, ci sembra difficile.
CONFERENCE: Western Conference
DIVISION: Pacific Division
ARRIVI:
Loren Woods; Quincy Douby; Maurice Taylor; Justin Williams; Lois Amundson.
PARTENZE:
Bonzi Wells
Probabile quintetto
Playmaker: Mike Bibby
Guardia: Kevin Martin
Ala piccola: Ron Artest
Ala grande: Kenny Thomas
Centro: Brad Miller
ROSTER
NUM PLAYER POS HT WT DOB FROM YRS
3 Shareef Abdur-Rahim F 6-9 245 12/11/1976 California 10
22 Louis Amundson F 6-9 225 12/07/1982 Nevada-Las Vegas R
93 Ron Artest F-G 6-7 260 11/13/1979 St. John's 7
10 Mike Bibby G 6-1 190 05/13/1978 Arizona 8
8 Quincy Douby G 6-3 175 05/16/1984 Rutgers R
32 Francisco Garcia F-G 6-7 195 12/31/1981 Louisville 1
5 Jason Hart G 6-3 185 04/29/1978 Syracuse 5
23 Kevin Martin G 6-7 185 02/01/1983 Western Carolina 2
52 Brad Miller C 7-0 261 04/12/1976 Purdue 8
20 Vitaly Potapenko C-F 6-10 285 03/21/1975 Wright State 10
7 Ronnie Price G 6-2 190 06/21/1983 Utah Valley State 1
15 John Salmons G 6-6 207 12/12/1979 Miami (Fla.) 4
24 Maurice Taylor F 6-9 265 10/30/1976 Michigan 8
9 Kenny Thomas F 6-7 245 07/25/1977 New Mexico 7
30 Justin Williams C 6-10 260 05/12/1984 Wyoming R
34 Corliss Williamson F 6-7 245 12/04/1973 Arkansas 11
33 Loren Woods C 7-2 260 06/21/1978 Arizona 5
HEAD COACH
Eric Musselman (College – San Diego)
ASSISTANT COACHES
Scott Brooks (College – UC-Irvine)
T.R. Dunn (College – Alabama)
Brendan O'Connor (College – St. Anselm)
Mark Hughes (College – Michigan)
Jason Hamm (College – South Alabama)
STRENGTH-AND-CONDITIONING COACH
Daniel Shapiro (College – Seattle Pacific)
ATHLETIC TRAINER
Pete Youngman (College – Ithaca)
COMMENTO
Pillole di entusiasmo per un gruppo che sta cercando un'identità nuova: Mike Bibby ha assunto la guida del gruppo in maniera decisa. Lo si vede dal suo impegno in allenamento, ma soprattutto dall'atteggiamento nei confronti dei nuovi. Si tratta di una novità perché in passato l'ex Grizzlies per i compagni è stato un punto di riferimento tecnico ma non emotivo. Eric Musselman ha dichiarato che si, "l'atteggiamento e la disponibilità di Ron Artest sono il sogno di ogni allenatore." L'ex Golden State recentemente è stato così soddisfatto dall'intensità di una seduta di allenamento collettiva da concedere la giornata libera come premio.
Sul campo si riparte dal 60% di record dalla pausa dell'All Star Game in poi; la sconfitta al primo turno contro gli Spurs è stata onorevole, di misura, ma pur sempre una sconfitta. All'equazione mancherà Bonzi Wells che però l'anno passato pesò molto di più ai playoffs che non in stagione regolare. E' evidente che la decisione che lo ha riguardato deriva più da considerazioni emotive e comportamentali che tecniche. Dalla crescita offensiva di Kevin Martin e dall'apporto che riuscirà a dare John Salmons dipenderà il giudizio sulla decisione del general manager. Come detto non si vede un uomo in grado di battagliare a centro area con i Duncan, gli Yao e i Garnett che pullulano nella Western Conference; in compenso Ron Artest è il miglior Nowitzky stopper sulla faccia della terra. Se riuscirà a ritagliarsi uno spazio, Loren Woods potrà essere l'intimidatore di centro area che nel North California manca dai tempi di Keon Klark. Eric Musselman è un adrenalinico, la sua giornata vale quella di una persona normale moltiplicata per tre. In questo senso, almeno all'inizio, si spiega l'unità di intenti e di vedute con l'ex Indiana Pacers che rimane una bomba a orologeria.
L'obiettivo tecnico della dirigenza è trovare finalmente una quadratura definitva, dando un fermo alle porte girevoli. Sul campo dipenderà da molti fattori, specie in una Conference dove le squadre di alto livello non mancano; partire bene sarà la prima discriminante. Nei playoffs tutto dipenderà dall'accoppiamento del primo turno. Ma questa squadra non sembra attrezzata per lottare per il titolo.