Gilbert Arenas! E' necessario aggiungere altro?
Obiettivi
Consolidata ormai la propria posizione nell'elite delle squadre della Eastern Conference, ora i Wizards vogliono puntare a fare strada nella post-season, non accontentandosi più di un primo turno o di un'onorevole resa in semifinale di Conference.
Dalla loro hanno una squadra collaudata e matura, con un quintetto solido e talentuoso, anche se sembra mancare ancora qualcosa per fare il salto di qualità ed entrare nel lotto delle contenders al titolo. Purtroppo la panca sembra essersi indebolita e Eddie Jordan non vuole più spremere il duo Areans-Jamison in stagione regolare, per poi vederlo annaspare nelle gare che contano.
Conference: Eastern Conference
Division: Southeast Division
Arrivi: Darius Songaila (Chicago Bulls); DeShawn Stevenson (Orlando Magic); Roger Mason Jr (Hapoel Jerusalem); James Lang
Partenze: Jared Jeffries (New York Knicks); Awvee Storey
Rookie: Oleksiy Pecherov; Vladimir Veeremenko; Mike Hall; Kevinn Pinkney
Probabile quintetto base:
Playmaker: Gilbert Arenas
Guardia: Jarvis Hayes
Ala piccola: Caron Butler
Ala grande: Antawn Jamison
Centro: Brendan Haywood
ROSTER
NUM PLAYER POS HT WT DOB FROM YRS
0 Gilbert Arenas G 6-3 191 1/06/82 Arizona '03 5
32 Andray Blatche F-C 6-11 235 8/22/86 South Kent Prep(CT) 1
52 Calvin Booth C 6-11 231 5/07/76 Penn State '99 7
3 Caron Butler F 6-7 217 3/13/80 Connecticut '04 4
6 Antonio Daniels G 6-3 205 3/19/75 Bowling Green '97 9
24 Mike Hall F 6-8 230 6/05/84 George Wash 06 R
24 Jarvis Hayes G-F 6-7 220 8/09/81 Georgia '04 3
33 Brendan Haywood C 7-0 266 11/11/79 North Carolina '01 5
4 Antawn Jamison F 6-9 225 6/12/76 North Carolina '99 9
31 James Lang C 6-10 305 10/17/83 Cent. P Christian HS 2
33 Roger Mason G 6-5 200 9/10/80 Virginia '03 2
2 Kevinn Pinkney F 6-10 245 10/20/83 Nevada '06 R
34 Peter John Ramos C 7-3 275 5/13/85 Puerto Rico 2
51 Michael Ruffin F 6-8 248 1/21/77 Tulsa '99 6
9 Darius Songaila F 6-9 240 2/04/78 Wake Forest '02 3
11 DeShawn Stevenson G 6-5 210 4/03/81 Wash. Union (CA) 6
21 Donell Taylor G 6-6 180 7/26/82 Alabama-Birm. '05 1
36 Etan Thomas F 6-10 260 4/01/78 Syracuse '00 6
Head coach
Eddie Jordan (College – Rutgers)
Assistant coaches
Mike O'Koren (College – North Carolina)
Phil Hubbard (College – Michigan)
Tom Young (College – Maryland)
Wes Unseld Jr. (College – Johns Hopkins)
Bill Berry (College – Michigan State)
Strenght and conditioning coach
Drew Cleary (College – Lewis-Clark (ID)
Athletic trainer
Eric Waters (College – Iowa)
Athletic trainer assistent
Ernest Eugene (College – George Washington)
Commento
Dopo tre anni in costante crescita per la franchigia della capitale è arrivato il momento di tentare il definitivo salto di qualità , cercando di passare da semplice formazione da play-off a vera e propria contender nella Eastern Confernce.
Certo, squadre come Heat e Pistons appaiono per adesso di un altro livello, ma per il resto gli uomini di coach Jordan hanno il talento e l'esperienza per giocarsela con tutti, a partire da Bulls e Nets che partono con l'ambizione dichiarata di rompere le uova nel paniere alle due candidate al titolo, forti di un mercato sontuoso (Chicago) e di un oculato rafforzamento (New Jersey).
Proprio il mercato estivo pare essere il vero tendine d'achille dei Wizards che sono praticamente rimasti immobili in attesa di capire come volgesse il vento. Solo in quest'ottica si può leggere la perdita di un elemento importante nell'alchimia dei Maghi come Jared Jeffries. L'ex Indiana University ha contribuito, e non poco, alle fortuna dei suoi, ma arrivato il momento di raccogliere i frutti del suo lavoro ha trovato una situazione ibrida e poco chiara.
L'offerta dei Knicks ha fatto il resto lasciando Arenas e Jamison orfani di un elemento importante negli schemi di Washington, uno in grado di partire in quintetto come di cambiare la faccia alla partita a sfida in corso, con la possibilità poi di ricoprire almeno tre ruoli. Ma se nelle passate stagioni il management ha risposto sempre presente alle partenze di uomini importanti (Dixon, Blake e Brown su tutti) portando alla causa elementi di valore, quest'anno il solo DeShawn Stevenson non pare essere l'uomo giusto (tra l'altro in un ruolo diverso e con caratteristiche dissimili) per sostituire Jeffries.
Rimane così una grande incognita sulla consistenza di una squadra che può puntare su di un quintetto di ottimo livello, ma che non ha dalla panchina elementi in grado di supportare e dare respiro agli attori principali. In particolare preoccupa una rotazione che appare "corta" ed abbastanza scoperta nel settore esterni, dove Antonio Daniels e Stevenson appunto sono le uniche alternative ai titolari (in attesa di sapere cosa se ne faranno di uno come Roger Mason, all'ennesima chance nella NBA), mentre si prevede un certo affollamento sotto le plance, dove spicca l'arrivo di un lavoratore come Songaila accanto ai soliti noti.
In pratica il rischio è di vedere una squadra battagliera e determinata in stagione regolare, ma destinata a sgonfiarsi nella post-season quando le 82 gare filate si faranno sentire sulle gambe di chi ha giocato una media di oltre 35 minuti a gara per sei mesi filati. Media che dovrebbe poi salire per Arenas e Jamison, costretti sempre di più a portare la croce, in attesa magari che Hayes e Butler provino almeno a rubargli la scena per qualcosa di più di una manciata di gare.
Pesa poi nella valutazione del mercato di Washington la questione Pecherov, con il lungo ucraino (prima scelta nel draft) che pare intenzionato a rimanere in Europa un altro anno"e forse più, quando invece la dirigenza dei Maghi era convinta di poterlo mettere subito a disposizione di coach Eddie Jordan, uno che sa lavorare sui giovani. Questo contrattempo ha creato più di un imbarazzo nella capitale, visto anche che sull'atipico lungo erano puntati gli occhi di molti, che lo vedevano degno erede in campo proprio di Jeffries, tanto da giustificarne il mancato rinnovo.
Certamente ci sarebbe voluto il giusto periodo di adattamento allo stile di vita e di gioco della NBA, ma prima sarebbe arrivato, prima avrebbe iniziato la cura. In più, ora come ora, non si vede sul mercato un elemento in grado di far fare il salto di qualità a Washington, visto anche che la squadra non sembra intenzionata ad investire. Per adesso non si parla nemmeno di trade in vista, anche perché coach Jordan non è intenzionato a sacrificare nessuno dei suoi elementi migliori.
Non resta quindi che attendere i primi mesi di stagione per vedere la reale consistenza dei Wizards, considerando anche che la formazione può contare su di un gruppo affiatato e ben rodato ed una squadra che ha già dimostrato tutto il suo valore. Toccherà poi ai play-off mostrarci la vera consistenza dei Wizards che per adesso partono in sordina, in attesa di conoscere il proprio destino, a cavallo tra una stagione onorevole e una da ricordare.