James indica la rotta
Obiettivi
Stagione NBA 2006/07, Cleveland riparte da Coach Brown e da Lebron James; il gruppo che si era costituito la scorsa stagione è rimasto pressochè intatto; gruppo che ha potuto sperimentarsi nella post-season dopo anni di assenza dal basket che conta per i Cavs, trascinando a gara 7 i favoritissimi Detroit Pistons e dando importanti segnali di competitività nei confronti a eliminazione diretta.
La prima vittoria della stagione i Cavs l'hanno ottenuta quando Lebron James ha accettato l'estensione contrattuale propostagli a Luglio, se ciò non fosse accaduto Dan Gilbert avrebbe potuto trasformare la Q Arena in un Drive-In, i Cavaliers senza James avrebbero perso ogni ragion d'essere.
Una volta confermato James la società ha potuto pensare a studiare una strada per migliorare il cammino fatto ai playoff la passata stagione.
Migliorare vuol dire arrivare in finale di conference, ed una volta arrivati in finale campo libero a Lebron per avvicinarsi di un altro passo alla conquista dell'anello.
La concorrenza sarà agguerrita, dai campioni in carica dei Miami Heat, agli arrabbiati e desiderosi di rivincita Detroit Pistons, senza dimenticare gli Indiana Pacers di un integro O'Neal, i rampanti Bulls, Arenas e i suoi Wizards…
Insomma la strada da percorrere per Cleveland non sarà certo semplice.
Conference: Eastern Conference
Division: Central Division
Arrivi: Eddie Basden (Chicago Bulls)Scot Pollard (Indiana Pacers) David Wesley (Houston Rockets)
Partenze:Ronald Murray (Detroit Pistons)Martynas Andriuskevicius(CHicago Bulls)Alan Henderson (Philadelphia 76ers)
Rookie: Shannon Brown (Michigan State),Daniel Gibson (Texas)
Probabile quintetto base:
Playmaker: Eric Snow
Guardia: Larry Hughes
Ala piccola: Lebron James
Ala grande: Drew Gooden
Centro: Zydrunas Ilgauskas
ROSTER
NUM PLAYER POS HT WT DOB FROM YRS
Eddie Basden G 6-5 215 02/15/1983 Charlotte 1
6 Shannon Brown G 6-4 205 11/29/1985 Michigan State R
21 Daniel Gibson G 6-2 190 02/27/1986 Texas R
90 Drew Gooden F 6-10 242 09/24/1981 Kansas 4
1 Stephen Graham G 6-6 215 06/11/1982 Oklahoma State 1
32 Larry Hughes G 6-5 184 01/23/1979 St. Louis 8
11 Zydrunas Ilgauskas C 7-3 260 06/05/1975 Lithuania 8
33 Luke Jackson F-G 6-7 215 11/06/1981 Oregon 2
23 LeBron James F 6-8 240 12/30/1984 St.Vincent (OH) 3
19 Damon Jones G 6-3 190 08/25/1976 Houston 8
24 Donyell Marshall F 6-9 230 05/18/1973 Connecticut 12
14 Ira Newble F-G 6-7 220 01/20/1975 Miami (Ohio) 6
3 Aleksandar Pavlovic F 6-7 210 11/15/1983 Serbia/Montenegro 3
31 Scot Pollard C-F 6-11 265 02/12/1975 Kansas 9
20 Eric Snow G 6-3 205 04/24/1973 Michigan State 11
Ejike Ugboaja ** F 6-9 225 05/28/1985 R
17 Anderson Varejao F 6-10 240 09/28/1982 Brazil 2
David Wesley G 6-1 203 11/14/1970 Baylor 13
HEAD COACH
Mike Brown (College – San Diego)
ASSISTANT COACHES
Kenny Natt (College – Northeast Louisiana)
Hank Egan (College – Navy)
Michael Malone (College – Loyola (MD))
Melvin Hunt (College – Baylor)
STRENGTH-AND-CONDITIONING COACH
Stan Kellers (College – Cleveland State)
ATHLETIC TRAINER
Max Benton (College – Colorado)
Commento
Siamo al secondo anno della gestione Ferry-Brown, l'anno dopo aver sfiorato la finale della Eastern Conference, l'anno in cui Lebron James ha accettato di rimanere a Cleveland.
Questa sarà per la franchigia dell'Ohio la stagione delle conferme delle certezze, in cui il gruppo costruito da Ferry la passata stagione è rimasto quasi integralmente a disposizione di Mike Brown.
Lebron James ha scelto di non inseguire i grandi mercati di New York, Los Angeles e Chicago nell'estate del 2007, ma ha accettato di rifirmare l'estensione cotrattuale con i Cavs, che lo legherà alla squadra del suo stato natale fino al 2010; ciò vuol dire che Gilbert e Ferry hanno tempo fino al 2010 per costruire intorno a James un supporting cast che renda Cleveland una “perennial contender” al titolo NBA.
La scorsa stagione è stato centrato l'obiettivo di far respirare al giovane Lebron l'aria dei playoff, il ragazzo ha risposto duellando in singolar tenzone con Gilbert Arenas nel primo turno dei playoff, in una della più incredibili sfide balistiche degli ultimi anni, e dimostrando al mondo che 21 anni o meno lui è un vincente, vuole la palla per prendersi il clutch-shot, il tiro che vince la partita, tiro che tende sempre di più a entrare nei momenti decisivi della gara.
La passata stagione Brown si è trovato a gestire una squadra piena di giocatori nuovi che non si conoscevano tra loro; per tutti era nuovo il sistema di Brown e la sua volontà di instillare della mentalità difensiva in una squadra che ne era totalmente sporrvista.
L'arrivo di Larry Hughes, il secondo violino arrivato per togliere un pò di pressione a James ha passato più tempo in infermeria che in campo, tutti gli altri nuovi si sono comunque dovuti adattare ad un contesto tecnico non ancora definito e quindi i Cavaliers sono stati per buona parte della stagione un caniere aperto; pur con tutti questi problemi sono arrivati i playoff, il passaggio del turno e la battaglia nella serie con Detorit.
Quest'anno il contesto tecnico è ormai consolidato, le variazioni sono state poche: la partenza di Murray e l'arrivo di West, la firma di Pollard come backup di Ilgauskas e Varejao e null'altro; la squadra insomma è la medesima della passata stagione, i compagni hanno capito che possono, devono, affidarsi a James per la leadership tecnica della squadra sapendo che il ragazzo di Akron sarà in grado di dare punti o assist a seconda di quello che più serve per vincere una partita.
Gooden ha cercato di “testare” il mercato e di ottenere un estensione contrattuale dai Cavs, o un contratto con un'altra squadra, ma alla fine si è reso conto che nessun team voleva offrigli i soldi che gli davano i Cavaliers, e sopratutto, che in nessun altra squadra avrebbe avuto la possibiltà di sfruttare gli spazi, le soluzioni tecniche che James è in grado di creare per tutti i suoi compagni.
Questa a Cleveland dovrà essere la stagione della stabilità , della conferma, con un gruppo ormai consolidato, che ha fatto esperienza anche nella post-season.
James ha dimostrato di poter dominare il gioco nella fase offensiva per tutta la passata regular season,, durante i play off ha anche provato a difendere riuscendo a sopperire con il talento fisico agli errori tecnici e di posizione che ha spesso commesso.
James ha dimostrato nella post season di essere il leder di questa squadra, di avere il carattere per volersi prendere i tiri decisivi, di voler essere il go-to-guy anche quando la palla pesa.
Quest'anno a Cleveland vogliono migliorare i risultati della passata stagione ossia raggiugere la finale di conference e dare a James il palcoscenico che merita; i Cavs devono dimostrare di essere una solida contender all'interno della Eastern Conference, l'unico ruolo che la squadra del più talentuoso giocatore NBA può avere.