Chris Bosh, con Nesterovic, potrà giocare molti minuti da ala forte
Obiettivi
Dopo la piccola grande rivoluzione estiva che ha portato in Canada dirigenti e giocatori nuovi l'obiettivo minimo pare la conquista dei play-offs.
La concorrenza in Eastern Conference è dura e non si vedono squadre "materasso", molto dipenderà quindi dalla stagione di Bosh, atteso alla definitiva consacrazione, e dall'apporto dei nuovi arrivati, specie TJ Ford su cui il duo Colangelo-Gherardini ha puntato molto, scambiandolo per un talento come Villanueva.
Curiosità poi nella NBA per vedere all'opera una delle squadre più "europee" della Lega con la prima scelta Andrea Bargnani a guidare la banda. Anche un primo turno di post-season sarebbe fondamentale per far crescere un team giovane, ma che pare già futuribile.
Conference: Eastern Conference
Division: Atlantic Division
Arrivi: TJ Ford (Milwaukee Bucks); Kris Humphries (Utah Jazz); Fred Jones (Indiana Pacers); Rasho Nesterovic (San Antonio Spurs); Anthony Parker (Maccabi Tel Aviv)
Partenze: Rafel Araujo (Utah Jazz); Matt Bonner (San Antonio Spurs); Eric Williams (San Antonio Spurs); Charlie Villanueva (Milwaukee Bucks), Andre Barrett; Alvin Williams
Rookie: Andrea Bargnani; Jorge Garbajosa; Uros Slokar; P.J. Tucker
Probabile quintetto base:
Playmaker: TJ Ford
Guardia: Fred Jones
Ala piccola: Morris Peterson
Ala grande: Chris Bosh
Centro: Rasho Nesterovic
ROSTER
NUM PLAYER POS HT WT DOB FROM YRS
7 Andrea Bargnani F 7-0 250 10/26/1985 Italy R
4 Chris Bosh F 6-10 230 03/24/1984 Georgia Tech 3
8 Jose Calderon G 6-3 210 09/28/1981 Spain 1
11 T.J. Ford G 6-0 165 03/24/1983 Texas 2
15 Jorge Garbajosa F 6-9 245 12/19/1977 Spain R
14 Joey Graham F 6-7 225 06/11/1982 Oklahoma State 1
43 Kris Humphries F 6-9 235 02/06/1985 Minnesota 2
20 Fred Jones G 6-2 220 03/11/1979 Oregon 4
2 Darrick Martin G 5-11 170 03/06/1971 UCLA 11
12 Rasho Nesterovic C 7-0 255 05/30/1976 Slovenia 8
18 Anthony Parker G-F 6-6 215 06/19/1975 Bradley 3
24 Morris Peterson G-F 6-7 220 08/26/1977 Michigan State 6
10 Uros Slokar F 6-10 238 05/14/1983 Slovenia R
9 Pape Sow F 6-10 250 11/22/1981 Cal State-Fullerton 2
1 P.J. Tucker G-F 6-5 225 05/05/1985 Texas R
Head coach
Sam Mitchell (College – Mercer)
Assistant coaches
Jim Todd (College – Fitchburg State)
Jay Triano (College – Simon Fraser)
Alex English (College – South Carolina)
Strenght and conditioning coach
Keith D'Amelio (College- Arizona State)
Athletic trainer
Scott McCullough (College – Toronto)
Commento
Anno zero per i Raptors e per i loro tifosi che, dopo aver invocato a lungo dei cambiamenti, si trovano una dirigenza ed una squadra nuova di zecca, in cui l'unico filo conduttore rimane Chris Bosh, la pietra angolare su cui poggiare un progetto vincente a medio-lungo termine.
Spazio quindi alla nuova dirigenza, con il giovane Brian Colangelo con pieni poteri ed un compito ben preciso: costruire una squadra in grado di vincere. Accanto a lui una vecchia volpe del basket europeo e mondiale come Maurizio Gherardini, uno che il basket lo conosce a 360° e non avrà certamente problemi a trasferire la sua sapienza anche nella NBA.
La prima mossa del duo è stato la scelta, all'ultimo draft, dell'enfant prodige nostrano Andra Bargnani, premiato con il pick numero 1 e fortemente sponsorizzato dal suo mentore ai tempi di Treviso. La presenza di Gherardini si è poi fatta sentire anche in tema di scelte"molto globali fatte sul mercato: sono così arrivati Slokar e Garbajosa (ex Benetton entrambi), Nesterovic e l'ex Maccabi Tel Aviv Parker, per una squadra sicuramente talentuosa e con molti punti nelle mani, ma tutta da scoprire a certi livelli.
A completare un mercato all'insegna degli scambi l'arrivo di un play dal gran talento, ma ancora molto incostante, come TJ Ford ed una guardia esplosiva e vogliosa di affermarsi come Fred Jones, chiamato a dimostrare di non essere solo un fantastico schiacciatore.
Per arrivare al primo è stato sacrificato nientemeno che Charlie Villanueva, molto positivo nella sua stagione da rookie, e rappresenta quindi una scommessa da vincere a tutti i costi. Bisognerà vedere il suo stato d'affiatamento con la stella Bosh e se sarà in grado di fornire un rendimento costante e non altalenante come nelle ultime annate. Discorso simile per Mo Peterson, veterano dei canadesi, a cui verrà affidato il compito di leader del gruppo, dopo tanti anni passati a crescere in campo e fuori.
In cabina di regia confermata la fiducia a coach Mitchell, ingiudicabile nell'ultima stagione, ma molto amato dai giocatori per il suo continuo dialogo e dai media canadesi per la sua pacatezza e disponibilità . Se lo scorso anno aveva in mano una mezza "armata brancaleone" ora invece ha un gruppo solido e completo, dovrà quindi dimostrare di saper far crescere la squadra guidandola verso traguardi ambiziosi, ma non impossibili.
I Raptors appaiono insomma una squadra "intrigante", con un potenziale tutto da scoprire e che potrebbe catapultarli nel novero delle migliori formazioni ad Est. Certo, le incognite ci sono ed in alcuni casi sono fin troppo chiare (leggi scarsa esperienza, poco affiatamento e troppe novità ), ma il progetto messo su in Canada sembra volgere nella direzione giusta.
Un anno di rodaggio potrebbe essere ancora accettato, ma poi bisognerà tornare a volare!