Jermaine Dye, una delle potenti mazze dell'attacco White Sox
Dopo mesi di appassionanti incontri senza sosta, le franchigie dell'AL Central sono giunte all'attesa pausa per l'All Star Game, che si sta disputando in questi giorni al PNC Park di Pittsburgh: nella casa dei Pirates, l'Home Run Derby di ieri è stato vinto da Ryan Howard, prima base dei Phillies.
Le serie conclusesi Domenica ci delineano un quadro che solo ai più disinteressati potrebbe risultare nuovo: Detroit e Chicago arrivano al vero e proprio giro di boa della loro stagione divise da sole due partite, distacco limitato ma costante ormai da settimane, con i migliori due record della Lega. Dietro di loro, venuto Luglio, pare essersi arrestata la straordinaria vena che aveva caratterizzato il Giugno di Minnesota; mentre le perdenti Cleveland e Kansas City non hanno più niente da dire se non difendere il proprio orgoglio.
Le Squadre
Il tira-e-molla in vetta vede come sempre le due migliori squadre del baseball americano giocare una continua partita a distanza: nel bilancio settimanale, il vantaggio dei Detroit Tigers (59-29) diminuisce di mezza partita rispetto al precedente recap.
I Tigers hanno disputato 5 incontri (avendo riposato il Giovedì) contro formazioni della costa occidentale, con alterne fortune: prima perdendo la serie ad Oakland e poi strappandone due su tre a Seattle. Dato costante è però la solidità del monte, con mai più di 4 punti concessi da rotazione e rilievi in queste partite (11 complessivamente), mentre è stata un'inusuale incostanza al piatto a condizionare il rendimento complessivo. Menzione di merito per il partente destro Bonderman, che ha perso lo shutout ad un solo inning dal complete game.
Questa squadra sta facendo la storia: 55 W nelle prime ottanta partite rappresentano la quarta migliore partenza assoluta delle ultime venti stagioni, e la migliore di sempre della franchigia" a pari merito con un'altra formazione di Motown, quegli storici Tigers che nel 1984 vinsero le ultime World Series ad approdare nel Michigan.
Bilancio positivo in settimana per i runner-up Chicago White Sox (57-31), autori di tre larghe W consecutive sugli Orioles (dopo aver perso l'opener della serie, in tre incontri un complessivo 28-10) ma battuti nel confronto diretto con quella che è allo stato attuale la terza miglior squadra delle Majors, i Boston Red Sox. Chicago ha denotato nel weekend dei pesanti limiti, evitando lo sweep solo con un HR di Dye al nono (BS per il closer-meraviglia Papelbon) che ha portato l'incontro verso una vera e propria maratona di 6 ore e 19 minuti per 19 lottatissimi inning, risolti da un singolo di Iguchi a basi piene.
Al contrario di quanto detto per i Tigers, gli White Sox vivono del loro attacco: i lanciatori infatti (escluso lo straordinario e imbattibile Contreras, 9-0 in stagione) non stanno assicurando la costanza di rendimento che il loro nome suggerirebbe, e quindi da qualche settimana a questa parte abbiamo sempre un paio di partenti con quelli che gli americani definiscono poor outings - stavolta Buehrle e Garcia.
Insomma, finisce Giugno e con esso anche la magia che aveva permeato le prestazioni dei Minnesota Twins (47-39), che vincono una sola partita in settimana e vedono il distacco dalla Wild Card allungarsi a 9 partite. Le prestazioni dei Twins sono improvvisamente calate rientrando nella American League: terminate le serie di Interlega, infatti, Minnesota è stata sconfitta sia da Kansas City (ormai non più la barzelletta di inizio stagione, ma pur sempre una squadra inferiore) che Texas (una pari grado). In attesa di capire quali siano i veri Twins, l'unico giocatore a mantenersi sugli standard del mese scorso è il rookie mancino Francisco Liriano, riconosciuto da tutti come autorevole pretendente al ROY Award con la decima vittoria consecutiva raggiunta in settimana, senza concedere punti e con 8 K in 7 inning: giusto premio per lui la convocazione all'All Star Game, benché come sostituto del già citato Contreras lievemente infortunato.
Due sono le franchigie perdenti di questa Division, ma nonostante l'assenza di speranze di postseason entrambe stanno dando del filo da torcere alle proprie avversarie, dimostrando quanto orgoglio e quanta determinazione ci sia.
Negativa comunque nel bilancio è stata la settimana dei Cleveland Indians (40-47), che hanno vinto solo 2 dei sei incontri disputati: per la Tribe, che aveva finito benissimo Lunedì scorso con la W nell'opener contro gli Yankees, pareggio complessivo 2-2 con New York e sconfitta 1-2 contro Baltimore. Gli Indians proseguono in questo incomprensibile trend altalenante tra schiacciasassi e materasso: una sequenza di risultati Martedì-Venerdì come W 19-1, L 3-11, L 4-10, W 9-0 (grazie ad un grandissimo Sabathia, complete game shutout e 7 K) lascia intendere come questa sia una squadra sensibile dal punto di vista emotivo, che si lascia trascinare dalle situazioni e non in grado di governare le avversità . Non può che derivarne una valutazione insufficiente dell'operato del Manager Eric Wedge.
Confermiamo invece il giudizio dello scorso recap sui ritrovati Kansas City Royals (31-56), che hanno messo insieme un'altra settimana positiva con 4 fantastiche vittorie consecutive: solo un weekend perdente contro i più quotati Blue Jays ha impedito di inanellare la settimana perfetta. L'aver posto fine alla striscia da record di Minnesota, infliggendo ai Twins tre sconfitte in serie dopo aver perso l'opener dev'essere per i Royals motivo di grande vanto, punto non di arrivo ma di partenza verso il raggiungimento di quella quota di dignità .400 che sembrava utopia solo un mese fa ed oggi invece è a solo una manciata di vittorie.
Nel trend positivo, bisogna considerare come discriminante il rendimento del monte, se nelle quattro W i lanciatori di Kansas City hanno concesso 10 punti contro i 18 nelle sole due sconfitte: l'attacco insomma gira a velocità di crociera, senza infamia e senza lode, e poiché sulle spalle dei lanciatori ricade tutto il peso di fare la differenza, il manager Buddy Bell ne sta continuamente provando sempre di nuovi (siamo ormai a 13 partenti schierati in stagione), sperando di trovare l'alchimia giusta per far risalire in classifica la squadra.
Il Migliore
In una settimana priva di two-winners, il premio deve forzatamente andare ad un position player che abbia, con la sua continuità di rendimento e la sua potenza in battuta portato avanti le sorti della propria squadra. Con 9 su 26 al piatto (.348 di media battuta) di cui 3 doppi e 4 homers, e 10 RBI, il giocatore che vogliamo premiare è l'esterno destro degli White Sox Jermaine Dye, power hitter di professione in grado però di mantenersi freddo al piatto senza esagerare con gli strikeout subiti.
Notabili le partenze da intoccati dei già citati lanciatori Francisco Liriano dei Twins e C.C. Sabathia degli Indians.
Coming Up
Nella settimana a venire, le franchigie sotto la nostra osservazione disputeranno una sola serie a testa, nel weekend, con due interessanti serie intradivisionali.
I Tigers affronteranno i Royals, in un testa-coda che vedrà confrontarsi l'infallibilità di Detroit contro l'ottima forma di Kansas City. L'altra serie tutta interna all'AL Central sarà quella tra Minnesota e Cleveland.
Chicago dal canto proprio affronterà l'insidiosa trasferta di New York, altro test probante che si spera vada meglio di quello di Boston, che ha visto gli White Sox essere perlomeno rimandati.