Eroe per caso?

Raja Bell è ormai uno specialista che può risultare decisivo nella corsa per l'anello…

Tra le scene memorabili dei meravigliosi playoffs appena conclusi ci piace ricordarne una che è passata inosservata ai più: Raja Bell – uno dei giocatori più sottovaluti della lega - che corre ebbro di gioia ad abbracciare uno per uno tutti i suoi compagni di squadra – reduci dall'impresa di gara 6 contro i "kobers "- sulla pista dell'aeroporto di L.A., mentra il jet dei Suns scaldava già  le turbine per apprestarsi al ritorno nel deserto"

Questo è Raja" un ragazzo – magari – non fenomenale quando si tratta di fare canestro ma sicuramente esemplare quando è necessario gettare il cuore oltre l'ostacolo per compagni e tifosi.

Quella gara l'aveva seguita da uno "sports bar" di Beverly Hills (il rigido regolamento NBA, infatti impedisce ai giocatori squalificati persino di far capolino nei paraggi delle arene") e la gioia per la vittoria dei compagni era tale da soffocare il rimorso per aver lasciato i suoi a lottare da soli a causa dell'inopportuno "abbraccio" a Kobe di qualche sera prima"

A proposito di attaccamento alle sorti della squadra: "La stagione trascorsa qua a Phoenix è stata sicuramente la migliore della mia carriera da professionista, il feeling con la città  e i tifosi è stato eccezionale! "

Potrebbero sembrare le solite frasi mielose per accattivarsi le simpatie del pubblico, ma non è questo il caso.

Basti pensare al boato che accolse il conterraneo di Tim Duncan (entrambi sono originari delle Isole Vergini") al suo ingresso sul parquet nel quarto episodio della serie contro i Mavs , quando sfidando i pareri contrari dei medici aveva deciso di giocare, non curandosi di un doloroso strappo al polpaccio.

Non sarà  stato un gesto alla Willis Reed" come qualcuno tra il serio e il faceto gli ha domandato in sala stampa" ma certamente quella coraggiosa decisione ha messo ulteriormente in evidenza il suo spirito da guerriero, piuttosto restio a farsi scoraggiare dalla mala sorte"

Del resto Raja era stato abituato a lottare contro le avversità  già  dalla fine della sua esperienza universitaria con gli uragani di Miami.

Una più che decorosa carriera in un college di buona tradizione evidentemente non era stato sufficiente per attrarre le attenzioni dei vari scouts delle franchigie professionistiche dell'NBA, così il nostro fu costretto a ripiegare sulla molto meno appetibile Cba "

La prima chiamata dalla Lega fu quella dei Sixers nella tarda primavera del 2001, ma ad un inizio più che promettente: dieci punti segnati nel solo secondo quarto di una gara sette di finale di conference (contro i Bucks), che gli valsero titoloni sui quotidiani di Phila tra cui il leggendario: “From zero" to hero"

Fece da contro altare una seconda stagione in cui (com'è accaduto a molti altri sventurati…) il suo coach Larry Brown si disamorò delle sue doti cestistiche relegandolo di frequente tra le riserve delle riserve"

Seguirono un anno ai Mavs, dove diventò amico di Nash ma non aumentò di gran lunga la considerazione che la maggior parte degli addetti ai lavori avevano su di lui (cioè niente di più che un buon gregario") e due tra i mormoni di Salt Lake City: "La prima squadra a credere in me anche dal punto di vista offensivo e non posso che essere eternamente grato a coach Sloan per questo".

Tutto questo prima di trovare il suo eldorado tra i cactus dell'Arizona"
A dire il vero non è che anche a Phoenix l'accolsero con il tappeto rosso e uno stuolo di tifosi urlanti" Molti (specie tra la stampa) giudicavano esagerata l'offerta dei Suns (circa 25 milioni per cinque anni) accettata di buon grado dal caraibico".

Ad un anno di distanza - possiamo dire che lo scetticismo si è trasformato in benevolenza nei confronti di un atleta che si è messo in luce, oltre che per le sue doti difensive (uno dei pochi capace di entrare sottopelle ad un campione come Kobe Bryant) anche per la sua capacità  di convertire in canestri (40% abbondante da "Down-town") i poetici scarichi dell'artista canadese che ha risollevato – da qualche tempo a questa parte – le sorti della franchigia dell'oculato proprietario Robert "non accennatemi nemmeno la luxury tax” Sarver.

Dicevamo dei progressi offensivi conseguiti da uno dei migliori difensori perimetrali della lega (materiale da primo quintetto difensivo a nostro modesto avviso"): dopo una regular season da quasi quindici punti a partita, Raja ha elevato il suo rendimento nella post-season, particolarmente, nelle sfide contro i Clips (19 di media e 50% dalla lunga distanza…).

Per non parlare poi di quel tiro allo scadere del primo prolungamento di gara cinque, che rimarrà  nella storia dei Soli e che è stato decisivo per consentire alla sua squadra di giocare le finali di conference per il secondo anno consecutivo"

Sfortunatamente per lui ed il suo team alla gioia della vittoria sui Clips è seguita l'amarezza della sconfitta patita dai Dallas Mavericks , una serie nella quale i Suns pur trovandosi in vantaggio all'intervallo in cinque gare su sei, hanno dovuto arrendersi ai loro avversari, principalmente a causa della spia della benzina che ha iniziato a lampeggiare proprio nel momento meno opportuno della stagione "

Poco male" con il ritorno in campo di un Amarè Stoudemire , che in questi giorni di canestri estivi oltre ad una più che comprensibile ruggine ha mostrato anche sensibili miglioramenti tecnici (passaggio e ball-handling in particolare), i Suns si preannunciano come i presumibili favoriti tra le squadre che nella prossima stagione tenteranno di evitare che la coppia Shaq-and-Flash dia vita ad una dinastia dalle parti di South Beach"

Piuttosto significative a riguardo le parole del principale artefice del successo dei Suns, Mike D' Antoni: "Vinceremo presto il titolo perché qua abbiamo ragazzi con un cuore grande come la città  di Phoenix""

Un cuore grande come quello di Bell, uno che alla soglia dei trent'anni - e non c'è più da sorprendersi – è ormai in grado di dare un tangibile contributo su entrambi i lati del campo"

Insomma abbandonati i panni dell'eroe per caso" il beniamino dei tifosi più focosi dell' “Us Airways Center” è determinato a recitare sempre più un ruolo da attore protagonista"

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