Carmelo I°, Re di Denver
Tornerò dopo sul motivo di un titolo del genere, ora vediamo brevemente gli ultimi avvenimenti in quel di Denver.
W Carmelo Re di Denver. Alla fine l'incoronazione c'e' stata, Anthony è stato incoronato re di Denver, ed il suo regno durerà fino al 2012 visto il nuovo contratto che firmerà e che gli frutterà circa 80 milioni di dollari.
Cifre del genere glli impongono uno standard di prestazioni precise; concetto espresso dallo stesso giocatore: “Voglio assumere sempre più responsabilità con questa squadra fino a portarla al titolo” e dal coach:“Avrà sempre maggiore responsabilità che non è un concetto astratto, significa attitudine, uno stato mentale che non dovrà mai cambiare nella sua testa; è il più talentuoso in squadra ed è maturato prima di quello che pensassi “.
La sua intenzione di rimanere non è mai stata in discussione; dopo aver tenuto un basso profilo dopo l'eliminazione subita al primo turno dei playoff; nell'ultima settimana prima dell'accordo aveva cominciato a rilasciare dichiarazioni che solo il primo giocatore della squadra può fare: “Ho parlato con la dirigenza a cui ho fatto presente i miei dubbi riguardo a certe situazioni; ho richiesto di sapere l'evoluzione delle operazioni di mercato.”.
Ha poi continuato: “Ci mancano assolutamente dei giocatori di talento nel roster per superare la soglia del primo turno dei playoff, mi auguro inoltre che il coach e Martin risolvano i loro problemi, amo giocare con lui. Sono convinto che se tutte le persone conivolte nel front office troveranno un modo per collaborare, per i Nuggets sarà un estate d'oro.”
La firma arriverà presto, nel frattempo Anthony è impegnato nella preparazione dei mondiali che si terranno ad Agosto in Giappone.
Dopo Anthony è stata eliminato subito anche il dossier Nenè; l'ala forte era free agent con restrizione è stato firmato con un contratto da 60 milioni di $ per i prossimi 6 anni; contestualmente all'accordo è anche convolato a giuste nozze.
L'agente del giocatore Dan Fegan ha ringraziato pubblicamente l'ownerStan Kroenke per il modo e la velocità con cui la società ha concluso la trattativa.
I Nuggets avevano la reputazione in passato di muoversi con tempi jurassici nelle trattative dei rinnovi; con questi due contratti nel giro di 24 ore la società si è esposta finanziariamente per 140 milioni di dollari.
Non contento il sopracitato Fegan nel frattempo porta avanti un'altra trattativa; riguarda l'ala forte Reggie Evans; un restricted free agent inseguito anche da altre società , ma lo stesso agente si dice ottimista:“Stiamo facendo molti progressi nelle trattativa per Reggie, sono fiducioso che troveremo un accordo”.
Il dubbio più grande nel contratto di Nenè riguarda come noto la sua salute; l'infortunio al ginocchio destro nell'opening game gli ha fatto saltare come noto tutta la scorsa stagione.
I Nuggets si sono cautelati inserendo nel contratto alcune clausole a loro favore nel caso Nenè perdesse ancora tante partite come nell'ultimo campionato; la società in quel caso è autorizzata ad azzerare il compenso al giocatore pagando solo una cifra prestabilita.
Infortunio a parte 10 milioni all'anno per un giocatore le cui cifre in carriera sono 10.7 punti e 6.2 rimbalzi suonano un pò strane; ma sono viziati da casi precedenti come Dalembert e Chandler per dirne alcuni.
Rimane ora, sul tavolo dei dirigenti il dossier Martin dopo che lo stesso ha attaccato pubblicamente coach Karl. I big si sono pubblicamente schierati a favore di un ritorno di Martin nella prossima stagione; al coach allora non è rimasto che rilasciare una dichiarazione di facciata: ” Il ritorno di Kenion è una possibilità , nella nostra squadra ci sarà spazio anche per lui.”.
Ricordo inoltre che il nuon Karl ha un'altra spina che lo tormenta; una spina che di nome fa Andrè Miller, e che prima o poi si dovrà togliere visto che anche con lui ha dei problemi personali.
A riguardo del contratto di Nenè infine, è uscito stranamente allo scoperto(di solito non lo fà ) con una dichiarazione quel personaggio strano dal nome di Bret Bearup, lo avrete già sentito nominare, è un oscura presenza che stà dietro il propietario Kronke e che influenza le decisioni dello stesso nell'ambito della società .
Questo Bearup ha dichiarato:“Quella di Nenè è stata una trattativa frettolosa, ma era nostra intenzione tenerlo e temevamo offerte spropositate da parte di altre squadre; ci saremmo trovati offerte da parte di Chicago o Atlanta per un importo di 70 milioni e che avremmo dovuto pareggiare; siamo convinti che il suo agente Dan Fegan avrebbe trovato il modo di ottenere altri 10 milioni dal contratto attuale. Nonostante l'accordo sia raggiunto continuiamo a ricevere chiamate per un sign and trade…”.
Ha poi aggiunto: “Con questo accordo togliamo uno dei Big dal mercato. In questo gioco di domanda e offerta e blindando un altro talento creiamo interesse per Martin.”
La lista della spesa dei Nuggets comprende Devean George e Eddie House, ed in cima alla lista Bonzi Well; per quest'ultimo e per George la società sta lavorando con le rispettive squadre per eventuali scambi di giocatori.
Solo a titolo di cronaca ai provini citati in precedenza ha partecipato anche un redivivo Shawn Kemp; il coach ha detto a tal proposito: “Una decisione su di lui verrà presa ad agosto inoltrato quando avrà preso forma il roster che abbiamo mente.”
Ora al termine dell'articolo arriviamo alla spiegazione del perchè di un titolo del genere.
La stagione scorsa come sapete ha visto i Nuggets vincere la loro division ed in seguito essere asfaltati dai Clippers al primo turno dei playoff.
Contrariamente a quanto si possa pensare è stata una stagione molto difficile per i giocatori e non per motivi sportivi, ma per una lotta interna portata avanti da coach George Karl all'indirizzo di Kiki Vandeweghe e cominciata addirittura un anno prima.
Al termine della stagione 2004-2005 i Nuggets erano usciti ancora al primo turno, allora per opera dei San Antonio Spurs; poche settimane dopo quella eliminazione Karl convocò tutto lo staff tecnico in una stanza di un albergo per porre questa domanda facendo ammutolire tutti: “Ora dovete scegliere se state con me o con Kiki, vi dovete per forza schierare” e attendendo le risposte di tutti.
Questa riunione e il successivo stallo per le trattative del rinnovo del contratto in scadenza di Kiki W. segnarano indelebilmente la stagione scorsa della scorsa che è stata definita da un giocatore: una paranoia.
Tra parentesi è stato in questo momento che è entrata in gioco quella figura di cui vi ho parlato in precedenza, quel Bearup che si autodefinisce un consulente finanziario.
Questa frizione che attraversava tutti i piani alti per cosi dire, si è insinuata in silenzio fino ad entrare nello spogliatoio come vedremo e se sommiamo questo agli infortuni ora avete un quadro più veritiero.
Con questa nuova chiave di lettura considerate che i Nuggets hanno giocato per 62 gare senza due o più dei loro primi giocatori. Di Nenè sapete, Vohon Lenard si è rifiutato di entarre nei minuti finali di una gara contro New Orleans, Martin è stato sospeso dopo gara due dei playoffs; Patterson è stato mandato in panchina in gara 5 dopo un diverbio con Karl; la situazione è degenerata più volte, tanto che qualcuno ha attaccato anche lo status di Star di Anthony.
Lo stesso Anthony se in un primo momento difendeva a spada tratta Vandeweghe, la persona che lo aveva scelto al draft; in seguito ha cambiato la propria opinione, facendo sua la solita vecchia dichiarazione che si fa in certi casi: “It's all about business”.
Sono seguite poi tutta una serie di dichiarazioni anonime prima di alcuni giocatori tra le quali questa:“C'erano grandi aspettative all'inizio della stagione; ma l'atmosfera si è rivelata ben presto pessima. Sapevamo che Kiki non sarebbe stato più tra noi e George e Stan e Bret invece si, cosa potevamo fare?”.
Dopo dichiarazioni del genere a stretto giro di posta ci sono state dichiarazioni anonime, questa volta ad opera dello staff:“Abbiamo fatto gran parte della stagione allenando solo 8 giocatori, e abbiamo comunque giocato bene, non ho avuto problemi a lavorare con Karl; i giocatori vogliono trovare solo scuse e sono decisamente immaturi!”. Lo stesso personaggio definiva poi monumentale il lavoro fatto da Karl.
Il coach ha riassunto cosi il suo lavoro nella scorsa stagione in una intervista:“Perdendo Nenè ho cambiato il mio modo di allenare da dittatore a manager; tante volte abbiamo giocato senza energia e abbiamo vinto la division; veniva fatto un dramma anche per le cose più semplici”.
Riguardo alla sua relazione con Vandeweghe ha dichiarato questo in sostanza:“Abbiamo avuto tre o quattro conversazioni nella scorsa stagione, ma era chiaro che per lui qui si erano chiuse tutte le porte.Avrei potuto fare di più? Bleah, non mi riguardava”.
Il singolare proprietario Kroenke che risponde alle domande dei giornalisti per lo più per e-mail; in una di queste sulla questione è stato lapidario:“Ho delegato la questione a Bret Bearup”.
E si ritorna da capo, senza sapere perchè si è concluso il rapporto con Kiki o quale sia la reale catena di comando ai Nuggets; o quale sia il vero rapporto del coach con quei giocatori tante volte puniti.
Si lo so cosa pensate, sono cose extrasportive e forse anche poco interessanti; ma sono anche a mio parere dei casi irrisolti al momento; e che possono anche esplodere segnando la prossima stagione della squadra prima che questa in realtà cominci.
Al di la della questione del contratto del GM., come avete visto regna confusione all'interno della società e non si respira una buona aria nemmeno nello spogliatoio; il titolo divisionale vinto dovrebbe essere anche parametrato alla forza reale delle altre squadre, per esempio Utah, tanto che per i Clippers è stato facile espugnare Denver al primo turno.
Ora per chiudere, che succederà alla crepa presente all'interno dello spogliatoio dei Nuggets? Verrà riparata o si allargherà ? Dalla risposta dipenderà tutta la prossima stagione.
A presto..