Il sorriso incredulo di Andrea Bargnani
"E con la prima scelta del draft 2006 i Toronto Raptors scelgono: Andrea Bargnani".
È l'1:37 ora italiana (le 19:37 a New York) quando David Stern, commissioner della NBA, pronuncia queste parole storiche all'interno di uno degli stadi più importanti del mondo: il Madison Square Garden.
Sono parole che un giocatore di basket e qualsiasi altro appassionato di pallacanestro aspettano per tutta la carriera e che oggi portano di diritto l'Italia e Bargnani all'interno della storia del gioco.
Per la prima volta un giocatore italiano ed europeo viene chiamato con la chiamata numero uno in un draft NBA e gente come LaMarcus Aldrige, Adam Morrison, Tyrus Thomas, Rudy Gay e Shelden Williams viene scalzata nello spazio di pochi secondi.
Per il ventunenne di Roma, vestito scuro elegantissimo di Armani (tanto per ricordare a tutti la sua provenienza) c'è tanta emozione e gioia: brividi, qualche lacrima, incredulità e un caloroso abbraccio a Matteo Soragna, compagno di squadra a Treviso per tanti anni che non ha voluto certo lasciarlo solo in questa fantastica avventura.
Pochi attimi dopo la chiamata, Bargnani è sul palco del Madison, sede naturale del draft NBA, per stringere la mano a Stern, mettere il cappellino rosso d'ordinanza dei Raptors e offrirsi ai fotografi di tutto il mondo.
Di lì a qualche minuto "il mago", questo il soprannome dell'ex Benetton, è già pronto per la prima delle tante interviste alle quali dovrà sottoporsi.
E le prime parole per lui sono in un inglese scolastico che non riesce a mascherare la grandissima emozione: "È incredibile, mi sembra di essere in un sogno. È un grande piacere diventare un giocatore Nba, la più grande Lega del mondo. Inoltre è un grande onore essere qui e rappresentare il mio paese. Sono felice, so che arriveranno momenti difficili, devo allenarmi e lavorare duro per diventare un buon giocatore".
Subito dopo è Bryan Colangelo, general manager dei canadesi Raptors, ad esprimere il proprio parere sulla scelta numero uno: "Andrea Bargnani era la migliore chiamata che potevamo fare, soprattutto guardando al futuro. Siamo certi che il ragazzo italiano partirà bene e non avrà problemi ad inserirsi all'interno della nostra squadra e negli anni sarà un interprete perfetto di quel gioco offensivo che ormai si sta diffondendo nella Nba".
Anche per gli americani la scelta di Bargnani ha rappresentato una novità . I più grandi siti a stelle e strisce si sono subito tinti di bianco rosso e verde. Cbssportsline titola così: "Buongiorno Italia". Il sito della Espn, che diffondeva in tutto il mondo l'evento, afferma: "The Italian Job". NBA.com, sito ufficiale della lega, si lancia con un tradizionalissimo: "Viva l'Italia".
Ad inizio serata faceva effetto vedere Bargnani in uno stadio dove hanno giocato i più grandi campioni della storia. Neanche il 2.11 di Roma però è riuscito a resistere al fascino di quell'ambiente e a pochi minuti dalla chiamata il nervosismo era già diffuso ai massimi livelli. All'1:37 poi, quando Stern ha finalmente chiamato il suo nome, un nuovo mondo si è aperto per Andrea. Dopo due ore, alle 3:34, l'emozione di Bargnani si è riversata sugli schermi di Sky Sport.
Voce tremolante ma sincera la nuova ala dei Toronto Raptors ha espresso tutta la sua felicità : "È accaduto qualcosa di incredibile. Ancora non riesco a rendermi conto di quello che è successo questa sera. Sto vivendo una serata magica".
E subito arrivano i primi ringraziamenti: "Voglio ringraziare i miei cari, la mia famiglia, i miei amici, i miei compagni di squadra e il coach della Benetton. Se sono qui e anche grazie a loro".
Immancabile poi un riferimento all'immediato futuro: "È una sfida nuova e difficile. Abbiamo una squadra giovane e di sicuro faremo bene. Domani (oggi, n.d.r.) sarò a Toronto per la conferenza stampa di presentazione e poi mi farò conoscere dallo staff e dai compagni. Di sicuro la comunità italiana di Toronto mi darà una mano. Voglio rappresentare al meglio il mio paese".