Tyrus Thomas, finalmente un grande talento che arriva da LSU
Era dai tempi di un tale Shaquille O'Neal, uno grande e grosso, che per lui stessa ammissione ha rivelato di essere un extraterrestre, che LSU, al secolo Louisiana State University, con sede a Baton Rouge, non aveva un giocatore destinato alle primissime posizioni del Draft NBA.
Il fenomeno in questione è tale Tyrus Thomas, freshman che ha trascinato i Tigers fino alla Final Four di Indianapolis con i suoi zompi e le sue schiacciate, fermandosi solo ad una gara dal capolinea. In coppia con Glen "Big Baby" Davis ha riportato i Tigers sulla mappa dell'Ncaa e coach Brady si è ritrovato con un fenomeno in casa, dopo che, nella sua reale stagione da matricola, si fece male al collo e fu costretto a rimandare l'esordio sui campi del College Basket.
Chi è Tyrus Thomas
Tyrus Wayne Thomas è nato a Baton Rouge, Louisiana, il 17 Agosto 1986, quindi non ancora ventenne. Ha giocato per coach Chancey Moore alla McKinley High School producendo cifre notevolissime: 16+12+6 stoppate. Il ragazzo è 204 cm per 98 kg di muscoli guizzanti, ha giocato da numero 4 al college, ma è sostanzialmente un numero 3, iperatletico e iperesplosivo.
È stato nominato MVP per il Regional di Atlanta al torneo Ncaa dopo le eccellenti prove che hanno spazzato via le favoritissime Duke e Texas: 9+13+5 contro i Blue Devils e 21(10-14 FG)+13+3 contro i Longhorns e LaMArcus Aldridge. Alla Final Four è stato frenato da un problema muscolare e i Tigers si sono arenati.
Il suo career-high è di 22 punti mentre, in una gara contro la più quotata Tennessee, ha dato via ben 9 stoppate. I suoi punti di forza sono sicuramente l'atletismo, fuori dalla norma, le braccia lunghe per stoppare, il tempismo per il rimbalzo, soprattutto in attacco, la facilità con cui schiaccia, l'intensità che mette in ogni gara, corre per il campo come una gazzella, è ha dimostrato di passare bene la palla; il suo jumper dai 4-5 metri sembra affidabile, ma non è certamente il suo marchio di fabbrica.
Per contro c'è un tiro che va e viene, non ha raggio da tre punti, nemmeno a livello Ncaa, non ha soluzioni per crearsi da solo un tiro, va verificata l'intensità al piano di sopra e la sua adattabilità a giocare da numero 3, probabilmente la sua posizione nei pro.
È la cosa più vicina a Shawn Marion: se riesce a mettere un tiro da fuori decente come ha fatto la stella dei Suns, allora siamo davanti ad una superstar. Potrebbe essere dominante in un quintetto veloce con lui da 4.
Chi lo sceglierà
Thomas dovrebbe andare nelle prime cinque chiamate, con Bargnani, Aldridge, Morrison e Gay. Durante il torneo Ncaa, dove aveva fatto onde, era dato alle numero 1, soprattutto dopo aver spazzato via Aldridge, prima scelta pronosticata dallo scorso anno.
Le squadre che maggiormente sono interessate all'ex stella di LSU sono i Bulls, che hanno il secondo pick, i Bobcats, che scelgono dopo i Bulls, i Blazers ed eventualmente i Celtics, che però scelgono per settimi, e difficilmente Thomas sarà ancora disponibile a quel punto.
I Bulls hanno bisogno di un lungo da affiancare a Chandler, che salti, stoppi, prenda rimbalzi e che aggiunga atletismo e intensità ad una squadra piccola, perimetrale e, secondo me, al di sotto degli standard Nba per presenza sopra il ferro. Chicago però è interessata anche a Aldridge e Bargnani.
I Bobcats hanno bisogno di atletismo da affiancare a Okafor e Brezec vicino a canestro, ma propenderebbero per uno tra Gay e Morrison, più realizzatore e perimetrale. I Blazers sono piuttosto indecisi, e poi hanno già Miles e Randolph in quel ruolo. I Celtics ci farebbero un pensierino ma Ainge ha ribadito più volte che il suo sogno è il Mago di Treviso.
Nell'NBA
La chiave è appunto Shawn Marion: se riesce a sviluppare un gioco simile a quello del giocatore dei Suns, allora chi lo prende si ritrova in mano un All Star.Di sicuro è tra i prospetti con maggiori margini di miglioramento, sia tecnico che fisico