David Stern, storico commissioner della NBA.
Il formato dei playoffs sta per cambiare.
Quello che è successo quest'anno con Dallas e San Antonio ha suscitato non poche perplessità : le due migliori squadre della Western Conference costrette a scontrarsi al secondo turno.
Come sappiamo questo è accaduto a causa della suddivisione di ogni Conference in tre Divisions, sistema introdotto da quando le franchigie hanno raggiunto le 30 unità (stagione 2003-2004). La griglia playoffs prevede un sistema per il quale le tre vincitrici divisionali siano le tre teste di serie del tabellone (con riferimento alla loro Conference). Questo a prescindere dal record di vittorie ottenute in regular season.
IL PASTICCIO 2006
Ad Ovest quest'anno è accaduto, dunque, qualcosa di paradossale. Le due squadre con il miglior record si trovavano all'interno della stessa Division ed hanno quindi finito con l'ottenere le posizioni numero 1 e 4 nella griglia. Inevitabile allora lo scontro diretto al secondo turno.
Denver vince un Division, la NorthWest, decisamente inferiore alle altre, tant'è che le basta il sesto record di Conference per aggiudicarsi il titolo divisionale. Una W più dei Kings (ottavi) ma, per il meccanismo precedentemente illustrato, terzo posto nella griglia. Questa anomalia ne ha creato un'altra ancor più disdicevole.
I Clippers avevano il quinto record di Conference con un discreto margine su Memphis. Ma terminando quinti avrebbero incontrato al primo turno la numero quattro del seeding (Dallas). Ecco allora che i californiani iniziano a perdere qualche partita di troppo e si fanno superare dalla squadra del Tennessee.
I Clippers sesti affrontano così la terza del seeding, la peggiore delle vincenti di Division, quindi Denver. I Nuggets, inoltre, hanno un record peggiore dei Clippers e questo significa che il vantaggio del fattore campo nella serie è a favore della squadra di Sterling. Memphis viene spazzata via da Dallas per 4-0, i Clippers si liberano con facilità di Denver, 4-1.
LE ALTERNATIVE
Per rimediare a queste anomalie, sono stati proposti diversi sistemi alternativi. Da un breve sondaggio con gli amici del forum di Play.it USA, pare che l'opzione più gettonata sia anche la più semplice: in entrambe le Conferences le otto squadre con il miglior record nella regular season si qualificano per la post season e la posizione nella griglia è appunto determinata dal numero di vittorie conseguite nella stagione regolare.
Denver vince la Division ma non è fra le prime otto nella Conference? Buone vacanze! Ma Stern esclude questa ipotesi: "Penso che se abbiamo una struttura divisionale, allora bisogna darle credibilità ."
Come dire: a cosa serve creare una struttura simile, se poi vincere il titolo divisionale non conta nulla? In effetti il discorso non fa una piega, ma c'è anche chi sostiene che si potrebbe ritornare alle due Divisions per Conference, com'era fino a pochi anni fa.
In tal caso è quasi impossibile immaginare uno scenario per il quale una vincente divisionale non si qualifichi nei primi otto posti, a prescindere dallo scarso equilibrio tra i due raggruppamenti.
Restando all'attuale stato delle cose, i nuovi playoffs devono risolvere la questione: avere una griglia che rispecchi i valori della regular season, ma che salvaguardi il prestigio del titolo divisionale allo stesso tempo.
La soluzione che personalmente ritengo migliore assegna i posti nella griglia dei playoffs in base al numero di vittorie ottenute nella stagione regolare, garantendo la qualificazione alle vincenti divisionali. Anche nel caso (limite) di una loro eventuale assenza dal gruppo delle migliori otto squadre della Conference.
In questo caso, ad Ovest, la griglia dei playoffs tuttora in corso sarebbe stata:
San Antonio (1) – Sacramento (8)
Memphis (4) – L.A. Clippers (5)
Dallas (2) – Denver (7)
Phoenix (3) – L.A. Lakers (6)
I Clippers non avrebbero perso delle partite per chiudere la stagione dietro Memphis, al contrario avrebbero giocato per mantenere il fattore campo nella serie. Denver si sarebbe qualificata anche se fosse finita nona nella Conference, ad esempio dietro agli Hornets. In quel caso avrebbe occupato l'ottava posizione della griglia. Ma a Stern non basta garantire la qualificazione alle vincenti divisionali: le vuole teste di serie!
LA NUOVA PROPOSTA
Eccola allora la proposta che si dice abbia elaborato Stern (o chi per lui). Ci saranno 4 teste di serie per Conference: le vincenti di Division più la squadra con il miglior record tra le restanti. L' ordine delle teste di serie viene determinato dal numero di vittorie nella regular season. Con il sistema-Stern la griglia dei playoffs 2006, nella Western Conference, sarebbe stata questa:
San Antonio (1) – Sacramento (8)
Denver (4) – Memphis (5)
Dallas (2) – L.A. Lakers (7)
Phoenix (3) – L.A. Clippers (6)
Anche in questo caso si risolve il problema Dallas-San Antonio al secondo turno, così come si evita che i Clippers perdano volontariamente il quinto posto nel seeding. Il fattore campo resta un vantaggio concesso a chi ha vinto più partite in stagione regolare, dunque Memphis avrebbe gara 7 in Tennessee nella sfida contro Denver.
Non mi sembra la soluzione migliore: risolve i principali errori dell'attuale sistema, ma ne lascia inalterati altri. In una Conference con un certo equilibrio tra le varie Divisions funziona, ma la Atlantic ad Est e la NorthWest ad Ovest ci hanno mostrato che non si può dare per scontata questa situazione.
Con questo sistema, se Denver avesse vinto tre partite in meno, i Nuggets (o i Jazz) sarebbero stati la testa di serie numero 4 con un record del 50%! Tuttavia, fosse questa la nuova formula, sarebbe comunque un passo avanti: sono davvero pochi quelli che approvano l'attuale procedura di composizione del tabellone playoffs.
Anyway, non c'è ancora nulla di definitivo, né di ufficiale. Staremo a vedere!