Dirk Nowitzki esce festeggiato dopo i 50 punti di ieri notte.
Dicono che i grandi campioni vengono fuori nel momento del bisogno, quando la squadra è in difficoltà ed ha paura di vedere il lavoro di una stagione di altissimo livello gettato all'aria, quando nel mezzo di una serie si rendono conto di aver giocato la peggior partita stagionale e reagiscono giocandone una esattamente contraria prendendosi l'onere di deciderne personalmente le sorti, con conseguenze dirette su un'intera serie e chissà , forse su un'intera stagione.
Se Dirk Nowitzki prima d'ora era già entrato ormai di diritto nel novero dei campioni affermati passando dalla porta principale, ieri notte ha alzato il suo status di un altro gradino, con una partita già appartenente alle cronache storiche della franchigia di Dallas.
Spronato da una gara 4 dal il minimo apporto statistico stagionale (lo ricordiamo, 11 punti con 3/13) e da un Avery Johnson capace di torturarlo nella film room tramite il remake televisivo della partita precedente, Nowitzki ha risposto mettendo il massimo ogni epoca per una gara di playoffs dei Mavericks, 50 punti, con 14/26 dal campo, uno splendido 5/6 da tre punti, 17/18 ai liberi ed aggiungendovi 12 rimbalzi. Una prova semplicemente magistrale.
Il tedesco ha dato una prova della sua ripresa già nel primo quarto, superando il totale registrato in gara 4 segnando 13 punti aiutando Dallas a prendere un vantaggio per 36-23 grazie anche al maggior impegno e concentrazione dimostrati da tutti i componenti dei Mavs dal lato difensivo; Phoenix ha commesso 7 turnovers nel solo primo periodo, e per tre volte ha infranto il cronometro dei 24 secondi a causa dei pochi spazi concessi loro, con una difesa fattasi più asfissiante da parte degli avversari.
I Suns si sono ripresi nella parte centrale del secondo periodo, quando un Tim Thomas in serata speciale ha deciso di intraprendere un duello personale con Nowitzki, rispondendo colpo su colpo sia con canestri che con il trash talk. Thomas, che ha segnato 6 triple per 26 punti complessivi (career highs per i playoffs), è stato il responsabile di 8 punti in un parziale che ha aiutato Phoenix e rientrare in gara, partito dal -13 ed arrivato al -3 dell'intervallo e la tensione si è anche alzata quando Thomas, dopo una schiacciata, ha mandato un provocatorio gesto in direzione di Wunderdirk, dedicandogli un plateale bacetto facendo scaturire un tecnico ciascuno ad entrambi i contendenti.
Thomas, dimenticate le scaramucce, ha continuato a martellare dalla distanza anche nel terzo quarto, riuscendo a segnare 13 punti in 120 secondi e portando i Suns avanti, con il punteggio in quel momento fissato sul 77-70: il tedesco, dopo un timeout chiamato da Johnson, ha però inserito un'altra marcia ed ha infilato tutti e 10 i punti del contro-parziale che ha presto riportato avanti Dallas, tutto ciò prima dell'autentico spettacolo andato in scena nella parte conclusiva della partita.
A meno di 9 minuti dal termine della partita è arrivata la svolta: Raja Bell e Mike D'Antoni hanno ricevuto un tecnico a testa per eccessive proteste, con Nowitzki a trasformare i liberi scaturiti da ciò; i tiri dalla linea si sono rivelati essere solo l'inizio di una vera e propria carneficina sportiva, che ha visto Dirk mettere 15 punti consecutivi in meno di 4 minuti per il +11 Dallas e quindi finire definitivamente i Suns con un tap-in e due triple consecutive per il 115-98, con meno di 2 minuti rimasti.
Per i soli parziali, Nowitzki ha chiuso il quarto periodo con 22 punti, contro i 20 segnati dall'intera compagine di Phoenix.
La grande gara del tedesco ha messo decisamente in secondo piano tutto il resto, dove spiccano i 23 punti del fondamentale Josh Howard (i Mavs sono 24-0 se lui segna 20 o più punti), i 16 dalla panchina di Stackhouse, i 7 con 9 rimbalzi di un Diop ritornato in quintetto, il 47.2% di squadra dal campo e l'ennesimo vantaggio a rimbalzo con un +14.
Contro un Nowitzki così non sono bastati, oltre ai 26 di Thomas, 20 punti a testa per Nash e Marion, 16 con 9 rimbalzi (ma un solo assist) per Boris Diaw, e 14 dalla panchina di Leandro Barbosa, con 5/12 al tiro.
Di seguito, le dichiarazioni del protagonista della partita:
Stasera sono sceso in campo molto motivato, il coach mi ha fatto pesare ogni singolo errore commesso in gara 4 e questo mi ha dato l'adrenalina giusta per decidere di prendere in mano la situazione e farci vincere la partita. Nel terzo quarto, quando ci siamo trovati sotto di 7 punti, ho visto la stagione andarsene pericolosamente perché Phoenix stava mettendo ogni tiro che tentava e le cose stavano peggiorando per noi; a quel punto ho deciso di farmi avanti ed ho detto ai compagni che si doveva fare tutto il necessario per vincere: tutti assieme ci saremmo preoccupati di fermare i Suns in difesa, io mi sarei preoccupato nel mettere punti per noi e così ho fatto. Per quanto riguarda Tim Thomas posso solo dirvi che è volata qualche parola e che questo è normale, perché i playoffs provocano tensione. Tutto qui.
L'impresa di Dirk porta i Mavericks ad una sola vittoria dalla Finale Nba, un risultato che la squadra di Mark Cuban non ha mai raggiunto nella sua esistenza.
Il potenziale appuntamento con la storia è fissato per sabato notte a Phoenix, dove i Suns saranno più che decisi a rovinare la festa a tutta la parte del Texas che ha i Mavericks nel cuore in quella che sarà un'altra eccitante puntata di questa marea di emozioni chiamata playoffs 2006.