Non tutti possono dire di aver stoppato Shaq in schiacciata. Ben Wallace sì
Miami spreca il primo match point della serie. Ad Auburn Hills finisce 91-78 per i padroni di casa, che non tradiscono in questo “Win or Go Home Game”.
Partita caratterizzata dagli attacchi imprecisi, specie dalla lunga distanza. Solo 2-15 per Detroit dall'arco dei 3 punti, mentre gli Heat non sono andati oltre il 4-19.
Ma la differenza vera è stata fatta dalla precisione dalla linea della carità : mentre i Pistons hanno tirato con un ottimo 23-26, gli Heat si sono esibiti con una percentuale che non è contemplata neppure nel minibasket. 6-20 l'agghiacciante dato.
Con queste premesse è difficile passare a Detroit, specie se dal campo non si va oltre il 44%.
I Pistons hanno tirato fuori l'orgoglio, sul ciglio del baratro, e ha meritato di portare a casa la posta, pur non facendo nulla di particolarmente abbacinante, mentre gli Heat hanno sbagliato parecchi tiri piazzati.
Come al solito il barometro Heat si è rivelato Toine Walker, abbastanza impreciso al tiro (4-12) e una difesa da pacifista su Prince, che sentitamente ringrazia con 29 punti e 7 rimbalzi. Ormai non si parla più di sorpresa per il Principe di Compton, sempre più leader in questa serie.
Billups si è ricordato che quando vuole sa essere prezioso in regia smazzando 10 assist, mentre fa strabuzzare gli occhi la sua scarsa precisione al tiro, solo 3-12, ma compensato dal sangue freddo sui liberi, tirati con 11/11.
Ancora non pervenuto nella serie Rasheed Wallace, mentre Ben si è segnalato per la giocata da poter raccontare ai nipotini: non tutti possono dire di aver stoppato Shaquille O'Neal in schiacciata…
Importante l'apporto dalla panca di Mc Dyess (12+6) e Hunter, mentre Hamilton dopo un inizio sfolgorante ha lasciato ad altri le incombenze offensive dopo il riposo.
Negli Heat oltre al supporting cast che ha supportato poco, anche O'Neal è sembrato riposarsi, 19 punti ma soli 6 rimbalzi. Wade ha fatto segnare invece il suo low nella serie, ma si parla sempre di 23 punti con 11-20 al tiro.
Partono male i Pistons, che sbagliano 6 dei primi 7 tiri, ma Miami non ne approfitta e così sono i Pistons a provare una prima fuga, sul 35-24. Un parzialone in chiusura di ultimo quarto di 16-4 di Miami riporta in carreggiata gli Heat, sancito da una schiacciata di Wade dopo un pasaggio da quarterback di Mourning.
Detroit va al riposo avanti di 47-43, e alla ripresa delle ostilità ci si trova sul filo dell'equilibrio. Ma nel terzo quarto la giocato che forse cambia l'inerzia della partita e della serie: la stoppata tonante di Ben Wallace a Shaq pronto a inchiodare. Palla a due e inerzia tutta dalla parte dei Pistons (Shaq dirà :”Era chiaramente fallo, senza discussioni”).
Nell'ultimo quarto i Pistons si limitavano ad amministrare il vantaggio, complice anche la carestia Heat in attacco: gli uomini di Riley non riuscivano infatti a segnare più di 13 punti, di cui 2 soli negli ultimi 4 minuti.
Gara 6 in programma a Miami il 2 giugno e la pressione ora passa tutta sulle spalle della banda di Riley. Miami dovrà necessariamente chiuderla qua, visto il killer istinct dei Pistons nelle gare 7.