Steve Nash ha chiuso con 27 punti e 16 assists, oltre ad un quarto periodo decisivo.
Come ha detto Mike D'Antoni nelle dichiarazioni post partita, abbiamo assistito ad un'altra "tipica" notte di playoffs; le emozioni ai quali siamo stati abituati quest'anno rendono bene il concetto della parola spesa da Mike e le eccezioni diventano puntualmente regole: basti pensare a quanto accaduto tra le mura dell'American Airlines Center di Dallas per gara 1 tra Mavericks e Suns, dove tutto si è risolto ancora negli ultimi minuti e dove l'esito è stato rivoltato come un calzino da Steve Nash.
Tra infortuni da valutare, protagonisti inaspettati e ritmi di gara pazzeschi la girandola impazzita dei playoffs edizione 2006 ha proposto anche nella Western Conference la medesima situazione creatasi ad est, con la squadra in trasferta ad aggiudicarsi gara 1; entrambe le squadre hanno sfoderato le armi offensive migliori tirando al di sopra del 50% dal campo ma tra le due solo i Mavericks devono rimproverare se stessi, per avere sprecato un vantaggio consistente negli ultimi minuti della contesa.
Poche le sorprese ai nastri di partenza, con l'intero quintetto dei Suns confermato e con Dampier a sostituire Diop dalla parte opposta: Nash ha regalato spettacolo sin dalle prime battute, mettendo a referto 5 assists nel primo quarto ed un parziale di 12 punti nel secondo, coronando più tardi la sua prestazioni con cifre totali come 27 punti, 16 assistenze ed 11/18 dal campo, mentre l'amicone Dirk Nowitzki, che si è trovato di fronte il canadese in diverse occasioni di "switch" difensivi, ha risposto con l'ennesima prova in doppia doppia con 25 punti e 19 rimbalzi.
Phoenix ha combattuto i Mavericks con le stesse armi con le quali gli stessi avevano messo in difficoltà i San Antonio Spurs, tenendo l'abituale velocità di transizione ed esecuzione e confermandosi come squadra più veloce della Nba pur avendo una rotazione ridotta, ulteriormente deteriorata dall'infortunio di un Raja Bell che ha dovuto lasciare la compagnia nel secondo quarto, senza più rientrare.
I Suns si sono portati sul +4 all'intervallo, per poi subire un parziale di terzo periodo di 37-29 pro Mavs, alimentati dalla grande gara giocata da Devin Harris; il giocatore al secondo anno è stato responsabile infatti di 13 punti alla ripresa delle operazioni, chiudendo con 30 punti (career high) con 12/17 al tiro, 5 palloni rubati ed una partita giocata con aggressività , con l'ottenimento di più di qualche gioco da tre punti.
Dallas ha messo un parziale importante in un momento importante quando, nel quarto conclusivo, ha segnato 13 punti consecutivi senza repliche, portando il punteggio sul 100-91 per il massimo vantaggio accumulato in partita; la distanza di 9 punti è stata mantenuta a lungo dai Mavs e sembrava aver assicurato loro il primo episodio della serie a 4 minuti dal termine, ma alcuni turnovers ed un mini-show di Nash sono scaturiti in 10 punti in fila tutti ad opera del canadese ivi comprese due triple, riportando Phoenix in partita con poco più di un minuto sul cronometro e sul -1.
I momenti successivi sono stati degni di un thriller: Shawn Marion (24, 13 rimbalzi) ha segnato il decimo tiro di quindici tentativi finalizzando il temibile pick'n'roll con il play canadese, dall'altra parte Devin Harris ha risposto concretizzando la penetrazione che ha messo Dallas nuovamente sul +1, fermando l'orologio a 4.8 secondi.
Il tiro decisivo è stato responsabilità del giocatore meno atteso per tale compito, Boris Diaw; il francese, autore del massimo in carriera con 34 punti in 38 minuti, ha sfruttato il vantaggio di centimetri sul diretto marcatore, nell'occasione Jerry Stackhouse (16, 7/13), ed ha infilato un jumper da tre metri ghiacciando letteralmente il pubblico di Dallas; i due tiri liberi conclusivi di Tim Thomas (17, 7 rimbalzi), sanciti da un'altra palla buttata via, hanno infine sigillato il +3 con i quale i Suns si sono aggiudicati a prima sfida di questa entusiasmante serie.
Dando un'occhiata ai numeri, i Suns hanno terminato la partita con 32 punti segnati in contropiede contro i 12 degli avversari, le due difese hanno concesso 146 dei 239 punti totalizzati dai teams all'interno dell'area verniciata, mentre i Mavericks non sono stati capaci di volgere a proprio vantaggio il +10 ottenuto a rimbalzo.
"Negli ultimi due minuti" ha detto Wunderdirk, "tutto ciò che poteva andare storto è andato storto. Non siamo riusciti a fermarli e Nash ha messo dei tiri davvero importanti che li hanno fatti rientrare; Diaw stesso ha segnato un tiro difficile che ci ha condannati, ma prima gli avevamo concesso tutti layups rispondendo con un'esecuzione orribile. E' una sconfitta molto difficile da mandare giù, la serie non poteva iniziare in maniera peggiore."
L'appuntamento è per venerdì notte su questo stesso parquet con due punti di domanda riguardanti Dallas, ovvero la difesa di squadra, per Johnson interamente responsabile della sconfitta, e l'infortunio alla caviglia di Josh Howard, mai rientrato dopo aver lasciato il campo nel primo quarto.
Fondamentale sarà trovare il giusto equilibrio tra atletismo e centimetri, per sorvegliare meglio un'area che ieri sera è stata preda facile degli avversari.