San Antonio espugna Dallas

Tim Duncan e gli Spurs sono ancora in vita; ora c'è gara 7.

Il derby texano sembra non avere fine e per la terza di quattro serie di secondo turno avremo una gara 7: gli Spurs, con un'importantissima vittoria sul campo dei Dallas Mavericks, hanno infatti ottenuto il diritto a giocarsi tutto in una notte, riprendendosi il fattore campo ed evitando l'eliminazione per la seconda volta consecutiva.

Un grandioso Manu Ginobili, un Duncan che ha salvato ancora una volta la situazione giocando un secondo tempo d'impatto ed un Michael Finley che, fischiatissimo, ha messo una tripla fondamentale nel quarto periodo ed ha giocato una bellissima partita, sono stati i fattori principali del successo dei campioni in carica, capaci di abbassare il ritmo della gara e quindi di diminuirne il numero di possessi, approfittando della notevole assenza di Jason Terry.

La squalifica comminata a Terry per il tentativo di pugno verso Finley alla fine di gara 5 ha costretto Avery Johnson ad inserire Jerry Stackhouse in quintetto, mossa che nel primo quarto ha dato evidenti frutti.
Stackhouse (10, 4/15), assieme a Nowitzki ed Howard (17, 7/17), è stato il responsabile dei canestri che hanno permesso a Dallas di accumulare fino ad 8 punti di vantaggio, salvo sparire per il resto della gara, in particolar modo in un secondo quarto dove la panchina dei Mavs ha tenuto letteralmente in piedi il palcoscenico, con 16 dei 22 punti segnati nella frazione, ivi compresi quelli di un Keith Van Horn perfetto da tre nel periodo ed autore di 10 punti alla fine dopo la fugace apparizione di gara 5.

In alcune porzioni del primo tempo, se da una parte sono state le seconde linee a tenere in partita dei Mavs costretti a giocarsela a metà  campo senza le preziose transizioni, dall'altra Ginobili è risultato il principale motivo per cui gli Spurs non sono colati a picco: l'argentino, che ha chiuso con 30 punti ed un convincente 8/14 dal campo dopo le recenti difficoltà  al tiro, ha sopperito con penetrazioni e saltuari tiri da tre (2/5) all'assenza prolungata e forzata di Tim Duncan, presto caricato di falli, e di un evanescente Tony Parker (8, 3/15), rimasto senza segnare dal campo per più di 30 minuti consecutivi.

A causa dell'inefficace prova di quest'ultimo, Popovic si è visto costretto a rispolverare dagli scaffali Nick Van Exel, che con 14 minuti in campo ha presenziato sostanzialmente tanto quanto le altre gare messe assieme e che con l'unico canestro eseguito dal campo ha dimostrato di saperne ancora qualcosa di uno contro uno.

Nel terzo periodo, una delle chiavi del successo degli Spurs è stato il quarto fallo immediato di DeSagana Diop, proprio nel primo possesso; l'africano aveva difeso molto bene su Duncan nei primi momenti della partita ma i troppi falli commessi ne hanno compromesso il minutaggio per tutta la seconda frazione di gioco.

Il quarto, terminato sul 67 pari (sì, ancora parità !!) ha visto gli Spurs al comandare il ritmo partita, ancora troppo lento per permettere un'esplosione del gioco targato Dallas, con i Mavericks bravi a difendere con i denti su ogni possesso (ottimo Marquis Daniels) ed offensivamente sostenuti da un incredibile Dirk Nowitzki, che aveva concluso il primo tempo già  in doppia doppia e che ha perseverato nel mettere tiri importanti e nel segnare canestri con liberi aggiuntivi, coronando una prova da 26 punti, 21 rimbalzi, 9/16 al tiro ed 8/8 dalla linea della carità .

Nonostante una serata non eccellente al tiro, Tim Duncan ha dato lezioni di post per tutto il secondo tempo: 16 dei suoi 24 punti sono arrivati dopo l'intervallo pur con un 8/21 dal campo, ma la statistica che maggiormente ha fatto felice Popovic è stato l'8/10 dalla linea dei liberi; con il suo fondamentale contributo e con le scorribande dell'argentino, la situazione si è messa per il verso giusto per gli Spurs, trovatisi avanti di 5 punti a 6 minuti dal termine.

La parità  nel punteggio si è poi presentata un'ultima volta a 2:53 dalla chiusura, quando Devin Harris ha messo entrambi i liberi per l'82 pari: la giovane guardia dei Mavs ha segnato 4 punti nel giro di breve tempo, ma non è riuscita ad essere il fattore che era stata nelle gare precedenti trovandosi poi a forzare un tiro molto importante con la gara in bilico. Harris ha risentito più degli altri dell'assenza di Terry, capace di generare molte attenzioni dalla difesa e quindi di liberare corsie di penetrazione, cosa che questa notte è stata molto più difficoltosa, come testimonia il suo 3/14 con soli 7 punti a referto.

Nel momento topico, gli Spurs hanno sfoderato le armi migliori: Finley, dall'angolo e con l'uomo addosso, ha segnato la tripla impossibile dell'85-82, Duncan ha messo un semigancio importante per mantenere il +3 ad 1:48 dal termine, Ginobili e Parker hanno sigillato la gara con un paio di liberi a testa, proprio mentre ancora Finley difendeva benissimo su Nowitzki dall'altra parte costringendolo a prendersi una tripla che non ha toccato nemmeno il ferro.

Lunedì notte rappresenterà  il culmine di una serie che sta diventando un classico, come molte di quelle viste in questo 2006: questa volta, però, Mavs e Spurs ripartiranno alla pari, con 3 partite vinte a testa e la psicologia della gara sarà  molto differente perché nessuna delle due squadre, se perde, ha possibilità  di rimedio.

E chi se la perde, questa!

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