Raja Bell marcato dal rookie Ewing: la tripla allo scadere che scatena i Phoenix fans.
Phoenix, AZ.
Se Nash riesce a restare ad alti livelli per qualche anno, se Stoudemire torna forte come (o più di) prima, se non ci saranno altri problemi di gravi infortuni, questi Suns daranno grandi soddisfazioni ai loro tifosi. Per il momento, però, quegli stessi tifosi devono abituarsi a soffrire ogni singola vittoria fino all'ultimo secondo.
Ieri sera lo strazio (si chiaro, uno strazio spettacolare) è durato 58 minuti perché nessuno voleva perdere. E allo stesso modo pareva che nessuno volesse vincere. Così sono serviti due tempi supplementari, prima di stabilire la vincente di questa emozionante, pazza partita.
LA PARTITA
La prima notizia è il ritorno in campo di Chris Kaman, utilissimo alla causa, ma solo per 19 minuti e mezzo. Anche Maggette figura tra gli starters, ma il suo impatto sulla partita è ben diverso da quello di gara 4.
Il primo tempo termina 58-52 per i padroni di casa che nel secondo tempo recuperano e superano i californiani. L'inerzia prosegue anche al rientro dall'intervallo. Quattro canestri di Marion e due triple, firmate Thomas e Bell, danno il via ad un parziale che in sei minuti e mezzo porterà i Suns al massimo vantaggio: +19.
Marion e Brand finiranno per giocare quasi 55 minuti a testa e sono i grandi protagonisti annunciati della serie. Il loro apporto è costante, continuo per tutta la gara. Cassell e Bell escono invece alla
distanza e quando la palla diventa pesantissima. Per entrambi 5 punti nel primo tempo, finiranno rispettivamente a 32 e 22.
Dal +19 Suns, ha inizio lo show di Sam I Am: realizza 10 punti con 4-4 dal campo e 2 assist in 6 minuti, riportando a -4 la sua squadra. Nel quarto quarto tantissimi errori, da una parte e dall'altra, segno che la pressione si fa sentire.
Due minuti e mezzo dalla fine, quando Brand fa 2-2 dalla lunetta per il -3. Quindi stoppa Marion, subisce fallo sull'azione successiva e fa 0-2 dalla linea della carità . Tra palle perse, stoppate e tiri sbagliati, non segna più nessuno finchè Cassell trova la tripla del pareggio a 39 secondi dalla fine.
Sotto pressione si vedono i peggiori errori. Violazione degli 8 secondi fischiata a Cassell, Marion che sbaglia due liberi. Nash ha il tiro della vittoria, lo sbaglia. Lo imita Cassell at the buzzer. Overtime!
Brand continua a ricevere palla, girarsi e segnare in faccia a Thomas, ma Nash e Bell tengono in vita i Suns. Quando Barbosa ruba palla a Brand, Nash ha la palla del sorpasso, ma la spreca con un pessimo passaggio che finisce in mano a Cassell. Fallo e due liberi che il due volte campione NBA non sbagli per il +3 a 3 secondi dal termine.
Timeout: dentro Radmanovic, McCarty e Ewing. Proprio il rookie ha il compito di controllare Bell. Raja riceve nell'angolo, a distanza di gomito con la panchina dei Clippers, Ewing gli sta addosso ed alza le mani. Bell riesce lo stesso a mettere la tripla, per l'esplosione dello US Airways Center. Altro overtime!
Marion con 6 punti e 3 rimbalzi e Barbosa con una tripla costruiscono un piccolo margine. Gli errori di Mobley, Livingston e Cassell vengono puniti dai tiri liberi di Barbosa e Nash. La maratona va a Phoenix.
I PROTAGONISTI
Bell è stato determinante. Oltre ai 22 punti, ad un eccellente 5-7 da tre, anche 4 recuperi a fronte di una sola palla persa. La solita prestazione difensiva, prolungata per 52 minuti in campo, e naturalmente il tiro della partita. Forse sarà il tiro che deciderà l'intera serie.
Marion: 36 punti, 20 rimbalzi, 6 dei quali offensivi. Uno di questi ultimi, di grande importanza nel secondo overtime, concluso in schiacciata. Nash tira male dalla lunga distanza (0-5) ma una doppia doppia da 17 punti e 13 assists riesce a collezionarla comunque.
Brand tira malino (per gli standard a cui ci ha abituato), ma 33 punti, 15 rimbalzi, 5 assists e 5 stoppate non rendono l'idea di quanto sia difficile per Phoenix cercare di limitare l'ala appena inserita nel secondo quintetto NBA dell'anno.
Avesse preso il ferro quel tiro di Bell, Cassell sarebbe stato l'indiscusso mvp della serata. Chiude con 32 punti, 5-13 da tre, 5 assists. Kaman in 19 minuti ha contribuito con 11 punti e 10 rimbalzi (7 offensivi). Il centro potrebbe davvero essere la chiave per gara 6, spalla permettendo. Infine Radmanovic si conferma mortifero dalla lunga distanza (4-7).
QUOTIN'
Bell prende e tira:
Ho preso la palla e ho tirato. Non c'era abbastanza tempo per fare altro o pensarci su, solo ho avuto una buona sensazione quando ho rilasciato la palla. Ero eccitato e ho pensato che l'avrei messa.
Cassell ha le idee chiare su come andavano gestiti gli ultimi secondi:
Abbiamo avuto un'occasione d'oro e non ne abbiamo approfittato. Dovevamo fare fallo e spedire Raja Bell in quinta fila accanto all'uomo dei popcorn. Potevamo tornare a casa avanti 3-2 e invece lo faremo sotto 2-3.
D'Antoni, la fortuna e il cuore:
In regular season abbiamo perso 7 volte su 7 quando le partite si sono decise per 3 punti o meno. Oggi abbiamo vinto all'overtime, dunque siamo 2 vinte su 2 in questi playoff. Evidentemente le cose stanno girando dalla nostra parte. I ragazzi ci hanno messo l'anima. Non eravamo molto brillanti, ma spesso ai playoffs non è una questione di essere belli o di eseguire bene tutti i giochi, quanto una questione di cuore, tenacia e di un pò di lavoro duro. E questo non ci è mancato.
LA SERIE
Le statistiche dicono che 84 volte su 100, non si supera il turno da uno svantaggio di 2-3 in una serie di playoffs. Il fatto che gara 5 si sia decisa dopo due overtimes e dopo che entrambe le squadre hanno più volte avuto la possibilità di chiudere la gara, rende probabilmente un'idea di quanto possa contare il risultato di ieri notte. Moralmente, in primo luogo.
I Clippers non vorranno essere eliminati allo Staples Center. Il doppio overtime e la rotazione cortissima di Phoenix potrebbe dare un piccolo vantaggio alla squadra di Dunleavy, che può contare su una rotazione un pò più lunga e ritrovare Maggette e Kaman tra i protagonisti.
Appuntamento a Los Angeles per gara 6 giovedì alle 22 (venerdì mattina alle 04 italiane).