Jason Terry ha appena segnato la tripla della staffa; è 3-1 per Dallas.
La quarta puntata della storia attualmente più avvincente del Texas è andata in onda ieri notte a Dallas ed ha visto due squadre ancora una volta capaci di adattarsi una all'altra e giocare alla pari per quattro periodi ed un supplementare, con 7 cambi di leadership nel punteggio e 20 situazioni di parità .
In un incontro che per svolgimento è sembrato più un incontro di pugilato che non una partita di basket, non certo perché i giocatori si sono presi a cazzotti ma bensì perché le due squadre si sono scambiate canestri ad alta percentuale fino allo sfinimento, i Mavericks hanno continuato ad imporre i propri ritmi di gioco vedendosi rispondere per le rime dagli Spurs, capaci di adeguarsi e di giocare secondo velocità più elevate del normale ricorrendo ad un maggior numero conseguente di possessi.
La gara è quindi sfociata in un vero e proprio shoot-out svoltosi a colpi di canestri, uno scontro tra giganti che ha proclamato vincitori i Dallas Mavericks, capaci di mantenere benzina e concentrazione più dei diretti avversari, crollati gradualmente man mano che il supplementare volgeva al proprio termine.
Ad ogni modo, per realizzare i suoi intenti Popovic era ricorso all'ennesimo cambiamento dello starting five, preferendo rimuovere Robert Horry dal quintetto posizionando Duncan come centro ed inserendo Michael Finley (14, 5/10) per aggiungere velocità pur abbassando i centimetri e continuando a dare fiducia anche a Brent Barry, partente per la seconda volta consecutiva.
In un primo momento la mossa sembrava senza dubbio vincente, in quanto nel primo periodo i Mavs sono rimasti sorpresi in difesa dal diverso ritmo preso dagli avversari ed hanno concesso 16 punti nel quarto a Tony Parker che, con 33 punti totali, ha rinnovato il suo career high nei playoffs aiutando a tenere momentaneamente a -9 i padroni di casa.
Ma se Devin Harris contro Parker ha faticato in difesa, di lui non si può dire altrettanto in attacco, visti i 18 punti con 7/10 al tiro accompagnati da 6 assists che ne hanno contraddistinto la prova, ed ancor meglio ha fatto il suo compagno di reparto, Jason Terry.
Terry ha letteralmente fatto grandinare ieri notte, mettendo 12 dei 25 tiri tentati rimanendo perfetto dalla lunetta (6/6), concludendo la sua straordinaria partita con 32 punti ed una serie di giocate fondamentali arrivate nel quarto periodo e nell'overtime, giocate che sono arrivate altresì dalle mani infuocate di Jerry Stackhouse, 26 punti importantissimi dalla panchina.
A San Antonio non è bastato un Duncan monumentale, autore di 31 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate: fatale è stato lo spreco di una chance che si è poi rivelata irripetibile in serata per riuscire a vincere la partita, un po' per sopraggiunta stanchezza, un po' per mancanza di sufficiente concentrazione: a 23 secondi dal termine si è infatti ripetuto uno degli eventi che aveva portato gli Spurs alla sconfitta in gara 3, ovvero la concessione di un secondo possesso.
Avanti di 1 punto, la difesa degli ospiti era riuscita con successo ad impedire a Dirk Nowitzki di mettere a segno il canestro del sorpasso, ma ancora una volta non sono riusciti a prendere uno dei rimbalzi decisivi; Josh Howard (8, 4/13), sopraffino rimbalzista, è stato il più pronto a mettere le mani sul pallone recapitandolo nelle mani di Harris, il quale ha terminato l'azione con un assist per Terry, autore quindi del canestro del vantaggio Mavericks.
Michael Finley ha provato a cancellare questo errore con una tripla puntuale dall'altra parte, concedendo il 111-109 ai suoi, ma un fallo contestato di Bruce Bowen ha permesso a Nowitzki di battere un 2/2 dalla lunetta per andare ai supplementari, prima del jumper mancato da Duncan allo scadere.
Nel supplementare gli Spurs non sono mai più tornati a comandare nel punteggio: il colpo di grazia è arrivato con una tripla miracolosa di Jason Terry sul +3 per i Mavs, con il pallone ad assumere una traiettoria molto arcuata contro le braccia protese di Tim Duncan, fatto che abbinato ai seguenti due liberi sbagliati da Parker ha consegnato la vittoria nelle mani dei ragazzi di Avery Johnson.
Per i campioni in carica, guardando ai numeri, comincia a mettersi male: solo 8 volte nella storia Nba una squadra è riuscita a ribaltare una serie dal 3-1 e da quando Duncan è stato scelto nel 1997 gli Spurs non sono mai riusciti a vincere una serie dove si sono trovati sotto di 2 partite, perdendo ogni elimination game disputato con la sola eccezione della gara 7 delle ultime finali.
I grattacapi per coach Pop sono sempre più intensi: gli Spurs non sono riusciti a vincere nemmeno pareggiando la velocità di esecuzione degli avversari ed adeguandosi molto bene al ritmo gara e, peggio di tutto, non sono riusciti ad aver ragione dei Mavericks pur contando su 64 punti della coppia Duncan/Parker e con un Ginobili ritrovato al tiro e capace di 26 punti con 8/11.
Due note a margine per Dallas: i Mavericks sono 3-0 nei playoffs da quando Devin Harris ha preso il posto di Adrian Griffin in quintetto; Dirk Nowitzki ha segnato 28 punti (con 9 rimbalzi) tentando solo 12 tiri dal campo e segnando 14 dei 15 liberi eseguiti, mantenendo alto il numero delle marcature e forzando il meno possibile.
Ed ora, per gli Speroni, le cose si fanno davvero complicate: l'appuntamento è per mercoledì notte, il luogo è l'At&t Center, la partita è di quelle senza domani.