Suns: diversi, ma vincenti

La mano calda di Radmanovic infiamma lo Staples Center, ma non basta per superare i Suns.

Los Angeles, CA. Ormai è ufficiale: questa serie è indecifrabile.
In gara 1 spettacolo da 253 punti, attacchi micidiali, run & gun e difese imbarazzanti.
In gara 2 i Clippers continuano a segnare con percentuali mostruose, ma difendono sotto i tabelloni e mortificano gli avversari.

E in gara 3?
Per la prima allo Staples Center i Suns annullano il gap a rimbalzo e difendono sui Clippers che nelle prime due gare avevano una media di 122.5 punti.

Risultato: Phoenix vince la prima gara di post season in cui Nash e compagni non raggiungono i 100 punti. Una vittoria “alla Clippers” si potrebbe dire. Inoltre i Suns per la prima volta nell'intera stagione riescono a vincere una partita conclusa con uno scarto inferiore ai quattro punti.

Che dire, ultimamente Los Angeles porta bene a questi Suns.

LA PARTITA

D'Antoni presenta una novità  già  dallo starting five, con Tim Thomas in campo dalla palla a due e Jones seduto in panchina. L'energia e la concentrazione mancate nell'ultima gara in Arizona, come per magia tornano ad animare i ragazzi dell'ex allenatore della Benetton e fin da subito si nota una maggiore aggressività  ed attenzione difensiva.

A condurre il risultato è quasi sempre Phoenix, che più volte si avvicina alla doppia cifra di vantaggio, ma ogni volta subisce il ritorno dei padroni di casa. All'intervallo la situazione è in parità  proprio grazie ad un 7-0 firmato Brand & Kaman.

Al rientro in campo (48-48) la partita non ha un cambio di ritmo, semmai i Suns dimostrano di difendere sul serio. Nella terza frazione, infatti, i Clippers fallirano 15 dei 21 tiri dal campo e commetteranno ben 6 turnovers. Solo 15 punti per i Clippers e Suns che posso iniziare l'ultima frazione sul +9. Primo possesso Clippers con Kaman che prende il ferro, mentre la prima azione dei Suns produce 2 punti grazie all'onnipresente Marion.

74-63, massimo vantaggio della partita per gli ospiti. Anche questa volta però Los Angeles rientrerà  in partita. Il protagonista è quello che non ti aspetti. Cassell litiga con il ferro e allora a punire i Suns dal perimetro ci pensa l'ultimo dei Clippers (in quanto arrivato solo a febbraio): Vladimir Radmanovic.

I primi 14 punti dei biancorossoblu sono tutti suoi, 4 triple consecutive ed un layup che riportano avanti i Clippers (79-76) a meno di 7 minuti dal termine. Il guaio è che segna solo lui! E da quel momento alla fine, per merito della difesa avversari o per demeriti propri, i padroni di casa riusciranno a segnare solo 3 canestri dal campo.

L'ultimo di questi sul +6 Phoenix è firmato Brand, che nell'occasione si guadagna e realizza anche un tiro libero. Il successivo 2-2 dalla lunetta di Ross conduce al -1 con 28 secondi da giocare. Dunleavy decide di difendere senza fallo e Nash piazza un canestro tanto difficile quanto decisivo, in faccia a Maggette.

A meno di 4 secondi dalla fine. Radmanovic non merita di uscire dal campo sconfitto, ma la palla che gli recapitano nelle mani per l'ultimo tiro non si traduce nel 6-6 dalla lunga distanza che gli oltre 19 mila tifosi dello Staples Center si auguravano.

I PROTAGONISTI

Marion MVP del match. Inevitabile dato che chiude con il 50% dal campo, con 32 punti e 19 rimbalzi. Non mancavano certo le energie a Shawn, rimasto seduto per 50 secondi in tutta la gara.

Per pareggiare il confronto a rimbalzo è stato importantissimo anche Tim Thomas. Per l'ex disoccupato 19 punti e 14 rimbalzi.

Steve Nash non è stato certo brillante, nonostante i soliti 10 assists. Un pessimo 0-4 da tre, 4 palle perse e solo 12 punti. Quello più importante però l'ha messo e alla grande: MVP non per sbaglio!

Il solito ottimo Brand, da 20 punti (40 mica li può fare sempre) che può vantare anche 9 rimbalzi, 8 assist, 5 stoppate e 2 recuperi. Avessero vinto i Clippers, Radmanovic sarebbe stato ovviamente l'eroe della serata. Il suo impatto sulla partita è tutto nel 5-6 dalla lunga distanza.

Pessima partita di Sam Cassell: 2-10 dal campo e 4 assist. Stessi tentativi ed un solo canestro in più per Maggette, che però contribuisce dal pino con 14 rimbalzi e 5 assist.

QUOTIN'

D'Antoni indica la strada:

Ora sappiamo cosa dobbiamo fare e sappiamo che ne siamo capaci. Abbiamo difeso bene ed abbiamo preso tanti rimbalzi. Shawn ha fatto una partita grandiosa e Steve ha messo un gran canestro alla fine. Domenica dobbiamo ripetere questa performance, sperando di tirare meglio in attacco. Certo anche loro non posso sempre finire con il 60% dal campo. Questa sera sono stati un pò più umani e li abbiamo battuti.

Radmanovic racconta il suo impatto sulla partita:

Quando sono entrato nel quarto quarto eravamo sotto di dieci. Qualcuno doveva fare qualcosa ed io sentivo la mano calda. I ragazzi hanno continuato a passarmi la palla.

Dunleavy è sorpreso:

Dal punto di vista difensivo… bè loro hanno tirato con il 37%. Se leggi il punteggio, è finita 94-91. Avrei pensato di vincerla con un punteggio simile.

LA SERIE

I Suns tornano avanti: 2-1. Non si accontenteranno di aver ripristinato il fattore campo a loro favore. Sabato allo Staples Center proveranno ad uccidere la serie. In gara uno L.A. ha dimostrato di saper segnare e correre quasi quanto i Suns, in gara due che posso limitare gli avversari con una grande difesa ed il controllo dei tabelloni. Ma questo si sapeva.

I Suns hanno fatto vedere tutte le virtù del loro stile di gioco nella prima partita in Arizona. Ma anche questo si sapeva. Ora però hanno fatto vedere che possono difendere bene e possono vincere anche tirando male dal perimetro. Abbiamo già  visto tutto, resta da vedere chi ha più fame di vittorie.

Enjoy the competition! Gara 4 domenica sera a Los Angeles – diretta italiana lunedì mattina ore 04.00.

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